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Simona's pov

Io non riesco a capire cosa cazzo ho che non va nel mio cervello.
Ho quasi finito di mettere tutte le mie cose in scatoli e valigie, mi sono convinta completamente di andare a convivere con lui, ma non ho le forze per spostare tutte le mie cose. Insomma un semplice trasloco non impiega tutto questo sforzo emotivo. È la cosa più banale, semplice e necessaria da fare.
Il cellulare suona, guardo la notifica, Andrea mi chiede fra quanto arrivo. Sblocco il telefono, scrivo  "20 minuti e sono lì con le prime cose, fammi trovare un drink 🥰" invio e mi immagino lui che sorride nel leggere questo messaggio. Dopo di che prendo due scatoloni, ne metto uno in ascensore e uno in modo tale che l'ascensore rimanga aperto al mio piano, entro in casa, prendo le due valigie con scarpe e vestiario vario, li carico in ascensore e scendo. Faccio due viaggi per portare tutto in macchina poi vado verso casa di Andrea.
Una parte di me è felice di ritornare a vivere la mia vita assieme a lui, giorno dopo giorno, l'altra parte di me ha sempre più paura che tutto possa finire in un batter d'occhio e questa non è una paura semplice da superare.
Andrea è sotto casa ad aspettarmi, sigaretta in bocca che chiacchiera con suo fratello, parcheggio davanti a loro e suono, i due mi guardano e mi sorridono. Scendo dalla macchina, prendiamo le mie cose e saliamo.

"Era ora che iniziaste a convivere" guardo Luca e gli lancio un'occhiataccia

"Hai ragione scusa, volevo solo essere divertente, ma sei ingrassata?"

"Luca hai voglia di un ceffone in faccia oggi pomeriggio?" Lui scoppia a ridere assieme ad Andrea io cerco di ignorare entrambi e sbuffo

"Sono i suoi metodi per far si che le ragazze si allenino con lui"

"Sono metodi patetici e comunque Luca tu sai benissimo che sono l'ultima persona che passerebbe anche solo un'ora alla settimana in una palestra" lui annuisce

"Tentare non costa mai niente" entriamo in casa e mettiamo le cose in camera

"Il mio drink?" Chiedo guardando Andrea negli occhi

"Siamo scoppiati a ridere quando abbiamo visto il messaggio, ma abbiamo preparato un bicchiere a testa e li abbiamo messi in frigo"

"Così non sono caldi, vedi amore io lo so che a te piace bere il tuo bicchiere freddo da frigor" Andrea mi guarda dritta negli occhi sorridendo, io mi avvicino a lui e lo bacio dolcemente

"Vabbè il mio lavoro qui è finito, vi lascio pure il drink, chiamatemi per le prossime cose da trasferire" la porta si chiude, beviamo il drink e Andrea inizia a baciarmi sempre con più desiderio

"Qualcuno qui è felice di avermi in casa" il mio tono malizioso fa ampliare ancora di più il sorriso sul volto di Andrea

"Non immagini quanto" riprendiamo a baciarci e dopo pochi minuti siamo già sul divano senza la metà dei nostri vestiti

"Ho la sensazione che questa convivenza inizierà molto bene" sussurra lui poco prima di togliermi anche le mutande

Guarda nel cielo le stelle che brillano //Shiva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora