Capitolo 16

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C'era mia madre di fronte a me.
"Vieni tesoro mio, fatti abbracciare." mi disse, facendomi gesto con le dita.
Iniziai a correre verso di lei e appena toccai la punta delle sue dita caddi.
Caddi nel vuoto, la vedevo sempre più lontana.
Era tutto nero, tutto scuro.
"NO, MAMMAAAAAA!!!!" urlai.
"Grace, ci sei??" qualcuno parlò.
Aprii lentamente gli occhi, e mi accorsi che stavo piangendo.
Harry era vicino a me, che mi accarezzava i capelli.
"Ti sei svegliata finalmente. Hai fatto un brutto sogno, piccola??" mi chiese, baciandomi la fronte.
"Harry, sei tu?? Dov'è mia madre??" mi guardai intorno, sperando di vederla da qualche parte, ma ovviamente non c'era.
"Oh, credo che tua madre non sia venuta questa sera a casa.." mi disse.
Harry non sapeva che lei..
Non poteva neanche immaginarlo.
"Ah, ok." dissi, fingendo un tono normale.
"Hai gridato, cos'era di tanto spaventoso??" mi chiese, guardandomi negli occhi.
"Scusami, preferisco non ricordare.."
"Ok. Però è meglio che ti alzi, altrimenti facciamo tardi a scuola." mi informò.
"Harry, ma ce li hai i libri??"
"Sono tutti nell'armadietto, tranne storia, ma se per un giorno non lo porto non credo che finisca il mondo."
"Ok, ma non vuoi passare da casa per farti una doccia e cambiarti i vestiti??"
"Nah."
"Ma sono sporchi di sangue!!"
"Non m'importa."
"Si, invece ti deve importare. Sei uno dei ragazzi più popolari della scuola e non ti possono vedere così."
"Dirò che ho picchiato un nerd prima di entrare." scrollò le spalle.
"E io invece ti dico che vai a casa e ti cambi."
"Ma così non possiamo andare insieme!!" brontolò, mettendo il muso.
"Noi non dobbiamo andare insieme, e dai. Non voglio rovinarti la reputazione!!"
"Ma non me ne frega niente della reputazione!!"
"A me invece si, e non provare ad avvicinarti a me se non per prendermi a parole, chiaro??"
"Non potrei."
"Harry, per favore!!!! Deve sembrare tutto come prima, e Zayn si deve convincere che è tutto passato. E se qualche smorfiosetta delle solite ti si avvicina, sta con lei. Se c'è da baciarla, baciala! Fallo per me, ti prego!!" feci il labbruccio.
"E va bene!! Ma di baciare no." mi avvisò.
"Invece si." gli puntai un indice contro.
"Tu sai che lo sto facendo solo per te, vero??" acconsentì.
"Siii, grazie amore mio!" lo baciai sulle labbra e mi alzai dal letto.
Presi il lenzuolo e ci avvolsi dentro tutto il mio corpo, mi diressi verso il bagno ed entrai.
Chiusi la porta a chiave e mi feci una doccia veloce. Quando uscii dalla doccia mi asciugai i capelli e mi vestii, per poi uscire dal bagno.
Entrai in camera e trovai un messaggio sul cellulare.

Da: Harry
Testo: Amore, sei lenta, quindi sto andando a casa, altrimenti non arriviamo a scuola neanche per l'anno prossimo.
Ci vediamo lì, sbrigati
Un bacio, tuo H.
x

Risi e gli risposi.

Per: Harry
Testo: Ok ok, mi sbrigo, ma sbrigati anche tu, a dopo tesoro.

Mi rispose in due secondi con un cuore e sorrisi.
Posai il telefono e preparai la mia borsa con i libri necessari.
Presi le chiavi del motorino, quelle di casa ed il cellulare e partii.
Arrivai a scuola in circa dieci minuti, erano le 8:15 e noi entravamo alle 8:30.
Cercai El e appena la vidi mi catapultai su di lei, abbracciandola.
"Ehy!! Grace, perché non sei venuta ieri??" mi chiese, abbracciandomi ancora più forte.
"È una lunga storia, ma tranquilla che prima o poi te la racconto."
"Ok!!"
Vidi che Sophia e tante altre ragazze stavano venendo verso di noi, così mi preparai ad essere offesa.
In quel preciso istante entrò Harry, che stava tenendo per mano una ragazza bionda.
Mantenni la calma, perché sapevo che non c'era niente di vero in quel gesto.
Harry mi guardava di tanto in tanto, mentre quella biondina lo teneva stretto a sé. Forse non capiva cosa stesse succedendo. Harry, intendo.
Sophia mi si parò davanti e mi abbracciò.
Lo sguardo del mio riccio divenne confuso, ma mai quanto il mio. Che le era preso??
"Grace, ciao!! Come stai tesoro??" mi chiese Sophia.
Non riuscivo assolutamente a capire se mi stesse prendendo in giro o fosse sincera, ma la salutai comunque.
"Ehy Sophia, tutto bene, tu?"
"Benone e a proposito, devo dirti una cosa. Da sole."
"Va bene, andiamo."
Ci separammo dal resto del gruppo e lei mi abbracciò, con un sorriso a 32 denti.
"Ehy, ma che è successo??" le chiesi, curiosa.
"Liam!!"
"Che ha fatto?!"
"Mi ha baciato!!!"
"Wow, Sophia, che bello!! Quindi ora state insieme?"
"Si, è stato il giorno più bello della mia vita!! Però ci siamo giurati che non l'avremmo detto a nessuno, quindi mantieni il segreto, ok?"
"Certo, ma perché non volete che si sappia?"
"Veramente me lo ha chiesto lui, non so il perché.."
"Vai a chiederglielo!!"
"Ok, vado. Poi torno e te lo dico."
"Ahahahhaha ok!!"
Sophia andò verso Liam e li vidi parlare, ma poi quando spostai lo sguardo Zayn e Harry stavano venendo verso di me.
Cazzo.
"Smith." mi richiamò Zayn.
"Tutta sola??" continuò.
"No. Ero con Sophia, che ora ritorna. Che volete?"
Mi sbattè al muro che avevo dietro.
"Qui Styles deve dirti una cosa. O meglio, deve dartela."
Il mio sguardo divenne interrogativo, ma poi il ceffone che mi diede mi fece capire tutto.
Era tutto come prima, per gli altri, ovviamente.
Vidi venire verso di noi quella biondina, che si appiccicò ad Harry.
"Amore, le hai dato un ceffone?? Lavati la mano dopo." mi guardò come se fossi stata immondizia.
"Ok, tesoro, intanto ti calmi, perché dopo che ha toccato te, il fatto che abbia toccato me è un miglioramento." mi liberai dalla presa di Zayn. "Almeno io non sono una puttana, come te. E tu, Malik, mi hai rotto i coglioni, quindi lasciami in pace!! E per finire, Styles, se ti piace dare ceffoni li dai alla tua ragazza, non a me. Chiaro?? E vaffanculo!!" continuai.
Ero scoppiata, mi avevano sul serio rotto le palle.
Speravo che Zayn mi lasciasse in pace, forse avrei ottenuto qualche risultato in questo modo.
Ma Harry era giustificato, in fondo gliel'avevo detto io di fare così. La mia con lui era pura finzione.
"Ve ne andate un secondo??" Zayn si rivolse a Harry e la sua 'ragazza'.
Quando fummo da soli pensavo di essere già morta. Aspettavo uno schiaffo, o un pugno, o un calcio, ma niente arrivò.
Zayn mi si avvicinò e mi schiacciò letteralmente al muro.
"Come mai questi cambiamenti, Smith?? Sembri quasi più.. Scopabile." mi disse.
Questo era quello che avevo ottenuto semplicemente dicendo ciò che pensavo?? Bene, allora avrei dovuto continuare così.
Non per il fatto di essere 'scopabile', come mi aveva definito lui, ma almeno mi avrebbero lasciato in pace.
"Si cambia nella vita, Malik. E mi sono rotta le scatole di essere una sfigata, chiaro??"
"Chiarissimo. Sei libera oggi?"
"Perché lo vuoi sapere??"
"Voglio solo confermare la mia ipotesi."
"Oppure detto in altre parole mi vuoi scopare." constatai.
"Allora, che dici?"
"Mmh, fammi pensare... NO."
Lo tolsi di dosso a me e feci per andarmene, ma mi prese per i polsi e mi baciò.
"Perché no?"
"Se hai finito le puttane non ci posso fare niente, ma di certo non mi faccio portare a letto da te."
"Avevo così tanta voglia di sverginarti." si sistemò il ciuffo.
"Fai schifo. Fai solo schifo. E sai che c'è?? Che il tuo desiderio non si avvererà mai. Primo perché non mi scoperai mai. E secondo perché io non ci sono vergine, grazie a Styles."
Mi faceva male chiamarlo Styles, doverlo trattare come se lo odiassi. Ma dovevo farlo. Per lui.
"Mmh, bene."
"Bene un cazzo. Trovatene un'altra ragazza da torturare, perché con me non avete più alcuna possibilità."
Suonò la campanella.
"Oh, comunque sei bella oggi, Smith."
Lo ignorai e me ne andai, ricevendo una pacca sul sedere da parte di Zayn.
Mi voltai ed appiccicai violentemente il palmo della mia mano sulla sua guancia.
"Non ci devi neanche pensare." gli dissi, e andai in classe.
Sophia era già lì, seduta sulle gambe di Liam.
Appena mi vide mi venne incontro.
"Mi ha detto che pensava non ne fossi molto convinta, ma gli ho fatto capire che lo amo sul serio e ora abbiamo reso pubblica la nostra relazione!!" disse tutto d'un fiato.
La vedevo sprizzare felicità da tutti i pori.
"Sono super contenta per voi due, state benissimo insieme." le sorrisi.
"Ma cosa è successo con Zayn e Harry?? Non mi sono potuta avvicinare.."
"Oh, beh, tranquilla, li ho solo messi al loro posto."
"Bravissima, ci vuole quello con loro. Comunque credo che ora Harry stia con Lottie."
"Lottie??"
"Si, Lottie Tomlinson, è in un'altra classe."
"Ahh. Boh, vabbe.. Vado a sedermi, ok?"
"Certo, e grazie per la storia di Liam."
"Ma di nulla."
Mi baciò la guancia e tornò dal suo ragazzo, Liam.
Andai a sedermi al mio solito posto, vicino ad Harry, che mi guardò come con sguardo fiero.
Sorrisi.

***

Eravamo in terza ora ed il professore di storia stava spiegando, quando Harry si mise a scrivere su qualcosa.
Appunti?? No, non era da Harry.
Poco dopo mi passò un bigliettino e lo lessi a mente.
Diceva: <<prima sei stata mitica, e scusami per lo schiaffo amore. Con Lottie è solo una sceneggiata, non preoccuparti.>>
Presi la penna e scrissi sul retro: <<dopo ti racconto cosa ho detto a Zayn, l'ho messo al suo posto. E per Lottie, ok, ma la odio. Vedessi come ti si appiccica.>>
Glielo diedi senza farmi vedere e dopo averlo letto si mise a ridere.
Lo spazio sul piccolo foglio di carta si era finito, così Harry ne prese un altro.
Scrisse per pochi secondi e lessi: <<sta sulle palle pure a me, e non puoi immaginare quanto.>>
Mi lasciai sfuggire una risatina e il professore maledettamente mi vide.
"Smith, Styles, che state facendo?" ci chiese, per poi avvicinarsi.
Harry prese i bigliettini e li nascose non so dove, ma fu scoperto.
"Bigliettini durante le lezioni?? Benissimo, andate dal preside." ci indicò la porta.
Io e Harry ci alzammo e raggiungemmo il corridoio. Appena chiudemmo la porta dell'aula iniziammo a ridere come bambini.
"Hai visto la faccia che ha fatto il professore quando ha visto i bigliettini??" si stava piegando in due dalle risate.
"Harry, era divertente, ma non credo che la punizione lo sia altrettanto.." dissi.
"Almeno staremo insieme, amore mio."
Mi baciò lì in quel corridoio. Quando sentii dei passi e cercai di allontanarlo, non me lo permise.
Riuscii a sottrarmi da quel bacio bellissimo appena in tempo perché dei ragazzi, tra cui Niall, passarono.
"Harry.." sbuffai.
"Grace, perché non possiamo dirlo a tutti?? La mia reputazione resterà così com'è!!"
"Perché no! E ora andiamo dal preside, altrimenti non so che ci fanno."
Scendemmo le scale e arrivammo davanti l'ufficio del preside.
Harry bussò ed entrammo.
Il preside ci fece sedere e ci sgridò pesantemente, dandoci alla fine il compito di riordinare il laboratorio di scienze, quello di informatica e un'ora di punizione.
Bene.
Quando uscimmo dalla presidenza ero rossissima e con la testa bassa, incapace di guardare altro se non le mie scarpe.
"E dai amore, è solo una punizione!!" mi tranquillizzò.
O almeno cercò di tranquillizzarmi, perché non lo fece affatto.
"È la prima volta.."
"Sul serio??"
"Si.. Non sono mai finita nei guai."
"Beh, vedila così, oggi sicuramente ci sarà anche Malik, perché le punizioni le prende quasi ogni giorno.."
Sorrisi.
"Ti fa piacere che ci sia Malik?" il suo sguardo divenne serio.
"Malik mi vuole scopare."
"Malik cosa?!"
"Si, proprio così, me l'ha detto stamattina quando vi ha fatto allontanare, ma l'ho sgridato, dicendogli anche che non mi avrà mai. Alla fine gli ho dato uno schiaffo e sono andata via."
"Grande pata!!" mi diede il cinque.
"Non mi devi chiamare 'pata', scemo."
"Si, invece, che ti ci chiamo."
Mi avvicinai al suo viso e gli diedi un piccolo bacio sulle labbra, che venne ricambiato da lui.

***

Erano le 19:12 ed io e Harry avevamo passato il pomeriggio in punizione e a riordinare i due laboratori che ci avevano assegnato.
Le facce dei presenti non capivano che ci facessi io nell'aula di punizione e mi guardavano storto.
Ero a casa mia, mio padre era nella sua stanza, stranamente.
Io ero in cucina, e quando lui uscì e venne da me, non sembrava neanche lui.
Vestiti puliti, capelli ordinati, barba leggera.
E non era ubriaco, cosa più importante.
Lo guardai bene in faccia e solo lì mi accorsi che aveva degli occhi meravigliosi.
Sentivo un enorme bisogno di abbracciarlo.
Lui aprì le sue braccia e colsi l'occasione per andargli incontro e stringerlo fortissimo a me.
Due o tre lacrime abbandonarono i miei occhi.
Mi mancava mio padre...

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