Noah

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Vengo svegliato dalla penetrante luce che entra dalle vetrate del soffitto,prendo i telefono e con un semplice comando gli oscuranti si abbassano. <<Molto meglio, stavo per perdere la vista>>.

Cerco di essere molto cauto nei movimenti, Neva dorme ancora , meglio lasciarla riposare un po', stanotte ci siamo dati parecchio da fare,è stata la notte più incredibile della mia vita, finalmente dopo tanto tempo , stento quasi a crederci. Ora è mia e lo sarà per sempre.

So che i prossimi giorni non saranno facili,confessare tutto a Giulia,ma deve essere fatto, andare avanti in questo modo non ha senso. Per quanto ci abbiamo provato non ha funzionato, che colpa ne abbiamo?!Nessuna.

Però adesso voglio togliermi di dosso questi spiacevoli pensieri e godermi l'attimo, la guardo dormire e tutto passa, vicino a lei mi sento invincibile. Se vedo Filippo sfiorarle anche solo i capelli dovrà vedersela con me, da oggi le cose cambiano, che se ne andasse a fanculo una volta per tutte.

Lei si tira su di botto facendomi sobbalzare.

<<Ehi!, cos'hai?? mi hai messo paura!>>. Metto la mano sul cuore con un gesto teatrale.

Mi guarda con un sorriso tirato e la sentinella dell'allarme inizia a suonare dentro di me, qualcosa non va di sicuro.

<<A cosa pensi?>>. Pronuncio le parole con estrema cautela,ultimamente le nostre conversazioni vanno da zero a cento più velocemente di una Ferrari.

Lei molto tranquillamente risponde.

<<Alla neve>>.

<<A te stessa?>>. Non la capisco.

<<No Noah, la neve, guarda>>.

Mi volto e la collina è completamente bianca, è tantissima e continua a scendere copiosa.

<<Vado a vestirmi>>.

Si avvolge in una coperta e scopare dietro la parete.

Mentre aspetto il suo ritorno inizio a ripensare a quando se ne andò,vorrei vedere se è ancora in bagno oppure si è calata dalla finestra, fremo dall'impazienza di vederla uscire da li.

<<Noah cazzo! Calmati. Dove vuoi che vada?! Vi trovate in mezzo al nulla>>.

Anche la coscienza mi rimprovera, ma è più forte di me visto che ora sono in piedi avanti la porta ad aspettarla.

Esce e inizia a urlare.

<<No dico! Vuoi uccidermi??!!!!>>.

<<Beh ora siamo pari. Più tosto vieni qui e fatti dare il bacio del buongiorno>>.

<<Meglio di no...>>.

Avevo ragione, il mio sesto senso è infallibile.

<<Ti prego non respingermi, fai tutto quello che vuoi con me, menami se vuoi, ma non mandarmi via. Ti supplico>>.

<<Noah...>>.

<<Shhhh... t..ti prego>>.

Provo ad abbracciarla e fortunatamente questa volta me lo lascia fare. È già qualcosa.

<<Dobbiamo parlare lo sai vero?!>>.

<<Lo so... ma non ora... domani, parleremo domani>>. Già ho l'ansia.

Sarà difficilissimo convincerla che non stiamo facendo uno sbaglio.

<<Andiamo a giocare fuori?>>.

Come faccio a dire di no a quel musetto?!. La prendo per mano e scendiamole scale.


<<Ti rendi conto che te, ora, sei grande come me a tredici anni?! La mia tuta da sci ti sta a pennello>>.

<<Solo che te non avevi le tette, ho faticato un po a chiuderla sul petto ma ci sono riuscita. Mai mettersi tra una donna e una cerniera>>.

Scoppiamo a ridere. Bello essere spensierati insieme, non era mai successo.

<<A tieni, era sul bancone della cucina. Tranquillo non l'ho letto>>.

Mi passa un pezzo di carta piegato con il mio nome scritto sopra.

-Buongiorno mio caro, sono partita questa mattina. Passerò l'ultimo dell'anno dalla mia amica Anna. Voi pomeriggio tornerete a Roma. Buon rientro bambini e buon capodanno-.



Organizziamo una specie di pic-nic sulla neve e facciamo colazione quando sento il telefono squillare. Che palle!.

<<Vado a vedere chi è... non muoverti da qui>>.

Entro e prendo il coso infernale che continua a squillare impaziente.

Leggo il nome e il mio umore muta in un attimo .

<<Filippo che c'è?>>. vorrei attaccargli in faccia.

<<Ciao Noah, scusa se ti disturbo. Senti Neva è li con te?>>. Prima di rispondere chiudo la finestra della cucina.

<<Non esattamente, perché?>>.

<<E' un po che provo a chiamare e parte la segreteria. So che siete da nonna>>.

<<Si siamo qui, papà si era confuso che la prenotazione in albergo e sotto le feste è impossibile trovare una camera libera a Milano>>.

<<Avete fatto benissimo. Me la passi?>>.

<<NO!>>. È più forte di me, non riesco a trattenermi.

<<Come scusa? Ti senti bene?!>>.

<<No è che... potrebbe ancora dormire,qui ancora non è scesa.Stanotte con la nonna hanno fatto le ore piccole>>.

Bugia!.

<<Appena la vedi fammi sapere>>. Col cazzo!.

<<Vabbè ciao>>.

<<Noah... aspetta...>>.

<<E'...>>.

<<Comunque quello che volevo dire a lei lo posso dire anche a te>>.

<<Cosa?>>.

<<Prima alla radio parlavano di uno sciopero di alcune compagnie aeree,conviene che diate un occhiata al vostro volo... sai questa sera vorrei festeggiare con la mia ragazza>>.

Ho sentito abbastanza, gli riattacco in faccia.

Però immediatamente controllo e sul nostro orario di ritorno, messo in evidenzia da una bella scritta rossa c'è la parola cancellato.Grazie signore !.

Trovare un altro biglietto neanche a pagarlo oro.

Caro fratellino i tuoi piani saltano. Come godo!.






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