CAP. 7

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CAP.7

Non posso fare a meno di sorridere, guardando il giubbotto che mi scalda le spalle. Quando alzo lo sguardo vedo gli occhi di Pen, e noto la preoccupazione che li vela. Il vento ci scompiglia i capelli e penetra nelle ossa.

-Dai, lasciamo perdere discorsi inutili.- dico- spiegami la storia dall’inizio-.

-Beh ero lì tutta soletta che mi bevevo un caffè quando, facendo vagare il mio sguardo per la stanza ho notato questo ragazzo, che presumibilmente non avevo più di 25-26 anni, che leggeva seduto su una poltroncina. Di per se il fatto non aveva niente di particolare, ma quando ho letto il titolo del libro, non ho potuto non alzarmi per raggiungerlo. Stava leggendo “Romeo e giulietta”, ti rendi conto? Nessuno, se non io, legge quei classici ed io mi sono sentita subito attratta da lui. Abbiamo cominciato a parlare e ho scoperto così tante cose su di lui, dalla sua passione per i gialli al suo amore per i film di vecchio stampo. Non potevo crederci, perché quelli  sono i miei più grandi hobby. Così ci siamo rivisti una due, tre volte e la nostra è diventata una relazione seria. Non sai quante volte te ne avrei voluto parlare- e nella sua voce sento un dispiacere enorme - ma ti vedevo sempre così ansiosa per la tua gravidanza, e così ho deciso che te ne avrei parlato solo quando saresti stata più tranquilla. A fine agosto non potevo più aspettare e così ho deciso di parlartene il primo giorno di scuola. E quando finalmente ho preso il coraggio, ecco che scopro che Toby è il nuovo insegnante di ginnastica. Il mio mondo è letteralmente esploso, mi è caduto il terreno sotto i piedi. Non riuscivo a respirare, e per questo sono scappata in bagno. – . Non mi guarda più negli occhi e il suo sguardo è perso nell’orizzonte.

-Sì, mi ricordo, avevi detto di stare male e il prof ti ha seguito!- dico, mentre riesco a collegare tutto quello che ricordo di quel giorno con quello che Pen mi sta dicendo.

-Già, Toby ovviamente mi ha riconosciuto a sua volta, e quando ha visto che scappavo, perché era quello che stavo facendo, mi ha seguito all’interno del bagno. Mi ha tranquillizzata, mia ha detto che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Io volevo che la nostra storia finisse, avevo paura per lui, per il suo lavoro e per come la sua vita sarebbe diventata se qualcuno, tipo la preside, avesse scoperto il nostro rapporto. Volevo, dovevo allontanarmi da lui ma non ce la faccio, non riesco a stargli lontana. Lo amo Zoe, lo amo. - mi dice mentre gli occhi le si riempiono di lacrime.

-Lo so Pen, l’ho visto…- - Quando? Quando ci hai visti…? Perché se ci hai visti tu, possono averlo fatto molte altre persone…e…e... - dice mentre i singhiozzi la scuotono.

-Shhh, shhh- le dico mentre la abbraccio e le accarezzo i capelli -Ehi, Pen, tranquilla… vi ho visto mentre vi baciavate quando sei entrata in bagno. - Si stacca da me e si asciuga le lacrime.                                                   –E quindi ci hai visto solo tu…-- Si ne sono sicura- la rassicuro e si gira verso di me

. Rimane in silenzio, e lo faccio pure io perché deve aver tempo di assimilare che si è confidata con qualcuno. Deve capire che la pietra che aveva nel cuore si è dissolta, com’è stato necessario a me dopo aver detto a mia mamma di essere incinta.

Ci abbracciamo e lei appoggia la testa sulla mia spalla. La continuo a cullare finché si rilassa completamente. Rimaniamo in quella posizione per molto tempo, fino a quando non sento le dita congelarsi e il naso un cubetto di ghiaccio.

Angolo autrice

Lo so che è breve, ma dovevo pubblicare per forza. ora vi devo dire una cosa: i capitoli, già pubblicati con lentezza, si faranno aspettare ancora di più, dal momento che fino aquesto li avevo pronti, ma d'ora in poi non ce li ho, quindi scusate in anticipo.

KERKIRA

Insieme, senza pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora