THE DAGGER OF ICE

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Arrivo'Dicembre, il mese piu'atteso dai ragazzi: i primi fiocchi di neve, gli addobbi natalizi, l'atmosfera di felicita'in citta', i biscottini tipici e tanto altro.
Il professor Scherril assegno'l'ultimo compito in classe prima delle vacanze natalizie; fu cosi'che i ragazzi si riunirono a casa di Amanda per poter studiare al caldo e in totale armonia.
Le serata si trasformò in una piccola festa.
James si girava intorno a sé e notava solo cose a lui estranee fino ad allora.
James alla sua prima esperienza con la marijuana crollò in un sonno profondo.
Arrivato il mattino, i ragazzi andarono a scuola non abbastanza preparati rispetto alle loro aspettative.
Entra il professor Scherril.
Aveva un viso pallido e due occhiaie profonde, come se non avesse chiuso occhio tutta la notte e continuava a sorseggiare minuto dopo minuto il suo caffè contenuto in un thermos.
Non aveva un bel aspetto.
I ragazzi, pero', non si lasciano intimidire e proseguono per la loro strada consegnando in tempo il compito di gruppo assegnato, anche se non rispecchiava completamente le prospettive del prof.
Il giorno seguente il professore si ripresenta in aula con un morale spento, quasi da non capire cosa lo circondasse.
Fu la prima volta che il professore decise di non spiegare, assegnando solo un piccolo compito da svolgere in classe prima del saluto per le feste natalizie.
Lui rimase lì, in silenzio, con uno sguardo perso.
Arrivata sera il professor Scherril, dopo il suo ultimo consiglio dei docenti, si avvia verso la sua casa.
Arrivato a destinazione, parcheggio' l'auto nel proprio garage condominiale ed entrò nell'ascensore; la luce al suo interno aveva un forza molto debole,quasi cupa.
Arrivo' davanti alla sua porta,trovata socchiusa.
Il professore si era convinto che fosse stato una sua distrazione nell andare via di corsa il mattino.
Una volta entrato capì che non c'era stata nessuna distrazione.
Inzio' a domandare con tono accondiscendente: "c'è qualcuno? ", ma c'era solo un silenzio atroce che colmava la casa ormai gelida.
Tutte le finestre erano aperte e quella sera nevicava.
Si reco' in salotto e all'improvviso sbuco'dal nulla un uomo che lo stordi' in modo violento  con un vaso di valore per la vittima:era il vaso contente le ceneri dei suoi genitori.
Lo lego' ad una sedia e incomincio'a picchiarlo violentemente.
Passarono i minuti e la situazione per il professore non migliorava, il suo volto era gremito di sangue e il suo sguardo implorava pietà. L'atto si concluse con un pugnale di ghiaccio nel cuore del docente.
Il pugnale al suo interno conteneva una frase, quasi come se la vittima fosse importante per il killer.
Il giorno seguente la notizia sconvolse l'intera cittadina.
Non accadeva nulla di analogo da decenni. Lo scenario, prospero di forze dell'ordine e unità di soccorso, rendeva la vicenda sempre più melodrammatica.
Sulla scena del crimine la polizia scientifica rimase basita. Innanzi a loro non c'era ormai traccia dell'arma del delitto. Il pugnale era ormai disciolto ma a essere presente era  un fogliettino plastificato con i bordi azzurri, come quell'azzuro di un cielo sereno in una tipica giornata estiva con scritto:

"Lo specchio riflette senza parlare ma l'uomo parla senza riflettere"

Firmato: YOUR CREATOR

I funerali furuno un momento toccante per tutti.
Insegnante, amico, marito... insomma Sherril era un amico di tutti a modo suo.
La cosa piu'triste era la supercilita'dei cittadini di Lake Geneva; sembravano più interessate alla storia del pugnale di ghiaccio che del Professore stesso.
Nessuno riusciva ad immaginare chi potessere essere stato.
I ragazzi portarono i fiori con costanza per tutta la settimana;ma arrivo'il momento di andare oltre la perdita e porsi delle domande sull'accaduto.
Il gruppo si riunì a casa di Liam per poterne discutere tutti insieme. A tarda sera i ragazzi si recarono in un parco nelle vicinanze per fumare un po'. Quella stessa notte, rientrati alle loro rispettive case, tutti e cinque trovarono una lettera sui loro letti.
I ragazzi incoscienti del fatto che ognuno di loro avesse ricevuto uno scritto pensarono bene di contattarsi l'un l'altro rendendosi conto che ognuno di loro avesse ricevuto lo stesso messaggio.
Su c'era scritto:

"ALLE PERSONE NON BISOGNA MAI DARE TROPPE SPIEGAZIONI, CHI VUOLE CAPISCE SUBITO, CHI NON VUOLE CAPIRA'COL SILENZIO.

Firmato:YOUR CREATOR

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