La verità

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Elizabeth's pov

"Allora? Ti piace qui?" mi domanda Alec mentre prendiamo posto al tavolo di un ristorantino davvero carino e alla mano.
"Sì, certo che sì" affermo io cercando di autoconvincermi, in realtà non riesco a smettere di pensare alle parole di Jughead.

Mangiamo dei piatti mai provati prima, e devo ringraziare sempre il cibo per risollevarmi il morale, per fortuna  esiste.
"E questo è per lei" afferma un cameriere porgendomi un vassoio, lo afferro e sembra essere vuoto. Guardo Alec aggrontando le sopracciglia, lui mi fa segno di scoprire il coperchio. Lo apro e ci trovo una scatolina rossa, e al suo interno un anello brillante e delicato.
"Non ci posso credere, Alec... è un diamante!" affermo sconvolta ma forse anche un pò felice, "per te questo e altro" dice lui sfiorandomi la mano, mi avvicino e gli lascio un dolce bacio sulle labbra.
Richiudo la scatola con all'interno un meraviglioso diamante e spensieratamente leggo il bigliettino allegato.

-Buon tresimersario.... Ti amo, Betts-

Per poco non mi sciolgo leggendo le parole magiche, ma quando i miei occhi cadono su "Betts" e su chi era solito chiamarmi così, inizio a sentirmi strana.
"Tutto bene?" mi domanda Alec, ma non riesco più a far finta di niente, mi alzo dal tavolo e scappo in bagno.

Cerco di riprendermi con dell'acqua fresca, ma i ricordi prendono il sopravvento.
Raggiungo l'uscita passando per le cucine, e neanche il freddo riesce a farmi togliere queste idee dalla testa.
Poi sento il rumore di una moto, penso e ripenso..voglio che non sia così come credo, ma conosco bene questo rumore.

"Elizabeth.." la sua voce si fa strada in me, mi volto e lo vedo...ancora una volta più bello, ancora una volta più egoista, ma ancora una volta non riesco a lasciarlo andare.
"Che cosa vuoi ancora?" gli chiedo alzando parecchio la voce, "voglio parlarti... ma comunque cosa ci fai qui fuori al freddo?" mi domanda incrociando le braccia. "Parla se proprio devi, sto pensando di andare via" lo avverto senza dare spiegazioni, "tieni" afferma poi porgendomi la sua giacca di pelle. Scuoto la testa indietreggiando di qualche passo, "ah giusto.. non ti confondi con noi, I Serpents" continua rimettendosi la giacca. "Non volevi dirmi qualcosa?" chiedo cambiando argomento, "mi dispiace.." farfuglia sfregandosi le mani dal freddo, "ah si? e per cosa esattamente?" domando ironicamente, "per tutto.." continua lui guardandomi negli occhi, "ma soprattutto per non esserci stato quando ne avevi piu' bisogno" dice distogliendo lo sguardo. Indietreggio ancora e mi volto con l'intenzione di tornare dentro, ma sento le sue dita sfiorarmi il polso destro, "non farlo" mi sussurra Jughead all'orecchio, mi libero della sua presa sperando di riuscire a liberarmi del tutto di lui. "Cosa?" chiedo aggrottando le sopracciglia, "con Alec..lui non fa per te.." continua a voce bassa, siamo pericolosamente vicini. "Ah e tu lo saresti?" domando alzando il tono, "Alec sarebbe perfetto per te, ma sappiamo entrambi che non è quello che vuoi" afferma poi tornando a guardarmi, "questo lo credi tu" controbatto con determinazione, "sappi che non sono piu' la stessa di cinque anni fa, non sai piu' cosa voglio...altrimenti non saresti venuto fin qui" termino allontanandomi da lui e facendo strada verso il ristorante. 

"Cos'hai?" mi chiede Alec prendendomi per mano, "la solita malinconia" gli rispondo afferrando la pochette piena di brillantini. "So io cosa ci vuole" afferma lui spingendo la porta d'ingresso del ristorante, gli sorrido contenta. 

"Va meglio?" mi domanda Alec tirando fuori dalle tasche le chiavi di casa sua; non appena entriamo mi catapulto sul suo divano bianco e mi fiondo su Netflix.
"Va decisamente meglio!" esclamo io mettendomi comoda.
"Ma è incredibile...non sapevo fosse uscita la terza stagione, dí la verità, tu lo sapevi e non me lo hai detto..." affermo indecisa con il telecomando fra le mani non sapendo cosa scegliere, "Non proprio, ma diciamo che un amico me ne aveva parlato.." dice lui ridacchiando, "Hahaha dai Jug.." farfuglio io completamente rilassata e senza pensarci, continuo come se non fosse successo niente.
Osservo Alec alzandosi dal divano subito dopo, "dove vai?" gli domando aggrottando le sopracciglia, ma non ricevo risposta.
Guardo una puntata, se non due, dopodiché mi dirigo in cucina preoccupata.
E lo trovo lì, seduto, e impegnato a guardare il vuoto. "Che c'è?" gli domando, ma lui non fiata. "Alec.." lo richiamo, poi ritento sfiorandogli la spalla destra, "non mi toccare!" esclama.
"Si può sapere cosa ti prende?" chiedo io alzando la voce, "non te ne sei neanche accorta?" domanda lui ironicamente, poi ripenso a poco prima e per poco non svengo.
Non ci posso credere.
"Non è possibile..." affermo sottovoce aggrappandomi alla sedia al suo fianco, "invece sì, mi hai chiamato Jughead!" esclama lui alterandosi.
"Alec io.." cerco di spiegargli, "no, ti prego....dimmi solo che tra di voi non c'è stato niente" mi dice guardandomi negli occhi, io non posso e non riesco a dirglielo.
"Elizabeth dimmelo!" esclama urlando ancora una volta, "non posso!" esclamo anch'io con le lacrime agli occhi.
Alec si alza e sale in camera sua.
Lo raggiungo in fretta prima che si possa chiudere a chiave, "ascoltami per favore! Siamo stati insieme cinque anni fa!" gli dico cercando il suo sguardo, che non trovo.
"È a causa sua se sei così diversa ultimamente, non è così?" mi domanda incrociando le braccia, "si..cioé no" balbetto in preda al panico.
"Alec, per favore non saltare a conclusioni affrettate" affermo poi chiudendo dietro di me la porta della stanza.
Lui non risponde, ed entrambi rimaniamo in silenzio per qualche minuto. "Elizabeth...se si tratta solo di qualcosa che è accaduto cinque anni fa, mi va bene, ma ora rispondimi...tra te e Jughead Jones c'è stato qualcosa da quando è tornato a Riverdale?" mi domanda, e a quel punto sento il cuore esplodermi, perchè so che tra me e Alec è finita.
"C'è stato un bacio..ma stavamo provando per lo spettacolo" affermo non riuscendo a guardarlo negli occhi, "e per te è stato tutto finto?" mi chiede, ogni domanda è sempre più difficile.
Non ho il coraggio, ne la forza di vederlo in mille pezzi, così non parlo, mi limito a scuotere la testa.
Lo sento indietreggiare, poi raggiunge la porta e va via. Mi accascio a terra e scoppio in lacrime; ancora una volta, ho perso l'ipotetico ragazzo ideale, e tutto per colpa di quell'idiota di Jughead.
"Pronto? Elizabeth?" risponde Veronica dall'altra parte del telefono,
"Ehi V, non ti andrebbe di guardare Titanic mangiando chili di gelato?" le chiedo piangendo.

Mi ricompongo aspettando Veronica che doveva già essere qui, voglio andarmene al più presto, non voglio proprio che Alec torni e mi trovi ancora qui.
Sento bussare alla porta, mi fiondo sperando sia la principessina dai capelli nero corvino, "cosa..cosa ci fai tu qui?" chiedo sconvolta.
"Sono qui perchè devi sapere tutta la verità, Betty" afferma Jughead, è sulla porta, ha il fiatone, e sembra essere deciso a dirmi qualcosa di importante.
"Cosa stai dicendo?" domando asciugandomi le lacrime, lui entra, chiude la porta d'ingresso e mi afferra per i fianchi.
"Lasciami!" esclamo con il cuore a mille, "hai pianto.." farfuglio sfiorandomi le guance ancora zuppe di lacrime, "tu e Alec vi siete lasciati.." dice poi abbozzando un sorrisetto.
"Cosa?" domando aggrottando le sopracciglia, "lo sapevo.." afferma poi e senza darmi il tempo di chiedere quale sia la famosa verità che devo sapere, si fionda sulle mie labbra, che seguono le sue, esattamente come accadeva cinque anni fa.

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Ciao a tutti! Eccomi tornata con un nuovo capitolo.
Vista la situazione, in questi giorni intendo pubblicare spesso, non ho molto da fare :), a parte studiare, ma quello adesso è gestibile.
E voi? Come state?
Vi leggo.
Ci sentiamo presto.
Un bacio💞

The Serpent and the Brave - here again (THE SEQUEL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora