Un lupo correva libero nella foresta, un cane si faceva inseguire mentre un cervo schivava agile gli ostacoli precedendoli entrambi. Era chiaro che il cervo stesse cercando di indirizzare il cane verso il folto della foresta così che il lupo stesse sempre distante dai punti dove gli alberi si facevano radi e il villaggio diventava troppo vicino. Silenziosa come la notte una fenice voleva sopra di loro, le piume mandavano bagliori dorati che rischiaravano la notte. Poi la Fenice produsse un suono melodico e breve e il cervo e il cane, come richiamati da un segnale, cambiarono improvvisamente direzione. Il lupo li seguì, correre con loro era troppo bello per accorgersi che stavano tornando nella vecchia catapecchia. La Fenice sorvolò tutti e tre e distanza ravvicinata, ogni battito delle sue ali emanava un calore così piacevole da far sparire la stanchezza e calmare il cuore. Una volta rientrati nella Stamberga il cervo, il cane e la fenice bloccarono le uscite al lupo continuando a giocare con lui, e presto l'animale iniziò a cambiare.
Le gambe di Remus cedettero ma due mani lo sorressero subito. Sirius e James gli sorridevano, entrambi al suo fianco, entrambi saldi sui loro piedi mentre condividevano il suo peso morto. Remus sorrise a sua volta. Star gli si avvicinò, emanava ancora quel calore che faceva stare bene e lui si sentì subito meglio.
"Grazie." Disse a tutti.
"È andato tutto bene." Decretò James.
"La prossima luna potremmo provare a andare nella Foresta Proibita..." Propose Sirius.
"Ad Hogwarts?!" Peter li raggiunse dal piano superiore posando una coperta sulle spalle di Remus.
"Si, ma forse sarà meglio aspettare quella di febbraio." James concordò subito con il suo compare dagli occhi grigi.
"Forza, colazione e poi a lezione." Ordinò invece Star.
"Vengo con voi." Decretò Remus.
"Ma, Rem, devi riposare!" Si preoccupò Star.
"DeVi RiPoSaRe!" Gli fece il verso suo fratello. "Remus fa quello che vuole." Aggiunse poi.
Remus guardò James con la gratitudine negli occhi. Apprezzava le cure di Star, ma James era quello più in grado di capire cosa una persona volesse davvero fare, come vero amico però lo avrebbe tenuto d'occhio in ogni secondo, ma almeno di facciata avrebbe cercato di non dimostrare la sua preoccupazione. Certo, difficilmente lasciava a sua sorella queste libertà ma aveva iniziato a comportarsi in modo meno protettivo con lei. James era quel tipo di persona che crede in te, ma crede anche al fatto che qualcosa può sempre andare storto, nonostante questo continua a sorriderti e dirti che stai andando bene, certo del fatto che se starà abbastanza attento potrà proteggerti da ogni male.
"Va bene, allora." Star gli sorrise.
"Ok. Però dovete portarmi fuori di qui ora, con voi. Se arrivasse Madama Chips mi proibirebbe di venire a lezione." Spiegò loro Remus.
"Voi andate con il Mantello, io uso la Disillusione." Propose Star.
"Siamo sempre troppi. All'andata abbiamo fatto due giri in quattro ed era buio." Notò James.
"Allora uno di voi due viene con me, posso aiutarvi a disilludervi meglio." Decretò la ragazza indicando James e Sirius.
"Vai tu, Sirius, sono una dannata frana con quell'incantesimo." Sbottò James. Poi estrasse il Mantello e coprì se stesso, Peter, e Remus, che stava iniziando a reggersi in piedi da solo.
"Dammi la mano." Disse Star semplicemente.
Il ragazzo sospirò e obbedì, lanciarono l'incantesimo insieme e poi si avviarono verso il castello, i loro amici li precedevano di qualche metro lasciando orme sulla neve.
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La Fatica di Crescere - 5° anno
Fanfic"E la baciò..." Siamo al quinto anno ed è giunta l'ora di crescere per i Malandrini. Cambieranno molte cose quest'anno. Cambieranno i sentimenti e tutto diventerà più serio.