Capitolo 8

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<<Ei Gina>> mi giro e vedo Lorenzo.

<<Lorenzo dimmi>>

<<Allora ci vediamo fuori biblioteca alle 16?>>

<<Certo. Mandami la posizione>>

<<Va benissimo. A dopo>>

Gi gira e se ne va. Mi giro per raggiungere gli altri e vedo Lele fare una faccia strana.

<<Chi è quello?>>

<<Un mio compagno di classe. Dobbiamo vederci dopo per studiare. Perché?>>

<<Curiosità. Ti lascio un po' sola con le tue amiche. Io torno a casa>>

<<Va bene... Qualcosa non va?>>

<<Nulla, solo un po' di mal di testa>>

<<Okay. Allora ci vediamo dopo>>

<<A dopo>> mi volto verso le mie amiche che mi guardano con sguardo interrogativo <<Che c'è?>>

G:<<Chi era quello?>>

<<Un mio compagno. L'ho già detto>>

F:<<Sicura?>>

<<Sì, perché?>>

A:<<Ti stava mangiando con gli occhi. Ci credo che Lele se n'è andato a casa>>

<<Non è vero>>

F:<<Allora perché Lele se n'è andato?>>

<<Voleva lasciarmi un po' sola con voi e non si sentiva molto bene>>

G:<<Se lo dici tu>>

<<Allora cosa mi raccontate? Vi è piaciuto il Duomo?>> domando mentre ci incamminiamo verso il bar.

G:<<Bellissimo>>

F:<<Tu, invece, che ci racconti?>>

<<Nulla di che. Stamattina ci ho messo due ore per far alzare Lele dal letto>> Scoppiano a ridere.

<<Non è divertente! Io dovevo andare a scuola e non potevo arrivare tardi. Si è alzato solo quando gli ho detto che non lo aspettavo e me ne andavo senza di lui>>

A:<<Potevi lasciarlo dormire. Povero>>

<<Me l'aveva promesso lui che mi avrebbe accompagnato>>

G:<<Sì però Annalisa ha ragione>>

<<Guarda chi parla. Quella che quando non si deve andare a scuola mi manda il telefono in crisi per svegliarmi>> Lei ride. Siamo arrivate fuori al bar, ci sediamo e ordiniamo quattro caffè.

Mi squilla il telefono: è Lele.

Chiamata in corso...

<<Lele dimmi>>

<<Gina mi dispiace di averti risposto male prima, non stavo molto bene. Ora che sto meglio ti dispiace se vi raggiungo?>>

<<No vieni siamo al solito bar>>

<<Grazie amore arrivo>>

Attacco e avviso le mie amiche <<Sta venendo Lele>>

Dopo 10 minuti arriva Lele.

<<Ei come ti senti?>>

<<Meglio. Scusami per prima>>

Tutto cominciò su quel trenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora