Capitolo 1

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La strada che portava alla città di Akash si districava tra boschi e pianure immerse nel verde, tutt'intorno le montagne facevano da cornice a un paesaggio che si diramava per chilometri. Woody, il giovane Ratatok, chiese a suo cugino quando sarebbero arrivati in città. Erano in cammino da due giorni e le sue piccole gambe gli facevano male da impazzire. Anche Norbert era un Ratatok. Solitamente venivano chiamati scoiattoli, per via della loro bassa statura, la loro forma del corpo affusolata e la folta peluria.
<< Io credo che un'altra mezza giornata e ci saremo >> disse Norbert. << Non vedo l'ora di vedere la Contessa! >> Era eccitatissimo, come anche Woody. I due Ratatok non erano mai stati in città, avevano vissuto l'intera vita a corte di Ankar, nel piccolo paesino, dove lavoravano come sguatteri nelle cucine del castello.
<< Sì, anche io non vedo l'ora, si dice che abbia due cosce carnose da far paura e che i suoi occhi e i suoi capelli siano rossi come il fuoco! >> rispose il piccolo Woody.
La sua bassa statura e il suo volto paffuto e peloso lo facevano sembrare un cucciolo agli occhi degli umani, mentre Norbert sembrava più un grosso castoro pieno di pulci.
<< E il demone nero: il guerriero più potente del reame, che sconfisse suo fratello Dany e prese in sposa la regina Lilith.>>proseguì, sognante.
<< Ascolta piccolo Woody >> disse Norbert << so che piaci a tutti e che riesci sempre a ottenere quello che vuoi dagli umani, ma tieniti per te i tuoi pensieri sulle cosce della Contessa, qui siamo in città, non siamo più ad Ankar, siamo per qui per portare l'essenza blu a corte, forse se rimaniamo un giorno o due e ci spingiamo fin sotto le mura ciclopiche vedremo Lilith, forse, ma poi dovremo andarcene.>>
Woody aveva uno sguardo sognante rivolto al limpido cielo celeste mattutino di quella calda giornata di metà Luglio. Erano da poco usciti da un bosco e ora continuavano per la strada lungo i prati. Entrambi avevano legata alla vita una cassetta piena di fiale di essenza blu. I suoi occhioni castani pieni di eccitazione si rivolsero a suo cugino più grande:<< Il demone nero, non posso crederci, chissà se è alto come si dice, e se la sua armatura sia nera come le tenebre, come i nostri padri ci raccontavano sempre >>
Norbert sbuffò, <<tu sogni troppo cuginetto, e attento con quelle fiale, il conte Edwaed ci ammazza e con noi ci fa delle pellicce per l'inverno, se non riportiamo l'oro >>.
<< Sì certo, come no, quando non è ubriaco lesso come una zucchina, quel trippone! >> Woody rise di gusto, quando rideva nelle sue guance paffute si formavano delle fossette che gli umani trovavano graziosissime, almeno, gli umani che conosceva.
Il cugino voleva fargli capire che c'erano umani e umani, e che il mondo non era tutto uguale, come lo conoscevano ad Ankar.
Spesso era veramente frustrante cercare di far aprire gli occhi a quel suo cugino con la testa sempre fra le nuvole, a volte era un vero e proprio idiota.
<< In città ci saranno Alti e Reptikol, oltre ai Centrali, e chissà quanti Ratatok e Nimjian, non è come ad Ankar che ci sono solo Centrali e i Ratatok a servirli, ricordatelo. >> lo sguardo di Norbert era risoluto, i suoi occhi castani tipici dei Ratatok erano fissi sulla strada, il suo passo svelto.
<< Gli Alti sono malvagi con i Ratatok, e i Reptikol pure peggio>> proseguì.
<< Ho capito ho capito, mi faccio gli affari miei e tengo a freno la lingua, ricevuto capo>> lo apostrofò Woody, << ora però raccontami ancora della leggenda di Lilith! >>
C'era una milizia di umani di razza Centrale accampati ai lati della strada, davanti a loro.
<<Dopo>>gli disse Norbert, <<passami il foglio di via e fa parlare solo me adesso>>. Un grosso soldato dalla faccia butterata si alzò dal grosso tronco sul quale era seduto e si parò davanti ai due cugini. Anche gli altri due soldati che erano con lui, più piccoli di statura e meno brutti si alzarono. Erano tutti e tre vestiti con una misera cotta di maglia e non avevano elmi, i loro folti capelli neri, tipici dei Centrali, erano unti e sudaticci, davanti al grosso tronco sul quale erano seduti c'era un fuocherello acceso, e delle bottiglie di vino per terra. << Ecco due scoiattoli >> esordì il soldato grosso e brutto. << Dove siete diretti? >> chiese l'altro dietro di lui, più giovane, più snello, con un grosso arco di betulla dietro la schiena. I due cugini Ratatok erano fermi dinanzi alle tre guardie: un guerriero enorme e due arcieri dietro di lui. Woody guardò con una punta di timore il soldato, più alto di lui di almeno mezzo metro, poi suo cugino aprì la cassetta attaccata alle loro bretelle rosse e tirò fuori una fiala di essenza, nell'altra mano aveva il foglio di via:<< Dobbiamo portare questi in città.>>disse.

CRONACHE DELLA VALLE-IL VIAGGIO DI WOODYWhere stories live. Discover now