Mi chiamo Elizia e questa è la mia storia.
Nasco in un piccolo paese del Nord Italia alla fine degli anni '60 da una famiglia agiata. Mio padre lavora come autista di pullman da turismo, mia madre invece è casalinga. Non sono figlia unica, ho due fratelli e una sorella più grandi.
Io e mio fratello maggiore Claudio abbiamo nove anni di differenza. Tra me Roberto invece ce ne sono sette, mentre con Eva quattro.
All'apparenza siamo una famiglia tranquilla e felice, almeno da come mi hanno sempre raccontato i miei prozii, ma da quando mia madre Simona ha deciso di lasciarci, abbandonando non solo mio padre Simone ma anche noi figli per il suo grande amore Andrea (collega e amico di miopadre, tra l'altro), tutto è cambiato.
Essendo la piccola di casa, alla tenera età di quattro mesi vengo affidata alle cure degli zii materni, perché mio padre lavora tutta la settimana fuori casa e mia nonna paterna Eleonora, anziana e già indaffarata con i miei fratelli più grandi, non se la sente di badare anche a una neonata. Questo comporta un mio spostamento in una città diversa, situata nella parte centrale dell'Italia, in Toscana.
Comincia così la mia vita.
All'età di sei anni, grazie alla mia curiosità e alla mia astuzia, inizio a fare alcune domande inerenti alla mia vita proprio a zia Luisa, la donna che mi ha cresciuto e che io ho sempre chiamato mamma. Non posso dire altrettanto di suo marito, lo zio Antonio, che come tale ho sempre chiamato appunto zio, perché, anche se non molto presente, io un padre ce lo avevo. Ed è proprio per la sua continua assenza e alle assidue domande dei miei compagni di scuola, sul perché io avessi una mamma e uno zio, che inizio a fare domande.
«Mamma, perché noi siamo qui mentre il babbo vive là con i miei fratelli?»
La povera zia mi guardava con occhi tristi, spenti. Probabilmente non sapeva bene come affrontare l'argomento. Probabilmente non sapeva cosa dirmi per non sconvolgere, forse, la mia infanzia. Così, in difficoltà per le mie continue domande, decide di chiedere consiglio proprio a mio padre, che le risponde: «tranquilla, zia. Domenica sarò lì e ci parlerò io».
Saltuariamente, la domenica, insieme ai miei fratelli, veniva a trovarmi, ma era sempre poco il tempo che potevo passare con loro. Mi è stato detto che mia sorella Eva ha trascorso un anno con me e gli zii, ma ero troppo piccola per poterlo ricordare. Poi, un giorno, mia nonna Eleonora ha deciso che per Eva era giunto il momento di tornare a casa con Claudio e Roberto.
Ma ritorniamo alla famosa domenica dove ho saputo chi era realmente mia madre.
Mio padre era arrivato a casa della zia da poco meno di un'ora. Con calma mi ha preso da parte per parlarmi. «Elizia, vieni qui accanto a me. Ti devo dire una cosa.»
«Dimmi babbo» rispondo con il sorriso sulle labbra. Ero sempre contenta di vederlo e di stare con lui. Mi prende in braccio, posizionandomi al meglio sulle sue gambe, e dal portafoglio lo vedo che estrae la foto di una bellissima ragazza. «Vedi questa ragazza, Elizia? Questa è la tua mamma».
Confusa, lo guardo senza rispondere. Automaticamente volto lo sguardo prima verso colei che ho sempre considerato mia mamma, poi torno a guardare lui, che con poche parole riesce a far crollare il mio piccolo mondo.«Piccola, quella che tu hai sempre considerato una madre, in realtà non è la tua vera mamma, quella che ti ha partorito .Lei lo è»dice, continuando a mostrarmi la foto. «Si chiama Simona e ci ha lasciati, scappando con un altro uomo. Io, purtroppo, con il mio lavoro non riesco a prendermi cura di te ed è per questo motivo che ho deciso di portarti qui dagli zii». Io ascolto senza interrompere e senza fare domande, limitandomi a guardarlo mentre parla. Dopo avergli lasciato finire il discorso, sono andata a giocare con i miei fratelli, come se nulla fosse, come se le informazioni appena in camerate non contassero nulla. Zia Luisa, vedendomi tranquilla con Claudio, Roberto e Eva, si avvicina a mio padre. È preoccupata, lo vedo chiaramente dalla sua espressione. «Com'è andata, Simone?»
STAI LEGGENDO
Elizia, questa è la mia vita (Completa)
Short StorySTORIA TRATTA DA FATTI REALMENTE ACCADUTI. Elizia, giovane donna con un passato ricco di mistero e segreti. Grazie a delle lettere potrà scoprire cose che mai si sarebbe aspettata dalla vita.