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Simona's pov

"Ti ricordi quando per San Valentino mi portasti a cena al burger king?" Scoppio a ridere mentre osservo Andrea che diventa tutto rosso.

"Sì me lo ricordo" i suoi amici ci guardano curiosi, siamo appena andati a ritirare la targa del suo disco di platino, lui è felice. Nell'ultimo anno è diventato famoso, quando era sotto Honiro aveva parecchi fan fedeli, ora tutti hanno in bocca il suo nome. Non so se esserne felice, insomma ora le ragazzine su instagram si eccitano per qualsiasi cosa lui faccia...

"Ricordo anche che tu ti sei sporcata tutta la maglietta con il ketchup" Andrea ride e i suoi amici lo seguono a ruota

"Come dimenticarlo" gli lancio un occhiataccia e lui smette subito di ridere.

"E ora che si fa?" Chiedo io

"Andiamo a ubriacarci per festeggiare" dice Simone, è un ragazzo simpaticissimo, mi ha sempre trattata come una principessa. In realtà tutti i suoi amici mi hanno sempre trattata così, anche se di regale io non ho proprio niente.

"Andrea, come mai mi hai portata con te?" La domanda lo lascia letteralmente senza parole, in effetti è una domanda assai plausibile la mia, non ci vedevamo da un anno io e lui. La nostra storia è sempre stata strana, fin dal primo giorno che i nostri occhi si sono incrociati, dopo quella volta a  San Valentino, abbiamo iniziato ad uscire più spesso, praticamente stavamo assieme, lui è stato il primo ragazzo in assoluto per me, abbiamo condiviso tanto, poi un giorno dopo parecchi mesi che questa malsana relazione andava avanti, abbiamo fatto una litigata incredibile e non ci siamo più parlati. Io ho sempre ascoltato ogni sua canzone, vissuto la sua storia a distanza, pur stando sempre qui nella stessa zona. Sentivo più i suoi vecchi amici che lui, mi chiedevano di uscire con loro e quando hanno capito che tra me e lui era successo qualcosa hanno iniziato a uscire ogni tanto con me, alcuni venivano pure a casa mia a mangiare o a dormire, o a fare altro. Non rimpiango nulla se non il rapporto che ho avuto con lui.
Ancora adesso a distanza di un anno, quando mi guarda negli occhi io mi sento strana, sento tutto il mondo fermarsi tranne noi due.
Andrea fissa il vuoto della porta della metro, io gli prendo una mano fra le mie.

"Mi eri mancata" riesce a dire solo questa frase, qualche lacrima gli scende, lo stringo forte a me

"Anche tu mi eri mancato" magari dopo oggi potremo chiarirci, dirci tutto quello che non ci siamo detti e capire tutta questa storia.

"Sai che a dirla tutta non riesco nemmeno a ricordare il motivo del nostro litigio? Mi sono portata quell'incazzatura per talmente tanto tempo che quando è svanita non ricordavo nemmeno perché era lì" di risposta lui mi sorride

"Nemmeno io me lo ricordo" entrambi scoppiamo a ridere, poi la metro si ferma, tutti quanti scendiamo e ci avviamo a casa di Andrea.

"Ti devo parlare" mi sussurra all'orecchio

"Ragazzi non aprite niente finché non torniamo, arriviamo subito" i suoi amici annuiscono poi riprendono a parlare fra loro. Andrea mi prende per mano e mi porta fin sopra il tetto.

"Sai qui abbiamo girato il video di Mon Fre, oggi festeggiamo il suo platino, sono così felice"

"Lo sono anch'io per te"

"Ti devo confessare una cosa, più cose in realtà" guarda ovunque tranne i miei occhi e questa cosa mi irrita, perché lui sa che a prescindere da tutto io sono sempre la stessa, che di me non deve avere paura o che non si deve vergognare di dirmi qualcosa.

"Puoi dirmi tutto, lo sai"

"Lo so, spero che tu capirai" si accende una sigaretta, gliene scrocco una e me l'accendo anch'io

"I miei amici ti scrivevano perché io volevo comunque avere notizie di te, uscivano con te per rassicurarmi che tu stessi bene"

"Davvero?" Lui annuisce, questa cosa non mi tocca minimamente, insomma, è una cosa carina e inquietante allo stesso tempo.

"Ti ricordi quando mi dicevi che sarei stato immortale?" Annuisco, me lo ricordo come se fosse ieri, lui era ansioso per il contest della Honiro

"Ti dissi che La musica sarà l'unica a resistere nei secoli, ricordo anche che quando ti dissi quella frase tu facesti una strana faccia"

"Hai ragione e vuoi sapere il perché?" Annuisco, mi era mancato parlare così con lui

"La sera precedente prima di addormentarmi avevo delle idee in testa e scrissi un pezzo una frase era 'la musica sarà l'unica a resistere nei secoli' e quando tu mi hai detto quella frase ho pensato che fra noi fosse destino"

"Un destino un po' strano, non trovi?" Sorrido, poi spengo la sigaretta e la butto nel posacenere vicino a lui che fa lo stesso

"Ero pazzo di te, ma non riuscivo a capacitarmene totalmente, non sono mai stato bravo con le emozioni"

"Per fortuna io sono sempre stata brava a codificarti"

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Spazio autrice
Non aggiornavo da un po' e allora ho voluto fare qualcosa di speciale per il platino di Shiva.
Mi sembra ieri la prima volta che l'ho ascoltato. E lui è cresciuto così tanto. Mi sembra ieri che stavo davanti a lui a chiedergli una foto, eppure sono quasi due anni che non lo vedo. Spero tanto di poter andare ad un suo live presto.

Guarda nel cielo le stelle che brillano //Shiva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora