Qui non si arriva più, mannaggia a me e a quando gli ho dato retta. È quasi un ora che siamo in auto , ho la testa che ciondola dal sonno esento freddo.
<<Si può sapere dove stiamo andando?>>. Sono parecchio innervosita e smaniosa di arrivare.
<<Ci siamo quasi, pazienta ancora un pò>>.
Ha di nuovo il suo sorrisetto del cazzo. Che urto!.
<<Uffa!>>.
<<Invece di dare di matto apri il cruscotto. Dovrebbe esserci un telecomando>>.
<<Questo?>>.Faccio ciondolare tra le mani il piccolo rettangolo argentato.
<<Si brava>>.
L'oggetto è attaccato ad un piccolo portachiavi del Re Leone.
<<Ti piace?>>.
<<Molto.Da piccola era uno dei miei cartoni preferiti e senza vergognarmi posso dirti che lo è ancora. Ci sono molto affezionata>>.
Quando ero una bambina mi rivedevo molto nel cucciolo di leone. Entrambi avevamo perso il padre, anche se in circostanze completamente diverse, ma entrambe dolorose. Tutti i miei compagnetti avevano la famiglia perfetta, con il padre che le aspettava fuori scuola, che le portava a danza o che venivano a vedere le recite scolastiche.
A 10 anni non è facile accettare tutto questo, quindi trovare qualcuno nella stessa situazione era confortante, anche se questo significava relegarsi nel mondo della fantasia.
<<Neva! Siamo arrivati>>.
Libero la mente dai tristi ricordi e seguo il suo dito che punta un anonimo cancello verde.
<<Aprilo>>,mi invita.
<<Giusto il telecomando>>.
Pigio l'unico pulsante di cui è dotato, la grande ringhiera emette un bip e inizia a scorrere di lato, aprendo avanti i nostri occhi un lungo vialetto costeggiato da una siepe fittissima.
<<Che posto è?>>. dove siamo? Vorrà seppellirmi qui ?!.
<<La curiosità uccide il gatto, lo sai?!>>.
<<La mia non è curiosità ma istinto di sopravvivenza>>.
<<Ti ricordo che in macchina sei entrata di tua spontanea volontà,comunque, guarda fuori>>.
Rimango ammaliata dallo spettacolo che mi si piazza avanti gli occhi.
Ci troviamo in cima ad una collinetta che affaccia su un lago,. Immagino sia Como. Stupendo.
Scendo immediatamente per godermi a pieno quella vista.
<<Ti piace?>>. Noah è vicino a me.
<<Da morire>>.
<<Oh! Siete arrivati>>.esclama una voce a me sconosciuta.
<<Vieni>>. Lui mi prende per mano.
Una piccola donnina ci sta aspettando avanti una porta finestra. Mano mano che ci avviciniamo riesco ad inquadrarla, è la stessa persona della foto di natale. Si tratta di sua nonna.
<<Che bella ragazza che sei>>. Esclama tutta felice.
Io invece divento subito rossa visto che ricevere i complimenti mi imbarazza parecchio.
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DREAMING NEVA
RomanceSe quella notte invece di Noah, avesse incontrato Filippo sarebbe andato tutto nello stesso modo? La passione sarebbe stata la stessa?. Queste sono domande che risuonano nella testa di Neva un milione di vole durante la giornata. Di una cosa però...