Capitolo 12

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Riconosco subito il moro avvinghiato ad una bionda. Dovrei uscire e portare via Handiny ma non ci riesco. Vederlo tradire la ragazza che amo sfacciatamente mi provoca. Qualcosa dentro di me salta e stringo i pugni. Afferro il cappuccio della sua felpa interrompendo il loro bacio vorace. Mi spinge scappando dalla mia presa.

-Chi cazzo sei?-

-LOUIS TOMLINSON- cinguetta la ragazza.

-Ma che cazz-

La mia mano stretta a pugno reagisce involontariamente alla sua arroganza colpendo la sua mascella con forza. I denti colpiscono il labbro il quale inizia a sanguinare. Oops...
La ragazza strilla spaccandomi il timpano. Lui porta una mano sul labbro per controllare e una volta visto il sangue porta lo sguardo furioso su di me. Non riesco a schivare una ginocchiata che va a colpire il mio stomaco. Fa un male cane ma al momento non mi interessa. Sferro un altro colpo ma stavolta diretto al naso per poi colpirlo allo stomaco. Perde l'equilibrio e cade, quindi colgo l'occasione per salire a cavalcioni su di lui e continuare a colpirlo. Si mette le braccia davanti al viso per difendersi ma le afferro e le allargo.

-Sei un cazzone-

-Cosa vuoi da me, stronzo?-

-Hai una fidanzata stupenda ma invece di passare il tempo con lei la tradisci con una sciacquetta ad una squallida festa di collegiali arrapati. Mi disgusti-

Lo colpisco un'ultima volta sulla guancia sinistra e mi alzo da lui. Lo guardo rannicchiato su se stesso. Godo, bastardo. Apre gli occhi e impallidisce improvvisamente guardando un punto alle mie spalle. Porca troia. Mi giro lentamente e vedo Handiny sconvolta sulla soglia della porta. Le guance rigate e gli occhi straboccanti di lacrime. Il verme si alza a fatica e cerca di andare verso Handiny che singhiozza.

-Handiny, lasciami spiegare-

Lei rimane in silenzio.

-Piccola-

La abbraccia mentre lei rimane in silenzio. Non ci credo. Due ametiste incrociano il mio sguardo. La mia bocca si socchiude e la fisso cercando di farle capire. Chiude gli occhi, aggrotta la fronte e contrae la mascella. Li riapre liberandosi dalla presa e scaraventandolo per terra.

-CHE CAZZO VORRESTI SPIEGARE?- urla.

-È tutto molto chiaro, sei solo uno stronzo e io sono l'imbecille che ti ha creduto-

Mi guarda e poi si volta iniziando a correre. La inseguo fino alla porta d'ingresso che attraversa uscendo. Una volta fuori si ferma e respira affannosamente. Poggio una mano sulla sua spalla e lei si spaventa. Provo a parlarle ma lei mi precede fiondandosi tra le mie braccia ed iniziando a singhiozzare.

-Voglio andare a casa-

-Vuoi che ti riporti all'ospedale?-

-No, Rose si preoccuperebbe- tira su con il naso- posso dormire da te?-

Appoggia il mento sul mio petto fissandomi con quei due pozzi d'acqua. La stringo a me strofinandole la schiena.

-Certo-

Saliamo in macchina e prima di partire invio un messaggio ad Harry informandolo. Entriamo in camera e mi lascio cadere sul morbido materasso.

-Lou, grazie-

-Di cosa?-

-Di avermi difeso-

-È stato un piacere-

-Le pensi davvero quelle cose che hai detto?-

Capisco subito a cosa si riferisce e mi alzo.

-Si, le penso sul serio-

Abbassa lo sguardo e un silenzio imbarazzante ci avvolge.

-Senti, Handiny, tu mi piaci. Penso davvero che tu sia bellissima e che Jackson-

-Jason- ride

-Che JASON-sbuffo- sia stato un'incredibile idiota. Non ti merita. Sei una ragazza unica e non m'importa quanto tu provi ad allontanarmi, mi sono affezionato a te e non riuscirai ad allantonarmi-

-Io non voglio allontanarti- sorride

-Davvero?-

-Si-

Si alza sulle punte avvicinando i nostri visi.

-Mi piaci anche tu Boobear-

Sorride prima di avvicinarsi e far combaciare le nostre labbra.

***

-Louis-

Qualcuno mi scuote e sento dei respiri affannosi. Mi sveglio e trovo Handiny in preda ad un attacco d'asma. Espira ed inspira con difficoltà. Mi alzo velocemente e la sollevo scendendo le scale a grandi passi. La sistemo sul sedile anteriore e salgo partendo. Mentre guido le lancio occhiate preoccupate e afferro la sua mano accarezzandola con il pollice.

-Calma, non è niente di che. Ora andiamo all'ospedale e tutto si sistemerà-

Stringe la mia mano saldamente. Arrivati in ospedale parcheggio e la prendo in collo correndo dentro. Rose ci vede e subito chiama una barella. La posiziono sopra il lettino e degli infermieri la spingono lungo il corridoio. Rose mi blocca impedendomi di seguirla.

-Louis, non puoi andarci-

-Ma ha bisogno di me-

-No, ora ha bisogno dei medici-

***
P.O.V. Harry

Dei movimenti accanto a me mi svegliano. Apro gli occhi lentamente sbadigliando e vedo Bess rintanata tra le mie braccia. Ricordi della sera prima mi riaffiorano alla mente facendomi sorridere. L'attesa ne è valsa la pena, dio benedica i pancake che mi hanno spinto a correre. Stringo le braccia intorno al suo corpo e strofino il viso nei suoi capelli profumati. Sospira e poi si gira verso di me. Sorride, sorrido, ride, rido. Sembriamo una coppia di pazzi. Porto una mano ad accarezzarle il viso e lei chiude gli occhi lasciandosi trascinare dal mio tocco.

-È stato stupendo-sussurra

-Penso lo stesso-

Si sporge verso di me e lascia un morbido bacio sulle mie labbra. Le prendo il fianco e la avvicino a me facendo combaciare le nostre labbra. Porta una mano fra i miei capelli e mi fa sdraiare per poi appoggiarsi su di me e rendere più intenso il bacio.

-Se entra Louis giuro che lo ammazzo-

Lei ride e la seguo.


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