Laura ci aveva meso un po' per organizzare il suo piano di salvataggio. Chi doveva salvare? Beh, ovviamente Chiara, la sua futura moglie, che era rimasta fregata ed era stata costretta a mettersi con quella oca Aria. Era passato un po' più di un mese da quando si erano baciate a scuola davanti a tutti, e, anche se molti dicevano che stavano bene insieme, Laura sapeva che non era così. Poteva sentire che Chiara era infelice, che Chiara voleva stare con lei. Passò del tempo pensando agli sguardi di Chiara che la imploravano di salvarla da Aria. Doveva muoversi, non poteva fare aspettare l'amore della sua vita un giorno di più.
Fortunatamente il suo piano era stato finito da qualche giorno e, quando voleva, poteva chiamare suo cugino e metterlo in azione. Era arrivato il momento giusto, le due piccioncine avrebbero ricevuto una splendida visita quello stesso pomeriggio.
Erano a casa di Chiara da sole, sul letto, si stavano baciando, ma non solo con tenerezza, con passione. L'una poteva sentire la voglia dell'altra.
Non erano mai andate oltre al bacio e Aria iniziava a pensare che forse era arrivato il momento giusto per fare un passo avanti. Ma magari Chiara non se la sentiva, quindi continuò a baciarla senza dire niente. Nonostante Aria non avesse detto nulla, all'improvviso Chiara fece scivolare le mani verso il basso, e dai suoi capelli le portò sui suoi fianchi. Aria continuò a baciarla cercando di trasmetterle tutta la passione che aveva.
Continuarono così per circa due minuti, poi Chiara smise di baciarla, si avvicinò con la bocca all'orecchio di Aria e sussurrò: "Cosa ne pensi se.". Senza nemmeno aspettare che Chiara finisse, Aria rispose: "Credo non ci sia momento più giusto". Chiara allora, dopo aver ricominciato a baciarla, tolse la mano destra dal suo fianco, mettendogliela dentro gli shorts che aveva prestato ad Aria. Iniziò a muovere circolarmente la mano. Aria iniziò a godere, tutto ciò le sembrava così giusto, così perfetto. Si sentiva più pronta che mai per quel passo importante che stava intraprendendo con Chiara. Sussurrò: "Chiara, sono pronta ne sono sicura". Chiara la guardò e sorrise, baciandola, le sfilò gli slip e continuò quello che stava facendo. Le due innamorate andarono avanti fino a che non finirono, poi si addormentarono sul letto di Chiara.
Chiara odiava svegliarsi per colpa di rumori forti. Quando si accorse che il rumore forte si alzò subito dal letto. Era mezza nuda con la sua ragazza nel suo letto. Pregò, mentre si vestiva con i primi vestiti che aveva trovato in camera sua che, a suonare, non fossero i suoi.
Aprì la porta. Sulla soglia c'era un ragazzo che non aveva mai visto prima di allora. avrà avuto circa diciassette anni. Era lì fermo, si limitava a sorridere. Chiara, confusa, disse: "Ci conosciamo, forse hai sbagliato porta". Il suo condominio era un po' come un labirinto e non era la prima volta che qualcuno sbagliasse appartamento. Nel frattempo, Aria aveva raggiunto Chiara, dopo essersi vestita. Il ragazzo, vedendola, ampliò il suo ghigno. Poi disse: "Chiara, non fare finta di niente. Ne avevamo parlato, avresti detto alla tua ragazza che tu sei già occupata". Prima che Chiara potesse dire qualcosa, il ragazzo la baciò.
Non poteva essere vero. Lei era l'unica per Chiara. Aria continuava a ripeterselo nella sua mente. Eppure quella scena stava accadendo proprio davanti a lei. Quei due si baciavano, come se lei non ci fosse. I suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime. Prese il suo zaino e se ne andò, lasciando quei due che si baciavano. Era quasi al portone del palazzo, quando sentì Chiara urlare: "Aria! Aspetta! NON E' COME SEMBRA IO NON LO CONOSCO!". Ma Aria aveva preso la sua decisione, aveva chiuso con quella falsa. Niente le avrebbe più fatte tornare insieme.
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CHIAREZZA NELL'ARIA
RomanceProprio quando meno te l'aspetti, la freccia di Cupido ti colpisce, e solo per il fatto che porti amore, non vuol dire che non sia dolorosa.