Capitolo 5

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«Chi ha fatto questa foto?» domandò Tonno, visto che Dario e Nicolas sembravano entrambi pietrificati.

«Non lo so, una ragazza che c'era ieri sera a quanto pare. Ha taggato l'account di Space Valley in una storia di Instagram» rispose prontamente Nelson. «L'avranno vista al massimo i suoi followers, non penso si diffonda così tanto», aggiunse cercando di rimanere positivo.

«Certo, sicuramente!» esclamò sprezzante Dario. «Non sai quanta gente vedrà quella foto se quella ragazza decide di metterla su Twitter. La vedranno tutti» il ragazzo cominciò a camminare avanti e indietro per la cucina, agitato. «Tutti!» urlò di nuovo, gettando le braccia al cielo.

«Calmati Dario!» gli disse Nicolas mettendo le sue mani sulle braccia del ragazzo, per farlo smettere di gesticolare a caso. «Guardami» e stranamente Dario obbedì: i loro occhi scuri si incastrarono perfettamente e una strana calma si impossessò del ragazzo alto. «Non è la fine del mondo. Noi sappiamo che siamo noi due, sì, ma nella foto siamo così lontano che ci si riconosce a malapena. E poi potremmo solamente star parlando molto vicini, nessuno penserà male, fidati».

«Sicuro?» Dario lo guardò speranzoso. Sapeva fin troppo bene che Nicolas era molto più aperto di lui sulla loro relazione, l'avrebbe detto a tutto il mondo se non fosse stato per Dario: quest'ultimo non era ancora pronto. Non si vergognava assolutamente di Nic, quello no, semplicemente non si sentiva a suo agio a spiattellare la sua vita sentimentale ovunque. Gli piaceva avere la sua privacy, era una cosa a cui teneva tantissimo. Il piccolino annuì e lo abbracciò, strofinando la guancia al petto di Dario, che lo circondò con le braccia possenti e quasi lo fecero sparire.

«In effetti la foto è veramente poco nitida» concordò Nelson.

«Al massimo le fan più attente ci scriveranno sopra una bella fanfiction» scherzò Cesare, cercando di smorzare la tensione nell'aria.

«Ti prego, non farmi ripensare a quelle cose tremende che abbiamo letto» Frank quasi rabbrividì, facendo ridere tutti.


L'atmosfera era tornata tranquilla e per pranzo decisero di mangiare in giardino, o forse era meglio dire parco, sotto il gazebo di legno appena fuori dalla porta sul retro: era ricoperto di edera e ciò li riparava dal sole. Faceva caldo, le api gironzolavano intorno ai fiori e l'aria era talmente ferma da sembrare di pietra: nonostante questo, erano tutti assieme a parlare e divertirsi e Cesare non poteva chiedere di meglio. Gli era anche passata la sensazione di stordimento dovuta alla stanchezza e all'alcool ingerito.

Quando finirono di mangiare Nicolas e Dario rientrarono per lavare i piatti, mentre Frank e Tonno improvvisarono una partita di calcio con un vecchio pallone di spugna arancione abbandonato lì da Nic chissà quanto tempo prima. Cesare spostò la sedia su cui era seduto per metterla al sole e si tolse la maglietta. Chiuse gli occhi e lasciò che i raggi solari gli accarezzassero ogni centimetro di pelle scoperta.

«Cesi, posso chiederti una cosa?» la voce di Nels gli fece aprire un occhio, giusto per scrutare il riccio in piedi alla sua destra, poi richiuse gli occhi e annuì. «Dimmi tutto tesoro.»

«Perché ieri hai avuto quella reazione con la bionda che stava ballando con me?» domandò di getto Nels e Cesare ringraziò di avere gli occhi chiusi e di sembrare così disinteressato mentre il battito del suo cuore accelerava. «Ieri mi sembravi un po' sbronzo per rispondermi sensatamente».

«Non lo so Nels, sarò stato geloso. Era davvero una bella ragazza quella, avrei voluto che ballasse con me» buttò fuori Cesare, con una nota di indifferenza. Sentì Nelson sospirare e accovacciarsi di fianco a lui, così aprì gli occhi e si voltò verso suo cugino.

Lights Up (Space Valley - Celson/Nicario)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora