Incubo o realtà?

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 "Cesare devo parlarti di una cosa molto importante" gli dico con molta ansia. Ma Cesare non sembra interessato a ciò. Io, comunque, continuo. Prendo tutto il coraggio che ho e gli dico "Ti amo!". Al che si gira, mi guarda e scoppia a ridere. "Frocio!" mi urla continuando a ridere. Delle lacrime iniziano a sgorgarmi sul viso offuscandomi sempre di più la visuale di Cesare che ride. E, mentre piango, in lontananza sento un suono fastidioso che diventa sempre più penetrante, sempre più invadente...

DRIIIIIIIIIIIIIN

DRIIIIIIIIIIIIIN

Di colpo mi ritrovo steso a letto, sotto il mio caldo piumone e con gli occhi lucidi. Era solo un sogno, o meglio, un incubo... Mi alzo di colpo dal letto perché non voglio stare neanche un secondo in più sotto quelle coperte che questa notte mi hanno tradito facendomi sognare qualcosa di veramente orribile. Forse per la prima volta ho amato il suono della mia sveglia che mi ha destato da questo incubo. Sono le nove del mattino e tra un'oretta dovrò andare in studio perché oggi dobbiamo registrare 2 puntate; mi faccio una doccia veloce, la mia solita colazione e poi esco di casa. Arrivato in studio noto che ci sono già Tonno e Frank che stanno discutendo su non so cosa. Mi avvicino e li saluto. "Ehi Nels buongiorno!" mi dicono in coro i ragazzi. Dopo di che mi sposto sulla mia scrivania e, mentre aspetto l'arrivo degli altri ragazzi, mi metto a giocare un po' al PC. Due colpetti dietro la spalla mi fanno girare e vedo Frank e Tonno che mi stanno squadrando. "Che volete?" domando loro. "Hai gli occhi gonfissimi e molto rossi" mi dice Tonno con aria preoccupata. Cavoli, non immaginavo che si notassero così tanto. "Tutto bene?" mi chiede Frank. In quel momento ammetto di non sapere bene cosa mi abbia preso. Sarà stato per l'incubo o per il fatto che sto cercando di non far capire niente a Cesare dei miei sentimenti da troppo tempo, ma in quel preciso momento iniziai a piangere a dirotto, come se tutto quello che provavo volesse venire finalmente fuori. Iniziai a raccontare a loro del mio incubo, del vero motivo per cui avevo deciso di lasciare Beatrice e della decisione di non dire nulla a Cesare. Per tutta la durata della mia "crisi" Frank e Tonno restarono in silenzio, guardandomi con uno sguardo dolce e allo stesso tempo che mi invogliava a continuare per liberarmi da questo enorme peso. Alla fine di tutto ciò Tonno mi abbraccia sussurrandomi "va tutto bene Nelson, ci siamo noi". Frank nel frattempo mi aveva preparato una camomilla che mi da non appena Tonno mi lascia andare. Dopo di che i due ragazzi si siedono di fronte a me aspettando che io iniziassi a bere la camomilla. "Nelson sei libero di amare chi vuoi, non sentirti in difetto per questo", mi dice Frank con tutta la calma che aveva. "Esatto! E poi, secondo me, Cesare non è proprio il tipo di prenderti in giro per ciò! Era solo un incubo scaturito dalle tue paure" continua Tonno per cercare di calmarmi. "Lo so che non è quel genere di persona ma io—".

"Niente ma Nelson! Se ti tieni tutto dentro come stai facendo ora finirai per scoppiare e così non va bene! Devi essere coraggioso e dire la verità a Cesare. Più passa il tempo e peggio sarà perché, prima o poi, Cesare troverà una persona con cui vorrà stare per sempre e tu ti pentirai di non avergli mai detto nulla!" mi urla contro Frank come non aveva mai fatto prima! Tonno ed io lo guardiamo straniti in quanto non è il tipo che alza la voce senza motivo. E se l'ha fatto vuol dire che pensa davvero che io mi debba confessare a Cesare. "Hai ragione. L'idea che qualcuno/a me lo porti via è terribile, non ci voglio neanche pensare. Ma mi piacerebbe trovare il momento adatto nel farlo" dico a Frank dopo una breve pausa in cui ho ragionato sulle sue parole. "Secondo me potresti iniziare a farglielo capire con qualche battuta o qualche sguardo e, poi, dopo ti confessi" mi suggerisce Tonno. In effetti l'idea di Tonno non è male. Io e Cesare ci facciamo già tante battute e ogni tanto capita qualche bacetto sulla guancia, ma forse dovrei provare a spingermi oltre. Penso proprio che seguirò il suo consiglio! Finito di parlare mi dirigo in bagno per sciacquarmi il viso in quanto non posso assolutamente farmi vedere in queste condizioni. Mentre sto in bagno sento le voci di Nicolas e Dario che sono arrivati e dopo neanche un minuto ecco che sento la sua voce, quella di Cesare! In quel momento alzo lo sguardo sullo specchio. Il mio riflesso parla già da sé! Ha uno sguardo determinato e pronto ad affrontare questa sfida che mi sono prefissato. Mi asciugo il viso ed apro la porta del bagno. "Ciao ragazzi! Ora che siamo tutti si può iniziare a registrare" dico mentre mi dirigo verso di loro. Tutta la giornata la passo con in mente un pensiero fisso: far capire a Cesare i miei sentimenti per poi confessarmi. Così, una volta finita la registrazione, mi avvicino a Cesare e lo invito da me per la sera per mangiare insieme e vedere un film.

Finalmente metterò in pratica il mio obiettivo!

Cugini, ma non troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora