Yoongi, ti ricordi quella sera?
Il cielo era nuvoloso, la luna brillava più del solito. La sua luce illuminava quella coperta di nubi e donava a quella distesa di oscurità una bellezza ipnotica.
Quello stesso bagliore filtrò dalla finestra interrompendo il mio sonno, così leggero, ma toccando la tua parte di letto non sentii il tuo corpo accanto al mio. Aprii gli occhi e mi alzai per venirti a cercare. Pensavo che probabilmente, come al solito, non riuscissi a dormire e che ti avrei ritrovato in salotto, seduto sul divano con le gambe accavallate, gli occhiali squadrati sul naso e lo sguardo immerso nel tuo libro, proprio come quando ti vidi la prima volta.
Però in salotto non c'eri.
In cucina non c'eri.
Nella nostra camera da letto tu non c'eri.
Tornai al piano di sopra, raggiungendo il bagno, ma la porta era socchiusa, la luce spenta.
Mi chiesi dove fossi andato, perché mi avessi lasciato solo nel bel mezzo della notte. Provai a chiamarti, ma avevi lasciato il telefono a casa. Così decisi di infilarmi le scarpe e uscire di casa in pigiama.
Mentre ero intento ad uscire dal cortile per andare verso il parco, vidi un'ombra riflessa sul prato. Mi avvicinai lentamente e pian piano la tua figura si faceva sempre più chiara. Avevi le mani nel suolo, completamente sporco di terra, i tuoi capelli erano spettinati e la tua fronte era imperlata di sudore. La luce della luna faceva risaltare il pallore della tua pelle, anche più del solito. Ti raggiunsi e mi inginocchiai di fianco a te. Non mi degnasti di uno sguardo. Ti vidi semplicemente coprire il buco che avevi fatto nel terreno, come se la tua vita dipendesse da quello."Yoongi, sono le 3 del mattino...cosa stai facendo?"
Domandai cercando di non far trasparire la mia preoccupazione. Tu mi guardasti con i tuoi soliti occhi felini, scuri, contornati di occhiaie e sollevasti le spalle con noncuranza.
"Ho piantato un seme, così cresceranno delle rose anche qui."
Rispondessi come se fosse la cosa più normale al mondo. Ti guardai stranito, ma decisi di non darci troppo peso. Mi alzai e ti porsi la mano, tu l'afferrasti tirandoti su per poi seguirmi in casa. In silenzio ti portai in bagno e ti riempii la vasca.
Quella sera mi chiedesti di farci il bagno insieme. L'acqua bollente abbracciò i nostri corpi spogli e tu mi avvolgevi con le tue braccia e finalmente mi sembrò di respirare aria di casa. Eri diventato la mia famiglia.
Ma quella sera tu non avevi solo piantato un seme, perché mi tenesti all'oscuro di tutto?🌹
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~•{Black Roses Never Die}•~Yoonmin
Fanfic"Perché guardi quelle rose nere quando puoi bearti dei colori vivaci delle altre?" "Non lo sai, Jimin? Le rose nere non muoiono mai." ||•Ti osservavo ogni giorno. Sempre nello stesso parco, circondato da cespugli pieni di spine e petali di ogni colo...