Capitolo 5

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Mi sveglio da sola nel letto. Al ricordo della notte precedente sorrido. Arriva Lele, bello come il sole. Mi ha portato la colazione a letto.

<<Buongiorno>> lo bacio.

<<Mi dici come faccio a non amarti?>>

<<Forza mangia che ieri tra l'ospedale e le tue amiche non abbiamo mangiato nulla>>

<<Dopo devo raccontarti delle cose Lele. È arrivato il momento che anche tu sappia qualcosa in più su di me>>

<<Come vuoi, vado a farmi una doccia>> mi bacia e va via.

Solo ora noto che sul vassoio c'è una rosa rossa e un biglietto:

"Al mio amore, a colei che mi ha supportato da subito, mi ha difeso da subito e a colei che mi ha stregato su quel treno, lo stesso treno che pensavo di odiare ma che ora amo perché mi ha permesso di incontrarti. Grazie Gina, I love you.

_Lele️"

Faccio una foto e la mando alle mie amiche scrivendo "mi dite voi come faccio a non amarlo?".

Faccio colazione e aspetto Lele. Quando esce dal bagno, viene in camera e mi dice <<Sono tutto tuo>> <<Vieni qui – e gli faccio segno di sedersi affianco a me – Allora... inizio parlando di ciò che mi hai chiesto ieri pomeriggio e io non ho voluto sfogarmi. Devi sapere che sono una secchiona, una nerd – lui inizia a ridere – che c'è da ridere? Comunque non vado d'accordo con la gente perché sono una persona un pochino all'antica: non mi piacciono i cantanti che piacciono a loro, non posto foto su Instagram dove sembra che io sia uscita da una discoteca e molte altre cose. Quando riesco a creare un rapporto con qualcuno penso subito a quella persona come una migliore amica quando magari io per lei sono solo una compagna. Mi sento spesso esclusa dal gruppo. È per questo che ho deciso di iscrivermi alla borsa di studio, per cercare di stare bene prima con me stessa e poi con gli altri. E mi sa che ci sto riuscendo grazie a te. Capisci?>>

Lui mi abbraccia <<Hai confermato ciò che ti ho detto ieri: sei una persona speciale. Mi fa piacere sapere che ti sto aiutando perché è lo stesso per me. Beh... ora tocca a me. Come ti ho detto ieri, prima di Giulia stavo male, molto male. – lo abbraccio – Mi ero appena lasciato con la mia ex. Avevo bisogno di qualcuno con cui sfogarmi, una spalla su cui piangere. Giulia si è accorta che stavo male e mi ha confortato, io mi sono innamorato di lei e ci siamo fidanzati. Una sera però, ero in discoteca, tutt'altro che sobrio e sono finito a letto con una ragazza di cui non ricordo nemmeno il nome. Il giorno dopo ho avuto il coraggio di confessarlo a Giulia. Lei mi ha perdonato, mi ha abbracciato e confortato ancora una volta e io sono caduto di nuovo nella trappola>>

<<Lele a me non interessa ciò che è successo tra te e Giulia. Mi interessa che tu stia bene e non soffra a causa sua. Per me sei importante>>

<<Grazie ancora. Solo adesso mi rendo conto di quanto tu sia importante per me>>

<<Domani inizia la scuola>>

<<Ti accompagno io così fai un figurone, ti guarderanno tutti>>

<<Farò invidia a tutta la scuola>>

Mi bacia e io rispondo al bacio passando gli le braccia dietro al collo e tirandogli i capelli. Lui sorride. <<Stanotte è stato bello. È bello sapere che sei stata con me per la prima volta>> <<Sentivo che eri quello giusto>>

<<Gina... io penso sia arrivato il momento di tornare dai miei fan. Voglio riaccendere il telefono e ritrovare almeno una parte della mia vita. Tu che dici?>> Gli sorrido.

Tutto cominciò su quel trenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora