Rimango scioccato dalle sue parole,infondo non aveva tutti i torti. Chissà quante persone prima di me avevano fatto lo stesso. La guardo un secondo,è appallottolata nella stessa posizione di quando sono arrivato,lentamente mi giro e me ne vado.
***
-Dove sei finito oggi?-Harry si butta a peso morto sul divano accanto a me e alcuni pop corn volano fuori dalla busta.
-Quella ragazza non vale il mio tempo-
Smette di guardare la televisione e si rivolge a me con espressione confusa.
-Per una volta devi smettere di ricordarti costantemente chi sei. Smetti di essere il famoso Louis Tomlinson dei One Direction,sii il semplice ragazzo che veste come un barbone di Doncaster-
-Non voglio tornare a vestirmi in quel modo-
-Non hai afferrato il concetto,te lo spiego meglio. Scendi da quel piedistallo! Smetti di crederti superiore a tutti,non sei Dio sceso in terra. Smetti di essere un montato-
Prende una manciata di pop corn e me la lancia addosso per poi andare al piano di sopra imitandomi con una falsa vocetta acuta,"Quella ragazza non vale il mio tempo" "ma vaffanculo Tomlinson". Mi è passata la fame perciò riporto i pop corn in cucina e spengo la televisione pulendo il divano dai chicchi caduti. Salgo le scale strusciando i piedi stancamente e busso alla porta di Harry.
-Cosa vuoi coglione?-
-Volevo chiederti scusa per prima-
Apre la porta e mi sorride con gli occhi chiusi come un bambino.
-Però non sai cosa mi ha detto-
Il sorriso lascia il suo volto e sbuffa appoggiandosi al cornicione della porta.
-Sentiamo cosa mai ti avrà detto-
-Mi ha detto che sono soltanto una celebrità come le altre che vanno negli ospedali per farsi le foto con i malati di cancro nel tentativo di ristabilire la loro bella immagine-
-E non lo sei?-
Farfuglio lettere a caso con qualche "io" in mezzo cercando di formulare una frase di senso compiuto che risponda alla sua domanda,ma non ci riesco,non so veramente come replicare. Mi limito a guardarlo torvo mentre ghigna soddisfatto per poi congedarmi con un misero "vaffanculo".
***
La sveglia suona e lo schermo fin troppo luminoso illumina tutta la stanza. Non riuscendo a spengerla ad occhi chiusi guardo il telefono e per poco non rimango cieco.
-Vuoi spegnere quella cazzo di sveglia?-
Un Harry furente apre di scatto la porta e mi urla contro.
-Sei nel tuo periodo tesoro?-
Mi guarda male.
-Va bene,la spengo!-
***
Entriamo nell'ospedale e vado verso la camera di Handiny. Busso leggermente...nessuno risponde. Vado verso il bancone della reception e trovo l'infermiera del giorno prima.
-Hey-
-Hey occhi azzurri-
Mi sorride ampiamente mostrandomi la sua dentatura perfettamente bianca.
-Handiny dov'è? Non risponde-
-Vedo che non è riuscita a scoraggiarti,bene. Comunque ora è a fare un esame del sangue,penso che entro mezz'ora sarà nella sua stanza-
Si china a controllare dei cassetti.
-Ok,grazie-
-Aspetta-
-Si?-
Mi giro per controllare e vedo che sventola delle chiavi in aria.
-Queste sono la copia delle chiavi della sua stanza,penso che tu ne abbia bisogno-
-Grazie!-
Le sorrido mostrandole il mio gratimento. Scendo dalle scale mobili e vado nella zona negozi. Entro in un negozietto piccolo ma pieno di cose rosa e stuccose.
-Posso aiutarla? Oddio,ma sei Louis Tomlinson!-
Una ragazza dai lunghi capelli neri mi accoglie da dietro il bancone.
-Piacere di conoscerti...-
-Costanza,ma se vuoi puoi chiamarmi Costi-
-Va bene Costanza,le cose stanno così,stiamo facendo questo progetto con questi ragazzi malati e quella che mi è stata assegnata mi odia. Al momento è a fare un esame e vorrei sorprenderla con un regalo-
-Come può non amarti?! Comunque conosco quasi tutte le ragazze che sono qui da tanto tempo,prova a dirmi il nome-
-Handiny,Handiny Brooms-
-Handiny? Ora si spiega tutto! Comunque per Handiny non credo sia il posto giusto,non gli piacciono queste cose "stucchevoli" come dice lei-
Qualcosa in comune ce l'abbiamo.
-Ti consiglio cioccolatini,ama il cioccolato,la aiuta a scaricare lo stress degli esami medici-
-E tu hai delle scatole di cioccolatini?-
-Certo! Forse è meglio la scatola di legno piuttosto che quella a forma di cuore...-
-Hai ragione-
Arrossisce e va verso uno scaffale prendendo una scatola della Ferrero Rocher. Compro i cioccolatini e la saluto lasciando il negozio mentre mi fissa arrotolandosi una ciocca di capelli intorno alle dita. Passo dalla caffetteria prendendo una brioche alla marmellata e un cappuccino. Se sta facendo gli esami del sangue vuol dire che è a digiuno,quindi è affamata. Salgo di nuovo le scale mobili e vado nella sua stanza. Passando davanti alla reception Rose mi guarda male vedendo i miei acquisti. Entro nella stanza con la chiave che mi ha dato. Tutto è in disordine:il letto è letteralmente distrutto,il materasso è per terra e i lenzuoli sono sopra una mensola,i vestiti sono sulle tapparelle della finestra e il letto è dall'altra parte della stanza. Metto i regali sul tavolino delle medicine e inizio a piegare i vestiti. Dopo che ho rifatto il letto apro la finestra e sento la porta aprirsi. Una chioma bionda irrompe nella camera e due occhi viola mi trafiggono increduli mettendomi in soggezione.
-C-ciao-balbetta guardandosi in giro.
-Hey! Come è andato l'esame? Rose mi ha dato le chiavi perciò sono venuto e ho trovato tutto disordinato,visto che avrei dovuto aspettare ho messo un po' apposto e...oh,giusto! Visto che erano esami del sangue-vado verso la busta-ti ho preso da mangiare,sarai di sicuro affamata-
Osserva la busta che ho in mano non capendoci molto e poi mi guarda negli occhi. Sono così belli nella loro originalità,così diversi,speciali,potrei guardarli per il resto della mia vita. Riescono ad infonderti allegria e disagio allo stesso tempo,sono freddi ma allo stesso tempo bruciano. Rose è sulla porta guardandomi soddisfatta e mi mostra i pollici in segno di "okay".
-Perché sei tornato?-
-Perché sono diverso dagli altri-
-Non è vero,siete tutti uguali-
-Forse Louis lo è,lo ammetto è uno spocchioso,antipatico con la puzza sotto il naso-
Ridacchia guardando il pavimento,mi illumino al suo sorriso. Le metto due dita sotto il mento alzandole lo sguardo.
-Ma lascia che ti presenti Boobear-
-Boobear?-
-Mi chiamava così mia madre quando ero piccolo-
-Va bene orsacchiotto-
Ride illuminando la stanza,Rose ringrazia il cielo e le campane iniziano a suonare.
STAI LEGGENDO
Photograph
RomanceI soliti capricci portano i famosi One Direction al London Center Hospital dove terranno compagnia a dei ragazzi malati gravemente di cancro. Louis incontrerà Handiny, una ragazza di 17 anni, che ormai vive lì. Sarà un incontro che lo cambierà e gli...