Capitolo 4

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Mi sveglio con Alejandro davanti a me. Che carino.
Mi alzo sperando che non lo svegli, ma troppo tardi si è svegliato.
Aj:Meg, quando ti renderai conto che il silenzio non fa per te?
Mg:Molto divertente.
Si alza con fatica
Mg:fermo. Oggi non andrai a scuola. Devi stare a casa per una settimana.
Aj:Perfetto.
Mg:ma non passarla liscia.
Aj:ok, Meg.
Esco e vado al supermercato. Dopodiché vado in farmacia a comprare nuove bende, disinfettante e dei cerotti. Passo anche da Starbucks a prendere un frappucino al caramello e anche un donut. ritorno a casa. Mentre parcheggio l'auto vedo Alejandro che sta baciano Katie. Scendo dall' auto, vado a prendere la spesa tenendola con la mano sinistra e con la mano destra tengo il caffè che è ancora pieno. Mi avvicino e loro lo notano e Alejandro spinge Katie.
Mg: Eppure eri l'ultima persona che volevo vedere oggi, ma a quanto pare mi stai ancora sulle palle. Sai non ho capito ancora perchè ti ho lasciato. Voglio dire potevo ucciderti e cosi ti toglievo di mezzo. Mi avvicino.
Kt: Non mi fai paura.
Mg: Tu hai ancora il coraggio di dirmi questo dopo ciò che ho fatto? Arrivano i ragazzi perchè Mattia mi aveva già avvisato che arrivavano.
Kt: Tu non sei niente
Mi avvicino
Mg: Se sei viva ora è grazie a lui. Se sento ancora da qualcuno che tu l'hai ferito, non ti preoccupare non ti strangolerò, anzi, ti taglierò il collo. Buona giornata! Le sorrido e vedo che è spaventata. Meglio cosi, voglio dire come fai a presentarti davanti a casa mia dopo ciò che ho fatto ieri. Sto per entrare a casa e sento
Kt: Scusami.
Mi giro.
Mg: non devi chiedere scusa a me, piuttosto chiedi scusa a lui che ora state insieme a quanto vedo. oh e Alejandro
Mi giro verso di lui e anche lui fa lo stesso e mi guarda.
Mg: Quando vuoi prendere in giro qualcuno, fallo bene, eh? Ora, visto che state insieme, perchè non vi andate a strozzare con 10 litri di vodka.
Aj: Meg ora stai esagerando
Mg: Io, esagerando? Alejandro, quella ti ha tradito e ti ha chiamato figlio di puttana. Sai mi sa che sei rimasto come quello di una volta. La persona che chiede perdono solo quando qualcuno gli salva il culo o quando vede le persone piangere.
Dico mentre faccio la voce da cagnolina.
Kt: Come osi chiamarlo così? Arriva e mi dà uno schiaffio.
Qn: Oh, cazzo.
Si avvicinano Mi avvicino per picchiarla ma mi fermo. "Questa non sono io, questa non sono io,....", continuo a dirmi, ma ho l'intento di darle un cazzotto; che faccio? Lei mi guarda confusa perchè non capisce il perchè non la picchio. Mi avvicino a lei.
Mg: Tu non sai che voglia ho per ucciderti, ma ho fatto una promessa ai miei amici. Ho promesso di non picchiare nessuno e che per la lotta di ieri era la prima e l'ultima volta. Si, sono cambiata. Il mio amore si è trasformato in odio e ti dico che è nei confronti di tutti. Ritieniti fortunata perchè se non avessi fatto quella promessa, saresti già in ospedale. Fammi un favore, visto che state insieme, allora non spezzargli il cuore perchè so come ci si sente. E tu proprio te, sei sempre di mezzo.
Mi giro e sto per entrare. Mi volto verso di loro.
Mg: Congratulazioni sono felice per voi.
Aj: Meg, io-
Mg: No, ne ho abbastanza delle tue scuse. Se non vi dispiace vado a casa mia. Ciao.
Kr: Meg, possiamo entrare?
Mg: Se vi ha invitato Mattia allora no posso dire niente.

Tutti entrano precedendomi. Mentre chiudo la porta, mi appoggio su di essa e mi scendo 3-4 lacrime. Mi abbasso. Tutti si girano e vengono fa me. Dato che la porta è di vetro, Alejandro vede ciò che faccio e si avvicina dall' esterno e mette una mano all' esterno. Poi Kairi gli fa cenno di andarsene. Se ne va. Guardo in alto e sorrido a tutti.
Mg: Facciamo i biscotti?
Kr: Andiamo
Tutti mi sorridono e io ricambio. Facciamo i biscotti e poi ci mettiamo a giocare a carte. Ho sempre vinto perchè quando ero in Italia giocavo sempre con quelli di livello superiore , ma non scommettevamo soldi, bensì solo caramelle. e adesso facciamo lo stesso, ma con Pocker. Mg: Io scommetto tutto.
Kr: Ok, anche noi. Ora giriamo le carte.
Le giriamo e vedono che le mie carte sono tutte assi, questo significa che ho vinto.
Rs: Non è possibile. Io mi arrendo.
Dice mentre butta le carte in tavola. Anche gli altri fanno lo stesso.
Mk: Amica, dove hai imparato a giocare?
Quando mi chide quella domanda ingoio un po' di saliva perchè non volevo dire chi mi ha insegnato perchè e stata Mt: La nonna, nostra nonna ci ha insegnato
Mk: Oh, io davvero non volevo
Mg: Non importa ora, non è colpa tua. Quinton fa una faccia come nel dire che c'era qualcosa che non va e infatti vediamo delle luci rosse e blu, è la polizia.
Mt: Che fa qui?
Qn: Qualcuno ha detto di Meg e di ciò che è successo ieri?
Rs. Mi pare nessuno è cosi stupido da fare la spiaVedo Rashaun che fa la faccia da "Forse so chi è stato"
Mg: Chi è stato Rash?
Rs: Mi sa che è stata Abby. All' improvviso la porta si apre di colpo. u uomo alto ci punta la pistola.
Uomo: Chi di voi è Megan? Mi faccio avanti con coraggio perchè so che i ragazzi si inventeranno qualcosa. Mg: Sono io.
Mt: Meg, non farlo.
Uomo: Stai giu. Signorina dobbiamo portarla alla centrale perché è stata accusata di aver quasi strangolato due persone.
Mg: Ok, aspetti un attimo.Mi giro verso di loro e gli sorrido.
Mg: Mi fido di voi, ragazzi. So che inventerete qualcosa. State tranquilli starò bene. Mattia si alza e cerca di avvicinarsi
Mg: Fermatelo. I ragazzi lo fermano. Mi portano alla centrale e poi in una stanza facendomi sedere davanti a una persona.
El: Meg? Mg: signora rosario? Poi fa cenno alle guardie di voler farci lasciare sole.
El: Ma che fai qui? Mi dice mentre mi toglie le manette.
Mg: Mi hanno detto di venire qui perchè ho quasi strangolato due ragazze e devo dirle che è vero?

El: oh mia cara, perchè?
Mg: suo figlio era alla festa di Kairi e Rashaun mi chiamato dicendo che Alejandro e Mattia stavano facendo a botte. Cosi sono andata e non potevo non reagire, ma io l'ho detto che era una brutta idea affrontarmi, ma mi hanno costretto. Alla fine della lotta arrivano queste due ragazze con le quali un è Katie, la sua ex ragazza o almeno credevo. si sono rimessi insieme. Mi stavano arrivando addosso con due coltelli cosi le ho fermate tenendole per il collo, ma rabbia mi saliva e più saliva più avevo l'intento di strangolarle, ma suo figlio mi ha convinto e le ho lasciate andare.
El: Il mio Alejandro?
Annuisco.
El: sento cosa posso fare, ora- Sentiamo delle grida all'esterno e cosi lei esce e io rimango con una guardia che tra l'altro ho visto che in tasca portava delle carte da poker e cosi l'ho convinto a giocare con me e poi abbiamo giocato pure con le altre guardie . Ci sono i ragazzi che stanno cercando trattenere Alejandro che grida dappertutto dicendo: "Dov'é Meg?! Dov'è lei?! Sua madre si avvicina e mette le mani nel suo viso e cerca di calmarlo mentre dice alle guardie li lasciarlo in pace. Si calma Aj: Mamma non è stata lei, è colpa mia. Lei non centra. Ho iniziato io a fare a botte. Lei ha soltanto cercati di proteggermi.
Poi inizia a piangere.
El: Tranquillo lei è al sicuro verrà rilasciata domani, non era cosi grave.
Aj: Dov'è lei?
Elisabeth indica la stanza dove stavo e mentre la apre tutti ci vedono giocare a poker e ovviamente scommettevamo sugli snack che si erano portati dietro. Mi giro e li guardo perplessa. Perchè Alejandro sta piangendo?
Mg: Ciao ragazzi. Perchè sta piangendo?
Mt: Sorellina stai bene?
Mg: Si, stiamo giocando a poker, volete unirvi a noi? Mi dite che sta succedendo?

Alejandro si avvicina e mi abbraccia. Mg: Emm Alejandro che stai facendo? Aj: Mi dispiace. E non è una scusa.
Mg: Potete lasciarci soli un attimo? Ragazzi possiamo giocare un 'altra volta? A quanto pare ho un problema da risolvere. Annuiscono e se ne vanno.

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