CAPITOLO 3

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<< Oh mio dio, sei davvero tu? Il leggendario Demone oscuro? >> disse Woody, che sembrava aver avuto un'esperienza oltre la vita, dove, a seconda dei saggi, ci sarebbero state le rivelazioni tanto ambite dagli esseri umani. Il guerriero, considerato il più valoroso e coraggioso del reame, scese un altro gradino e ormai sovrastava i due Ratatok di tutto il busto.<< Demone nero, non oscuro >> rispose, austero. Né Woody né Norbert poterono guardarlo negli occhi: il suo elmo era una placca intera con corna demoniache, e nella fessura degli occhi filtrava solo oscurità. Due delle cinque guardie che presidiavano il palazzo insieme al demone erano di razza Reptikol: umanoidi alti, grossi e con zanne e artigli lunghi, con squame su tutto il corpo, famosi per la loro brutalità anche più degli Alti. Uno di loro, con l'elmo più aperto rispetto al demone nero, e dal quale si intravedevano i suoi occhi ferini, guardava Norbert e Woody con un disprezzo che Woody non aveva mai visto in faccia a nessuno. Alzandosi la placca con due fori per la vista, e scoprendo quindi il volto squamato, rettiliano, si rivolse ai due dicendo<< Quelli come voi ce li mangiamo. Quando siamo in viaggio, attraverso boscaglie o sentieri di montagna, li prendiamo, gli infiliamo un bastone nel culo e glielo facciamo uscire dalla bocca, e poi li cuociamo piano piano.>> Sul suo volto c'era un'espressione tra il divertito e lo schifato. Woody lottò con tutte le sue forze per non ribattere che dei fottuti rettiliani non sarebbero mai riusciti a catturare dei Ratatok, e tenne la bocca chiusa, mentre il sangue gli ribolliva dentro e comunque la sua attenzione era completamente rivolta al grande Demone nero.
Norbert invece, nel sentire quelle parole, sentì un brivido freddo lungo la sua schiena pelosa, e ,col raziocinio che lo distingueva dal cugino, si espresse pacatamente<< Noi dobbiamo soltanto vendere quest'essenza alla contessa, ehm, cioè, Regina, Lilith, poi non ci vedrete più.>> L'attenzione del Demone si spostò quindi sul più grande dei due cugini;<< Entrate allora, discuterete direttamente con lei per un giusto prezzo.>> Il demone nero placcato d'oro risalì i gradoni con le cinque guardie al seguito, fino ad arrivare ad un massiccio portone con due batacchi d'oro raffiguranti una figura femminile.
<< Prima di entrare..>> esordì il guerriero leggendario, girandosi verso gli ospiti,<< è bene che sappiate cosa vi portate dietro,e perché Lilith stavolta ne ha ordinate così tante.>>Il suo sguardo passò da Norbert a Woody e si soffermò proprio sul giovane. << La regina Lilith non ha marito, molti pretendenti sì, amanti, che usa e getta come carta straccia, ma non riesce a trovare un uomo degno di lei e poi capirete il perché, quando la vedrete.>> Il demone aprì il grosso portone che cigolò e aprendosi gettò una profonda eco nell'immenso atrio nel quale i due cugini, scortati da dietro dalle cinque guardie ostili e guidati dal demone, parvero perdersi. << Di qua >> li esortò il guerriero, imboccando una delle tre scale a chiocciola dell'atrio. Gli altri lo seguirono. Dopo un'interminabile scalinata, dove se se ti giravi ogni tanto verso le pareti appena affrescate potevi ammirare dei stupendi quadri di natura rigogliosa e ragazze–dee coperte a malapena da un velo, arrivarono a un enorme salone adornato con ogni genere di pianta o cianfrusaglia d'oro. Prima di aprire la porta, il Demone si girò verso gli altri e con aria seria e preoccupata gli disse- guardando soprattutto Woody – :<< Mi raccomando ragazzi, la regina è molto permalosa riguardo alla sua età, non parlate senza essere interpellati e non fatevi venire in mente pensieri sporchi su di lei, lo sentirebbe subito, fidatevi.>> Gli occhi del demone, o quello che si intravedeva dall'elaborato elmo, erano perlopiù rivolti a Woody.
Questo " Demone Nero " un guerriero temprato da mille battaglie e sofferenze, una persona che aveva visto morte e disperazione, tatuato sulla gola col demone degli " anziani neri": la setta con cui si era addestrato per diciassette anni, e che si vociferava si sbattesse alla grande la regina, per dirla come l'avrebbe detta Woody. non era affatto come quei viscidi Rdeptikol o quei bruti Nordici..sembrava quasi di animo gentile, nonostante tutto, e a Woody incuteva sì una sorta di timore reverenziale, ma anche molta serenità. Norbert invece, di fianco a lui, non aveva pù proferito parola, era un fascio di nervi. Di solito non si risparmiava nel correggere o commentare gli atteggiamenti del cugino più piccolo. Stavolta no. Forse erano le grosse ombre che le cinque guardie proiettavano su di loro, forse era il fatto che avrebbero visto Lilith..Lilith!!! La Regina-dea in carne ed ossa!! Forse era quello che aveva ammutolito Norbert, ma Woody era calmo, sereno, e soprattutto curioso, una curiosità che era la sua più grande forza. IL Demone aprì il portone.

CRONACHE DELLA VALLE-IL VIAGGIO DI WOODYWhere stories live. Discover now