Un Piccolo Problema diventa Grande

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Nonostante i Malandrini avessero appena creato la Mappa più geniale al mondo, essa fu lasciata in disparte per una settimana intera; i cinque erano troppo impegnati ad usare ogni secondo libero per studiare. Gli esami si avvicinavano sempre di più e ormai i professori avevano smesso di assegnare compiti e utilizzavano le ore di lezione per ripassare gli argomenti che credevano sarebbero stati tema d'esame. Gli studenti del quinto e del settimo anno sembravano letteralmente impazziti; alcuni si chiudevano semplicemente in biblioteca dalla mattina alla sera, altri invece si lasciavano prendere dal panico estraendo i libri dalle borse in qualunque momento, altri ancora cedevano a brutte abitudini che agitavano gli altri studenti come fare domande invadenti o chiedere informazioni in continuazione.

"Remus, Remus! So che hai i voti più alti in Difesa Contro le Arti Oscure nella parte teorica, puoi dirmi le abitudini dei Berretti Rossi?" Un Tassorosso bloccò Remus mentre, insieme ai Malandrini, cercava di raggiungere il tavolo per la colazione.

"Oh si certo, i Berretti Rossi tendono a essere crudeli, soprattutto se privati dei pasti, e uccidono a sangue freddo." Replicò Remus sarcastico. Come spesso succedeva il ragazzo non captò la vera intonazione del Malandrino e si scrisse quanto detto su un foglio prima di sparire.

"Più che il comportamento da Berretto Rosso sembra un comportamento da Lupo Mannaro..." Scherzò Sirius.

"Taci." Sbottò James lanciando un'occhiata preoccupata al tavolo di Serpeverde.

"Che c'è? Hai paura che qualcuno sappia del Piccolo Problema Pelos..." Continuò Sirius sorridente ma James gli rifilò una gomitata tra le costole che lo zittì proprio mentre Severus e alcuni suoi "amici" passavano loro accanto.

Purtroppo per lui, Severus decise di girarsi verso i Malandrini incuriosito dai loro discorsi, e ancora peggio decise di lasciarsi andare ad un sorrisino.

James ci mise un secondo, Star riuscì a malapena a vederlo prendere la bacchetta e non poté fare a meno di pensare a quanto suo fratello fosse diventato abile. Un battito di ciglia più tardi Mocciosus era sdraiato a terra in una pozza di liquido scivoloso e maleodorante. La risata prodotta da Sirius era talmente sguainata da sembrare un latrato e Star si convinse che era l'espressione di odio sul volto di Mocciosus a farla sentire così euforica e non il ragazzo dagli occhi grigi che finalmente abbandonava un po' della sua cupezza. Severus si alzò con uno sguardo pieno d'odio.

"Sei un mostro!" Esordì poi, ma a sorpresa di tutti non stava guardando James o Sirius, bensì Remus. Lui sapeva.

"No, no, no, non hai capito bene...." Star si fece avanti tranquilla mentre dietro di lei il battito dei suoi amici era accelerato fino a raggiungere le classiche frequenze della colpa. "... mi stupisce che tu abbia dei voti così buoni in Difesa Contro le Arti Oscure quando non hai capito nemmeno il concetto di base, vedi: Remus è una brava persona, gentile e onesto, tu sei un mostro, tu usi le Arti Oscure, e tu sei quello da combattere. Ora sparisci dalla mia vista, tu e la pozza di sporcizia che ti porti dietro."

Forse era per via del tono di Star, o forse perché non aveva altro da replicare, o magari perché i professori avevano iniziato a fissarli dal loro tavolo, comunque sia Severus girò sui tacchi e raggiunse un gruppo di studenti dall'aria poco raccomandabile. Star li tenne d'occhio mentre guidava i suoi amici verso un posto a sedere al tavolo dei Grifondoro; stavano chiaramente architettando qualcosa e le bastò lo sguardo che Alastor, seduto a poca distanza da Severus, le lanciò per capire che era sicuramente qualcosa di brutto.

"Severus sospetta qualcosa." Commentò Remus atono, anche lui stava guardando verso il tavolo dei Serpeverde. "E' per questo che vi state comportando in modo così orribile con lui."

"Mocciosus non sospetta niente, gli piace solo ficcare la sua lunghissima appendice nasale negli affari altrui." Sbottò James.

"Forse non è nemmeno colpa sua, magari con il naso che si ritrova diventa inevitabile ficcarlo negli affari degli altri." Borbottò Sirius con un ghigno.

La Fatica di Crescere - 5° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora