cap 4

3K 108 6
                                    

CAP.4

Quel pensiero mi infesta ancora la mente quando, assicuratami che Pen sia veramente uscita dal bagno, esco dal mio nascondiglio e ritorno a respirare, anche se non mi ero accorta di trattenere il respiro. Guardo l’ora nel mio bellissimo quadrante di Winnie Pooh(cosa volete farci, la gravidanza ha fatto riaffiorare la mia parte bambina), e vedo che tra poco più di un minuto suonerà la campanella che segna la fine della seconda lezione. Raccolgo le mie cose, tra cui il libro che ho lasciato sul lavandino e che per fortuna Pen non ha notato, ed esco dal bagno, tirando la porta con me. Osservo il corridoi, per essere sicura che nessuno mi becchi, e ripercorro la strada per arrivare alla mia classe. Mi aspetto di trovare la classe nel silenzio più totale, e invece giro l’angolo appena in tempo per vedere il professore allontanarsi

dall’altra parte del corridoio. “A quanto pare ora buca” penso mentre apro la porta e vengo investita dal vociare animato dei miei compagni.  Appena entro il rumore si acquieta per un’istante ed io, a testa bassa, raggiungo il mio banco vicino a Pen. Mi dirigo al mio banco e vicino vedo un quartetto : Sean, Pen, e altri due ragazzi che frequentano alcuni dei miei corsi. Sean è di spalle e quando sono a pochi passi di distanza da loro , Pen gli dice qualcosa che non capisco. Lui ad un tratto di alza e si gira, si avvicina a me.

Quanto è bello penso ma richiudo a chiave subito quei pensieri in un cassetto sul fondo della mia mente. Il ciuffo biondo gli incornicia gli zigomi e gli occhi verdi sussultano, luccicano ad ogni passo.

Mi raggiunge. “Senti, Zoe… scusa.. io non … non era mia intenzione..” e continua a farneticare         “Va tutto bene” cerco di dire ,ma lui continua con il suo monologo. Lo ripeto a voce più alta ma nemmeno in quel momento sembra avermi sentito. Allora gli tocco il braccio, in un gesto che mi provoca un sussulto al centro del petto  “ va tutto bene” ridico e quel gesto sembra averlo tranquillizzato. Mi sorride e io non posso fare a meno di sorridergli a mia volta.

“ Andiamo ” dico e lo supero sedendomi vicino a Pen. La chiacchierata è tranquilla, si parla del più e del meno. Stiamo ridendo a non so quale battuta di uno dei ragazzi nuovi,  quando sentiamo qualcuno bussare alla porta. Ci giriamo verso la porta e vediamo la matassa di capelli rossi della bidella che fanno capolinea.

-Ragazzi…- tenta di attirare l’attenzione-…ragazzi. Green e Miller in presidenza.- dice velocemente ed esce, tirandosi la porta dietro le spalle.

“Ma tutte a me capitano?!”penso mentre sbuffo sonoramente. Mi alzo dalla sedia, che fa quel rumore odioso che solo il metallo sa fare, e mentre passo di fianco all’orecchio di Pen le sussurro:- Dopo dobbiamo parlare di un certo professore…-.

Raggiungo la porta e mi chiedo chi possa essere il secondo (o seconda?) che deve venire con me in presidenza. Mi giro verso la classe e mi gusto la faccia bianco cadavere di Pen, imperlata dal sudore, e solo dopo mi volto verso l’alunno che è di fianco a me. E secondo voi chi è?

Ma Sean, ovviamente. Uno Sean insolitamente sorridente.

Angolo autrice

Ciao a tutti. E’ un capitolo di transizione, e per questo non succede niente di che. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

                                                                                                                                                                      Kerkira

Insieme, senza pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora