CAPITOLO 6

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I giorni che seguirono, Woody fu al servizio della Regina. Norbert non era stato ucciso, il demone aveva pensato che forse gli sarebbe stato utile, forse avrebbe potuto avere informazioni riguardanti l'essenza e chi la produceva. Era stato più però un atto di clemenza. Quindi Norbert era stato condotto fin giù nei sotterranei del palazzo reale, dove c'erano le celle e una miriade di prigionieri pelle e ossa immersi nelle mosche e nelle proprie feci come unici compagni.
Inizialmente però Norbert era stato condotto nel cortile rotondo: un ampio e verde giardino sottostante il palazzo reale, da dove lei le domeniche si mostrava uscendo nell'ampio balcone per ammaliare le folle e renderle sue succubi ancora di più. In centro del cortile c'era una grossa fontana circolare in marmo, dove vi sguazzavano dentro tartarughe d'acqua e pesci rossi grassi come tonni. Era lì che il demone, aveva preso Norbert e gli aveva messo la testa sotto l'acqua per annegarlo, mentre il Ratatok si dimenava e il demone faceva giusto una leggera pressione con la mano sulla sua testa, passava intanto una delle guardie reali, il Nimjam, con una grossa sacca intrisa di sangue e una ciocca di capelli unti e neri che ne fuoriusciva. << Vado a riportare le fiale a Lilith>> aveva detto al demone, che aveva annuito ed era tornato a guardare Norbert morire annegato, ma poi lo aveva lasciato. Norbert si era accasciato a terra vomitando l'acqua che aveva ingoiato, con i peli della faccia fradici e maleodoranti. Infine il demone lo aveva condotto nelle segrete. Woody era rimasto a corte a servire la regina, servendole i pasti, lavandole le lenzuola e smaltandole le unghie dei piedi. Quando alla regina saliva il capriccio doveva soddisfarla magari facendo un lavoro di bocca o con le sue dita. Non aveva più avuto dosi di essenza,e stava facendo tutto ciò per un'altra dose, aveva capito che solo in quel modo avrebbe potuto uscire di lì. l'essenza dava subito assuefazione,e Woody ne aveva il costante pensiero, aveva provato a rubarne una fiala ma Lilith aveva chiamato una guardia di razza Alta che con un pugno allo stomaco lo aveva lasciato per terra a sputare sangue per mezz'ora. Così aveva imparato a fingere:" si, mia signora", " ai tuoi ordini, mia regina ", e aveva fatto tutto ciò che gli veniva ordinato, con la mente perennemente rivolta a Norbert, ai subdoli piani della Regina, e a un'altra dose. La regina aveva aspettato una settimana: il momento in cui l'astinenza diventava insopportabile e a quel punto per Woody l'essenza e quella magnifica sensazione erano diventate un'ossessione. Dopo quel lasso di tempo si era messa a tavolino con Woody, con due fiale d'essenza tra le mani, facendogliele crudelmente dondolare davanti agli occhi, e dicendogli che se avesse rivelato chi ad Ankar sapeva dell'essenza gliele avrebbe date tutte e due. Woody aveva stretto i suoi denti da Ratatok e aveva rifiutato, e Lilith, impassibile aveva chiamato i due Reptikol che avevano ridotto Woody quasi in fin di vita torturandolo, ma lui non aveva parlato comunque. Dopo due settimane trascorse nell'infermeria di corte, Woody era stato ricondotto da LIlith nel salone dove c'era un Norbert smunto, magro, debilitato e febbricitante,con il pelo incrostato di orina ed escrementi e uno sguardo vacuo e sofferente. Su di lui si ergeva il Nimjam con la katana sguainata, pronto a ridurre Norbert a un tronchetto. A quel punto, davanti all'uccisione di Norbert, Woody aveva parlato, ma parlò a Lilith e al Demone solo del conte Edwaed, non menzionò mastro Been: il conte era l'unico insieme a mastro been a conoscere il segreto dell'essenza. Ora che non servivano più, Lilith ordinò al NImjam di farli a pezzi entrambi ma il Demone insistette, consigliandole di aspettare, che una volta partiti per Ankar- secondo i piani di Lilith a fine Luglio- tra una settimana, forse potevano ancora tornargli utili, e forse il Ratatok più piccolo non aveva detto la verità o quantomeno non tutta. Così venne ordinat0 al Demone di sbatterli entrambi in una schifosa cella buia nei bassifondi del palazzo, ma Woody ebbe improvvisamente una convulsione causata dalla prolungata astinenza da quella droga blu. Cadde per terra e con la testa urtò il grosso tavolo intarsiato dove ancora c'erano le due cassette piene di fiale. Alcune caddero per terra, piene e mezze piene nel caos di quella che era obiettivamente una drogata. Si risvegliarono entrambi in una cella buia, puzzolente, con della paglia intrisa di orina come pavimento. Si abbracciarono come non avevano mai fatto, erano di nuovo insieme. Poi Woody si mise una mano nei pantaloni e tirò fuori due fiale piene di essenza blu, le aveva rubate fingendo l'attacco epilettico, quando erano cadute dal tavolo vicino a lui dopo che le aveva urtato, con la scaltrezza con la quale si contraddistingueva lui e tutti quelli della sua razza.
Terminato il lungo abbraccio si rivolse a Norbert<< Questa è la nostra unica possibilità>> gli disse.

CRONACHE DELLA VALLE-IL VIAGGIO DI WOODYWhere stories live. Discover now