DI NUOVO AMICHE?

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Aria aveva letto e riletto il messaggio ma non sapeva cosa rispondere. Avrebbe voluto tornare a parlare con Chiara ma non ce la faceva proprio. In qualche modo a lei sconosciuto si sentiva diversa dopo quella festa, era come se fosse nato in lei qualcosa, qualcosa di bellissimo ma al contempo spaventoso. Ad ogni modo, pensò talmente tanto alla risposta perfetta che si dimenticò di rispondere.

Il giorno dopo, durante la lezione di Francese, Aria ricevette un biglietto che, ovviamente, era da parte di Chiara. Sul piccolo pezzo di carta c'era scritto: "ARIA TI PREGO SMETTILA DI IGNORARMI, SE HO FATTO QUALCOSA DI SBAGLIATO DIMMELO, BASTA CHE TORNIAMO AMICHE COME PRIMA". Nonostante l'ansia provocata dal pensiero di dover parlare con Chiara, Aria sorrise, solo per il fatto che la sua amica tenesse così tanto a lei. Con un po' di coraggio rispose sullo stesso pezzo di carta: "OK, MAGARI IN RICREAZIONE ANDIAMO A BERCI UN CAPPUCCINO AL BAR?".

Non appena suonò la campanella che indicava la fine della terza ora e l'inizio della ricreazione, Chiara si diresse alla porta della classe e, con la testa, fece un cenno ad Aria, che, con un bel po' di paura seguì l'amica fuori dalla classe per andare al bar della scuola.

Arrivate al bar, presero il loro cappuccino. Come ogni giorno era pieno di studenti, quindi decisero di non sedersi, bensì di farsi una passeggiata per il cortile della scuola, che era un posto decisamente più tranquillo e adatto per parlare in tranquillità.

Iniziò Chiara a parlare, che con tono sarcastico disse: "Beh, finalmente riusciamo a stare un po' insieme". Aria, imbarazzata, rispose: "Scusa, non so proprio cosa mi sia preso, solo che dopo quella maledetta festa mi sembra di essere diversa, non è colpa tua, giuro!". Chiara le mise la mano sulla spalla, come per confortarla, poi la rassicurò dicendo: "Aria, va tutto bene, anche se ci siamo quasi baciate ti considero solo un' amica e spero che tu riesca ad andare oltre quello che è successo presto perché senza di te non ce la faccio più. Mi manchi Aria". Poi Chiara mi tese la mano, sorridendomi, e disse: "Di nuovo amiche?". Senza esitare le presi la mano e esclamai: "Ovvio, mi sei mancata anche tu mia piccola Chiara". Chiara allora rispose: "AH, adesso che mi riparli inizi a bullizzarmi per la mia bassezza? Guarda che mi fai arrabbiare eh". Le due amiche scoppiarono in una risata e si decisero a tornare in classe.

Chiara era felice che fossero tornate amiche, ma si sentiva come se le fosse mancato qualcosa. Con il passare dei giorni, decise che sarebbe stato meglio ignorare quella sensazione e di pensare al lato positivo delle cose, come era solita fare. Era stata a casa da sola per tutto il pomeriggio, considerando che era sabato, la trovava abbastanza deprimente come cosa, quindi, invitò al cinema i suoi migliori amici: Elisa, Antonio e, naturalmente, Aria. Risposero tutti e tre di sì.

Alle nove in punto, Chiara era all'entrata del cinema, poco dopo arrivarono anche gli altri e dopo essersi salutati, entrarono. Elisa propose di guardare un film horror, cosa che, per Chiara e Antonio andava bene, mentre per Aria no. Ci misero un po', ma alla fine riuscirono a convincere anche l'amica meno temeraria. Tutto andò tranquillamente fino a circa metà film, ad un certo punto, però, quando l'assassino del film venne inquadrato improvvisamente, Chiara si sentì toccare la gamba improvvisamente. Si voltò e notò che era la mano di Aria. Anche se al buio non si poteva vedere, Aria era arrossita dopo essersi resa conto di ciò che aveva fatto. Comunque a Chiara non dispiaceva la mano di Aria sulla sua gamba, così non disse nulla e fu anche dispiaciuta quando, dopo pochi secondi, l'amica tolse la mano.

Finito il film, il piccolo gruppo di amici uscì dal cinema. Antonio ed Elisa, che sarebbero tornati a casa con la macchina del papà del ragazzo, lasciarono Chiara ed Aria da sole, dato che i loro genitori dovevano ancora arrivare. Ovviamente i due, andandosene, fecero infinite battute, perché non avevano intenzione di smettere di shippare le loro due amiche. Anche la mamma di Chiara arrivò, così, per salutare Aria la ragazza la abbracciò e, mentre si allontanava da lei, istintivamente, le diede un piccolo bacio sulla guancia, senza neanche rendersene conto, completamente per sbaglio. A quel punto, Aria guardò l'amica allontanarsi in competo stato di shock, facendosi mille domande e capendo, che forse lei sentiva qualcosa che andava oltre la semplice amicizia.

CHIAREZZA NELL'ARIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora