Chapter XXXV

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Camminarono a lungo per i corridoi creati dall'erosione della montagna, seguendo con calma l'anziano Shaman , che durante tutto quel tragitto non proferiva parola.
Spesso, Fei e Lakay si guardavano, lanciandosi occhiate che nascondevano intere conversazioni.
Dove li stava portando?
Perché non parlava più?!
Ma nonostante le loro occhiate furtive nessuno dei due ovviamente sapeva la risposta.
Avevano camminato per più di 20 minuti seguendo il passo del Tengu, arrivando alla fine al termine di un tunnel. Lì, si stagliavano imponenti tre ingressi, altri tre tunnel completamenti avvolti nell'ombra.
Lakay si guardò attorno; conosceva quel posto.
Un'ingresso portava all'uscita laterale della montagna, che in passato i Tengu avevano usato durante la guerra contro gli altri demoni per sfuggire agli assalti; la seconda portava all'armeria,  dove stava anche la fornace nella quale I Tengu armaioli creavano di persona le loro armi. La terza portava alla Tesoreria dei Tengu, dove avevano nascosto tutte le ricchezze rubate nel corso dei secoli.
Non erano famosi per essere cortesi, dopotutto.

-"perché siamo qui?" - chiese Lakay

-"seguitemi"

Si limitó a rispondere lo Shaman.

Fei guardó Lakay corrucciando le sopracciglia e scuotendo leggermente la testa,un po' come a dire "che succede?"
Ma nemmeno Lakay sapeva bene come mai l'anziano li aveva portati lì. Si limitò a sospirare scuotendo a sua volta la testa.
Prese per un braccio Fei, più delicatamente di quanto lei si aspettasse, e la spinse in avanti per proseguire.
Fei sorrise tra sé e sé.
Non si fidava abbastanza da farla stare dietro di lui. Beh, non aveva tutti i torti: mai dare le spalle al nemico. Ma dopotutto era una Tengu anche lei ora, era davvero una minaccia?
Questo, doveva chiarirlo ancora pure lei.
Certo, lo stava usando per arrivare alle informazioni che le servivano, ma l'aveva usata anche lui per avere informazioni sui Senatori.
Stavano giocando entrambi al gioco del Burattinaio: alle volte era Fei a condurre il gioco, alle volte era lui.
Forse si potevano considerare pari?

Continuarono a seguire, stanchi ma curiosi, l'anziano, fino a che il corridoio oscuro non si aprì in una immensa grotta, dove mille fiaccole riflettevano la loro luce su un tesoro inestimabile.
Oro a non finire si staglió davanti a Fei, che rimase a bocca aperta.
Più di una decina di grandi cumuli di ricchezze potevano essere ammirate solo dalla posizione in cui si trovava, ed ancora non vedeva la fine della grotta.
Quanto avevano rubato nella loro vita I Tengu?!
Se si fosse levata in volo, cos'altro avrebbe visto?

L'anziano si fermò e si voltò verso di loro.

-"cercate"

Entrambi lo guardarono sospettosi.

-"cercare cosa?" - chiese Fei.

L'anziano batté il suo bastone sul pavimento per tre volte. Il suono riverberó per tutta la grotta che, silenziosa, rimandó loro l'eco di quel suono.
Improvvisamente, con uno scoppio impetuoso, tutte le fiaccole si spensero per accendersi di nuovo. La loro fiamma, da rosso vivo, era diventata blu vivo, danzante. Da due di esse, due piccole fiammelle si staccarono, volando nel loro stato di eterna combustione verso i due giovani Tengu.
Una si posizionó davanti a Fei, l'altra davanti a Lakay, rimanendo sospese in aria.

-"che cosa significa?" - chiese Lakay al limite della pazienza.

-"è il vostro ultimo test."

L'anziano indicó allargando la mano la vastità della grotta.

-"qua dentro" - continuò - "nascosto da qualche parte, c'è quel qualcosa che entrambi desiderate più di ogni altra cosa. Quelli davanti a voi sono fuochi fatui, spiriti guida.
Concentratevi su ciò che al momento desiderate davvero, e loro vi indicheranno la via. Ma badate bene, non necessariamente vi verrà mostrato ciò che voi pensate di desiderare, ma solo ciò a cui davvero la vostra anima anela di più.
Potrebbe essere una sorpresa per entrambi "

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