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Simona's pov

"Mi vuoi dire dove cazzo mi stai portando?" Gli chiedo un po' incazzata, siamo a Parigi da una settimana, dopo domani ce ne torniamo a casa e lui adesso insiste nel farmi tenere una benda sugli occhi. E la cosa mi irrita tantissimo, non sopporto il buio e non sopporto nemmeno non poter vedere dove sto camminando. Sicuramente i francesi che buttano l'occhio su noi due scoppiano a ridere, perché insomma deve essere esilarante una coppia di ragazzi di cui lei è bendata, soprattutto se lui è alto il doppio.

"Andrea vuoi rispondermi?" Cerco di immaginarmi la sua faccia in questo momento, ma il suo silenzio mi spaventa tantissimo. E se lui se ne fosse andato da qualche parte senza dirmi niente?

"Andrea?"

"Andrea cazzo rispondimi" silenzio. Sento solo silenzio, qualcuno che parla in francese e in inglese e qualche risata di sottofondo. Ma vicino a me non ci sono rumori. Vicino a me tutto tace.

"Andrea non è divertente" mi sto innervosendo davvero tantissimo, è la volta buona che mi incazzo come si deve.

"Ora puoi toglierti la benda" dice cercando di contenere le risate, ma la sua voce mi arriva dal basso e questa cosa non mi torna affatto. Metto le mani sul nodo della bandana che mi ha messo attorno agli occhi, slego il nodo, finalmente i miei occhi possono tornare a vedere il mondo. La luce del sole inizialmente mi acceca a tal punto che mi ritrovo a chiudere nuovamente gli occhi, poi li riapro leggermente, finché non mi sento pronta da aprirli totalmente.
E in quel momento vedo Andrea inginocchiato davanti a me. Dai miei occhi iniziano a scendere infinite lacrime.

"Sei un pezzo di merda, la prossima volta che fai una cosa del genere non mi vedi più a me" lui scoppia a ridere.

"Che cazzo ti ridi?" Mi guardo attorno, siamo vicini all'entrata di Disneyland Paris. A questo punto le lacrime iniziano a scendere ancora di più. Poco dopo mi asciugo gli occhi, ritorno in me e mi ricordo che Andrea  è inginocchiato davanti a me. Lo guardo negli occhi, lui è tutto il tempo che non fa altro che guardarmi per studiare le mie reazioni.

"Che ci fai in ginocchio?"

"Sbaglio o avevamo detto che avremmo dovuto provarci?" Apro la bocca, ma lui mi fa segno di restare in silenzio

"Sbaglio o questi giorni a Parigi sono stati i più bei giorni della nostra vita?" Fa una pausa, si alza e con la mano sinistra mi asciuga le poche lacrime che in questo momento soffocano i miei occhi.

"Non ti sto chiedendo di sposarmi, ma solo di iniziare ufficialmente questa vita assieme" in mano tiene un anello semplice, con una pietra rosso sangue, io riesco solo ad annuire, lui mi mette l'anello al dito e mi bacia.

"Ti odio lo sai?" Andrea mi sorride e annuisce

"Proprio qui davanti dovevi chiedermelo?"

"Volevo far sì che questi due giorni qui dentro per te iniziassero con qualcosa di bello, anche se dentro me so che pensarai ai tuoi genitori"

"Hai ragione, sarà così, nessuno di noi due può farci davvero qualcosa, loro hanno rinnovato i loro voti qui quando siamo venuti, mi ricordo quel giorno come se fosse ieri"

"Magari un giorno faremo anche noi la stessa cosa" Andrea mi sorride poi si accende una sigaretta e me la passa, io la prendo e la fumo mentre lui se ne accende un'altra, dopodiché entriamo in questo enorme posto dei sogni.

Guarda nel cielo le stelle che brillano //Shiva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora