~Capitolo 13~

798 34 2
                                    

Gian's pov

MERDA!
Appena la vedo mi si gela il sangue, i suoi occhi mi uccidono e io vorrei solo sparire.
M:"Che cazzo succede?!"
G:"M-Marta, posso spiegare" che cazzo faccio adesso, non so che dire. Lele è come paralizzato, è ancora girato verso di me ma guarda nel nulla.
M:"Che cazzo vorresti spiegare?!"
G:"Io..."
M:"Tu cosa?! Se eri frocio potevi dirmelo prima di illudermi!" le sue parole mi feriscono. In un certo senso ha ragione, ma il modo in cui l'ha detto non mi piace.
G:"Si dice gay e comunque non lo sono, o almeno non credo, non ho mai provato niente per un ragazzo, ma Lele mi fa impazzire, mi fa provare qualcosa di diverso che non riesco a spiegare"
M:"Puoi dire quel cazzo che vuoi, resti comunque un pezzo di merda e me la pagherai, quindi non stare troppo tranquillo, perché quando meno te l'aspetti io sarò lì per tormentarti" distoglie il suo sguardo schifato da me e guarda un attimo Lele, poi si gira e se ne va. Mentre Marta è sempre più lontana Lele sembra svegliarsi dal suo stato di trance e guardandomi spaventato mi rivolge la parola.
L:"I-io..." vedo che ha difficoltà a parlare quindi lo interrompo.
G:"Ehi, tranquillo. Tutto questo è successo solo perché non riuscivo ad ammettere di amarti, ma d'ora in poi non succederà più. Il peggio è passato" spero sia davvero passato, anche se l'ultima frase che Marta ha detto non mi fa stare sereno "me la pagherai", cosa vorrà farmi? Cerco di non preoccuparmi troppo, magari l'ha detto solo per intimidirmi, ma alla fine non farà niente. Non ho idea di quello che succederà per ora, ma guardando gli occhi di Lele mi tranquillizzo e sorrido, poi gli lascio un bacio delicato sulle labbra.
G:"Torniamo a casa?" glielo sussurro dolcemente nell'orecchio, lui annuisce e insieme ci alziamo dalla panchina e ci avviamo verso casa.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Lele's pov

Sono così felice che Gian ricambi i miei sentimenti e che abbia avuto il coraggio di dichiararsi, ma allo stesso tempo sono terribilmente preoccupato. Cosa avrà voluto intendere Marta con quella frase?!
Gli occhi di Gian mi risvegliano dai miei pensieri.
G:"Torniamo a casa?" il suo tono è così dolce che mi lascia senza parole, semplicemente annuisco in silenzio, con il sorriso stampato sulla faccia. Finalmente dopo tanto tempo sono felice.

Quando arriviamo a casa Diego e Tanc sono sul divano a guardare un film. Io e Gian ci guardiamo, poi lui mi sussurra nell'orecchio.
G:"Secondo te dovremmo dirglielo"
L:"No, non è ancora il momento. Facciamoglielo capire lentamente" lui annuisce e insieme andiamo verso i due ragazzi che appena ci vedono ci salutano.
D:"Ciao"
T:"Dove vi eravate cacciati?"
G:"Eravamo al parco a fa una passeggiata pe prende aria"
T:"De che dovevi parlà con Zoe?" dice Tanc rivolgendosi a Lele con fare curioso.
L:"Niente di che"
T:"Dai, non dì stronzate, mica te mangiamo"
e ora che cazzo mi invento?! Guardo Gian disperato, poi guardo di nuovo Tanc. Devo assolutamente farmi venire qualcosa in testa!
T:"Allora?" ora anche Diego mi guarda incuriosito, devo dire qualcosa!
L:"Ehm, mi dava consigli su...sul ballo" ma che cazzo dico?! Vabbè ormai.
D:"Sul ballo?!"
L:"S-sì sapete che sono una frana a ballare, quindi volevo una mano e non ve l'ho detto perché è imbarazzante" la mia faccia è rossissima, ma questa storia è talmente imbarazzante che ci crederanno, perché mai avrei dovuto inventare una cosa del genere?
I due ragazzi si mettono a ridere.
T:"Speriamo che le lezioni di Zoe ti saranno utili" come immaginavo, ci sono cascati.
G:"Allora, mangiamo?"
D:"Si, pensavo a una pasta alla carbonara, chi cucina?" visto che nessuno risponde mi faccio avanti io, diciamo che in cucina me la cavo.
L:"Cucino io"
G:"T'aiuto dai" ci avviamo in cucina mentre Diego e Tanc rimangono sul divano.
Sto prendendo tutti gli ingredienti per la pasta quando sento delle mani sui miei fianchi, mi giro per guardare i suoi occhi, è sempre così bello.
Si avvicina a me e mi lascia un bacio sulle labbra.
G:"Volevo approfittare del momento, visto che siamo soli" gli rivolgo un sorriso e gli do un bacio sul bordo della bocca.
L:"Cuciniamo ora, sennò si chiederanno perché ci mettiamo tanto" mi rigiro verso il bancone della cucina per preparare le uova, mentre Gian versa l'acqua nella pentola. Ogni tanto ci guardiamo negli occhi sorridendo, che bello poterlo guardare così senza avere paura che se ne accorga.
Dopo un po' entrano in cucina gli altri due ragazzi che erano sul divano fino ad ora.
D:"È pronto?"
L:"Sì principesse" quando pronuncio questa frase tutti ci mettiamo a ridere, io e Gian portiamo i piatti a tavola e mangiamo fra risate e pettegolezzi vari.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
🏳️‍🌈🏳️‍🌈🏳️‍🌈
SPAZIO AUTORE
Scusate per il ritardo, ma come ho già detto di a a venerdì pubblicherò un capitolo al giorno quindi spero mi perdoniate🥺😂
Comunque se il capitolo vi è piaciuto vi ricordo di lasciare una stellina, un commento e di condividerlo se vi va⭐
Vi mando un bacio e ci vediamo domani😘

~Rick

Un Amore Segreto(#gianele) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora