CAPITOLO 7

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La guardia che sorvegliava le segrete della fortezza di Lilith era un vecchio e grasso umano di razza Centrale, unto e bisunto, con in faccia una cicatrice enorme che gli divideva in due il naso. Woody e Norbert erano nell'ultima cella del filone da dieci dell'ala est. Nell'ala ovest c'era un altro filone da dieci. Non tutte erano piene. In alcune di esse giacevano sacchi putrescenti di pelle e ossa di Centrali, Alti, e qualche Reptikol. Lilith aveva dato ordine che rimanessero lì a morire e che fossero lasciati lì a marcire. La guardia era un uomo stupido e crudele, con denti neri e occhi vitrei. Puzzava peggio di quelle carcasse che giacevano sui pagliericci di alcune di quelle celle.
<< Possiamo solo berla>> sussurrò Woody a Norbert.
<< Purtroppo avrebbe un effetto maggiore se iniettata ma non sono riuscito a prendere una siringa.>>
Norbert guardò quelle due fiale con paura e titubanza.
<<Silenzio voi due!>> urlò la guardia, i suoi passi erano diretti verso di loro. La cella non aveva nemmeno una finestrella, era solo un cupo ammasso di blocchetti neri.
<<Coraggio, muoviti, tra poco lei scoprirà che mancano le fiale.>> Woody porse una delle due fiale a Norbert e le bevvero tutte d'un sorso. Il più piccolo dei cugini crebbe di nuovo a dismisura, l'altro sembrò non avere cambiamenti visibili, a parte le pupille dilatate. Quando la guardia arrivò davanti alla loro cella vide il Ratatok più vecchio in piedi davanti alle sbarre che lo fissava. I suoi occhi castani luccicavano.
<< Che cazzo guardi scoiattolo!?>>
Norbert continuava a fissarlo.
<<Vuoi una lezione?Sacco di merda?>>il carceriere estrasse un tubolare d'acciaio pieno, e fece per colpire Norbert- che visto la vicinanza cui era alle sbarre lo avrebbe preso dritto in fronte- quando dall'angolo più buio della cella ( quello dove di solito si espletavano i bisogni corporei) scattò Woody che prese il braccio grasso della guardia e lo tirò a sé dentro la cella torcendolo verso sinistra spingendo il grasso carceriere verso le sbarre. Woody torse ancora di più il braccio fino a che non si sentì il rumore dell'osso che si spezzava, e proprio mentre stava per urlare, la guardia fissò gli occhi di Norbert e non emise un suono, anzi si accasciò a terra con gli occhi spalancati. Mentre Woody continuava a tirare guardò Norbert. << Ma che cazzo è successo ai tuoi occhi? >> gli domandò incredulo. La guardia era in ginocchio, attaccato alle sbarre con un braccio che penzolava in una angolazione innaturale. I suoi occhi erano come spenti, vuoti. grigi. Presero le chiavi dalla sua cintola e uscirono dalla cella. Il corridoio che correva tra i due filari di celle era buio, e dalle celle alcuni prigionieri imploravano" vi prego liberateci ".
Norbert si avvicinò a ognuna delle loro celle e li guardò per qualche istante, poi anche loro si spensero accasciandosi a terra come lenzuola macilente.
<< Mi dispiace non abbiamo tempo per loro dobbiamo andare, stanno venendo a prenderci.>> disse Norbert a Woody dopo che ebbe messo fuori gioco tutti i prigionieri che urlavano vedendoli scappare. Quando Norbert si era rivolto a lui per dirgli quelle parole, Woody ebbe un brivido freddo lungo la schiena pelosa vedendo i suoi occhi.
*<< Dove sono quelle due fiale!>> sbraitò Lilith. I suoi occhi erano rosso fuoco, iniettati di furore assassino. Nel salone con lei c'erano tutti i cinque della guardia reale e davanti a loro il Demone, con l'elmo conficcato e la placca metallica raffigurante la creatura ringhiante.
<< E' stato lui! E' stato il Ratatok!>> Sbatté un pugno sul grosso tavolo, poi ordinò<< portateli qui, tutti e due, li guarderò mentre li scuoiate vivi.>>
Tutti e sei si diressero verso le segrete.
* Woody e Norbert attraversarono tutto il lungo corridoio che finiva con un portone dal quale poi si saliva verso i piani superiori del palazzo. Arrivati alla porta, Norbert, deciso, fermò Woody posandogli una mano sul petto e disse<< Non di qui, stanno scendendo da qui.>> Woody non sentiva nulla, né passi, ne rumori. Se i suoi sensi erano raddoppiati, quelli del cugino erano quintuplicati.
<<C'è un'altra strada.>> disse il cugino, gli occhi completamente marroni, il pelo rizzato ovunque. << A destra, vieni.>>
L'unica diramazione di quel corridoio una volta arrivati alla porta era a destra, e conduceva a una piccola grata dove venivano scaricati liquami ed escrementi. << Vai. >> ordinò Norbert. Woody afferrò la grata inchiodata al murò, e la strappò via, i muscoli delle sue braccia erano tesi e gonfi, le vene vi guizzavano sopra violacee. Corsero attraverso le fogne per almeno cinquecento metri e una volta usciti si ritrovarono fuori dalle mura ciclopiche, in una palude maleodorante.
<< Posso sentirla urlare, e posso sentirli correre lungo le fogne, dobbiamo muoverci.>> disse Norbert. Ripresero a correre.

CRONACHE DELLA VALLE-IL VIAGGIO DI WOODYWhere stories live. Discover now