Quella sera a cena

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CESARE'S POV

Quando sono arrivato in studio ho notato in Nelson qualcosa che non andava. Lui sicuramente avrà fatto di tutto per non farlo vedere, ma io lo conosco da troppo tempo per non accorgermene. Ho fatto finta di niente durante le riprese delle due puntate, ma alla fine di tutto mi sono avvicinato a lui per domandargli cosa ci fosse che non andava. Non faccio in tempo a porgli la domanda che mi precede invitandomi da lui per quella sera. Approfittando di ciò, decido di aspettare quella stessa sera dato che saremmo stati da soli.

Tornato a casa controllo l'orario e l'orologio segna le sette in punto per cui ho ancora un pò di tempo prima di recarmi a casa di Nelson dato che l'appuntamento è per le nove. Decido, quindi, di farmi una doccia e riposarmi un pò. Arrivate le nove eccomi di fronte casa di Nelson. Un pò pensieroso di come poter iniziare il discorso suono il citofono. Lui mi apre con un sorriso a trentadue denti e mi invita ad entrare a casa sua. "Oggi ho deciso di provare a cucinare qualcosa per cena" mi dice tutto euforico Nelson. "Tu cucinare? E da quando? Mi vuoi avvelenare?" gli dico ridendo. "Hahaha spiritoso! Voglio dimostrarti che anche io ho del talento. Non arriverò mai ai livelli tuoi o di Dario, ma almeno ci provo".

Ok c'era sicuramente qualcosa che non andava in Nelson. In studio aveva avuto lo sguardo perso per tutto il tempo, ed ora voleva anche cucinare. Di solito quando vado da lui o si mangia kebab, o sushi o pizza. Ed oggi, invece, vuole addirittura provare a cucinare!

Curioso di questa novità lo osservo con molta attenzione e noto, con mia grande gioia, che sta provando a farmi uno dei miei piatti preferiti! L'odore che si sprigiona in tutta la cucina è piacevole e mi fa venire voglia di assaggiare il risultato. Una volta a tavola mi accorgo che Nelson mi sta fissando aspettando che io valuti il suo piatto. "Wow Nelson! Sei più bravo di quanto pensassi. È davvero buono! Se cucini sempre così verrò da te tutti i giorni" gli dico manifestando tutto il mio stupore.

Non capisco cosa abbia detto di tanto strano dato che, dopo la mia frase, Nelson diventa tutto rosso e mormora qualcosa che mi risulta incomprensibile. Riesco a cogliere solo un soffocato "grazie" che però mi fa sorridere perchè la scena era abbastanza comica. Finito di cenare ci spostiamo sul divano intenti a scegliere il film da vedere. Approfittando della situazione decido di prendere l'iniziativa e domandargli cosa lo avesse turbato talmente tanto da avere la testa per aria tutto il pomeriggio. Uno sguardo di perplessità si instaura negli occhi di Nelson, il quale mi domanda come avessi fatto ad accorgermene.

"Nels ti conosco da una vita. Davvero pensavi che non me ne accorgessi?".

Ci fu un attimo di pausa che susseguì con una frase che mi lasciò senza parole.

"Mi sono innamorato di un ragazzo!"

...

NELSON'S POV

Ho preso coraggio ed ho invitato Cesare da me stasera. Ho intenzione di seguire il consiglio di Tonno e cercare di fargli capire quello che provo per poi confessarmi. Devo ammettere che ho paura. Dire al tuo quasi cugino, etero, che sei da sempre innamorato di lui non è affatto facile. Ma, comunque, mi faccio forza e decido che stasera proverò a fare del mio meglio. Tra me e me penso a cosa posso fare per fargli capire i miei sentimenti. Una lampadina mi si accende! Ma certo! Cucinargli il suo piatto preferito! Di solito è sempre lui a cucinare quando stiamo insieme, ma stavolta ho deciso di stupirlo! Riverserò tutto il mio amore per lui in quel piatto. Non vedo l'ora!

Mentre sto preparando tutto per la cena, bussano al citofono! Deve essere sicuramente Cesare penso. In men che non si dica mi fiondo alla porta aprendola. Appena lo vedo il mio cuore perde un battito. Non riesco proprio a resistere a quegli occhioni dolci e un sorriso spontaneo si forma sulla mia bocca. Lo invito ad entrare. Sono super emozionato, ma nello stesso tempo mi sento a disagio in quanto Cesare non mi toglie gli occhi di dosso da quando mi sono messo ai fornelli per preparargli la cena. Lo so che è un evento raro, ma sto mettendo in gioco tutto me stesso. Una volta a tavola fisso Cesare, speranzoso di ricevere un esito positivo. La sua affermazione mi lascia di stucco. Non so bene cosa gli abbia risposto, ma so per certo di essere diventato rosso come un pomodoro dato che Cesare si è messo a ridere. Dopo cena eccoci intenti a scegliere il film da guardare. Ma una domanda inaspettata mi spiazza.

"Questo pomeriggio eri strano. Avevi la testa per aria. Qualcosa non va?" mi chiede Cesare con uno sguardo preoccupato. Non pensavo che potesse accorgersene. Non so se essere felice o triste per ciò, in quanto riesce a capirmi meglio di qualunque altro, ma non riesce a vedere quello che provo per lui.

Non so cosa mi abbia spinto a dirgli ciò, forse le parole di Frank e Tonno o forse il fatto che non riesco a resistere a quegli occhi verdi che mi scrutano tutto per vedere cosa c'è che non va. Fatto sta che un'espressione di sbigottimento ho letto nei suoi occhi quando gli ho confessato di essermi innamorato di un ragazzo. 

Cugini, ma non troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora