Un insieme di emozioni

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Penso che sia stata la giornata migliore della mia vita. Eravamo di nuovo insieme, più affiatati che mai, ed è solo questo ciò che conta: noi due. La maggior parte del sesso che avevo fatto in vita mia non era stato intimo come quel bacio in cui è stato racchiuso tutto il nostro desiderio, tutto il nostro amore. Era da tanto tempo che non mi sentivo così vivo e ora, tra le braccia di Cesare, potevo di nuovo sognare. Lo amo da morire, non per quello che è, ma per quello che posso essere quando sono con lui: me stesso. Avevamo chiarito ogni cosa e, adesso, potevamo finalmente continuare quello che, a causa di un disguido, era stato interrotto.

Era ancora mattina quando, tra un bacio e l'altro, ci siamo spostati in camera da letto di Cesare. Non ci importava della luce che penetrava con irruenza nella stanza o del rumore delle macchine che sfrecciavano sulla strada accanto. Quello che importava, in quel momento, erano solo le nostre emozioni che si mescolavano formando qualcosa di assolutamente perfetto. Amore, sesso, desiderio. Non ha importanza alcuna definire il tutto in un modo o in un altro, ciò che conta è darsi e prendersi completamente, in un groviglio di pensieri condivisi e passioni soddisfatte.

...

Si era fatto tardo pomeriggio quando, a malincuore, ho lasciato casa di Cesare per tornare alla mia. In verità non avevo alcuna voglia di andarmene ma, purtroppo, avevo del lavoro arretrato da finire che non potevo assolutamente rimandare ulteriormente. Come arrivo sotto casa, trovo Tonno che mi sta aspettando con impazienza.

"Che ci fai qui?" gli domando sorpreso nel ritrovarlo li.

"Ero stra preoccupato per te Nelson. Non facevo altro che chiedermi come fosse andata con Cesare" mi risponde Tonno scrutandomi fino in fondo per cercare di scorgere anche un solo segno d'inquietudine.

"Tonno è andata alla grande! Sono così felice che non hai idea" gli dico spalancando un sorriso enorme. Non so ben dire che espressione avesse assunto Tonno subito dopo la mia frase dato che era un misto tra perplessità e stupore, ma so per certo che tutte le domande che seguirono furono fatte per conoscere ogni minimo dettaglio. Alla fine passai il resto della serata a raccontare al mio amico tutto quello che era realmente accaduto tra Sofia e Cesare. Un sospiro di sollievo uscì dalla bocca di Tonno, il quale mi abbracciò fortissimo dicendomi che era veramente felice che si fosse trattato solo di un malinteso. "Certo che sono proprio fortunato" pensai mentre salutavo Tonno che usciva soddisfatto da casa mia. Ho un ragazzo fantastico e un amico davvero speciale. Non posso chiedere di meglio! Poi, una volta rimasto solo, decisi che era arrivato il momento di dedicarmi all'elaborazione del mio vlog che era rimasto fermo a causa delle mie paranoie. Ma non ci riuscivo. Non avevo proprio testa per concentrarmi. Il mio pensiero continuava a vagare sulla fantastica mattinata passata con Cesare. Così mi arresi alla mia immaginazione cercando di ricreare nella mia mente la bellissima sensazione che avevo cercato per tanto tempo. Mi addormentai poggiato sulla scrivania, con le braccia conserte e un sorriso stampato sul volto. Ciò che mi fece di più meravigliare fu il fatto che, la mattina seguente, mi alzai più riposato che mai nonostante avessi dormito in una posizione abbastanza scomoda. Sarà forse per il fatto che tutta la notte fu dominata da un bellissimo sogno o forse perché ero più sereno che mai, fatto sta che fu una delle nottate più rilassanti della mia vita. 

Cugini, ma non troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora