Capitolo 16

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<<Che dici, andiamo di là?>> gli chiedo.

Annuisce. Ci alziamo e andiamo in cucina dagli altri mano nella mano.

Diego e Gian vedendo le nostre mani intrecciate sorridono.

<<Avete risolto?>> chiede Diego.

Annuisco.

<<Menomale>> continua Gian.

<<Ragazzi, noi torniamo a casa>> dice Lele.

<<Va bene>>

<<Ci sentiamo oggi pomeriggio>>

<<Okay, allora a dopo>>

<<Ciao ragazzi>>

Ci salutiamo e torniamo a casa.

<<Tra due giorni parto e ci dovremo separare>> dico con voce triste.

Lele si avvicina e mi bacia.

<<Hai paura che questo rovini il nostro rapporto?>> mi chiede.

<<Sì>>

<<Non devi. Appena potrò verrò da te. E poi cos'è la distanza in confronto al nostro rapporto?>>

Sorrido <<Lo so ma è comunque difficile mantenere un rapporto a distanza>>

<<Ti ricordi cosa mi hai promesso l'altro giorno? – annuisco – Mi hai promesso che saresti rimasta sempre con me e ora anch'io ti voglio fare una promessa. Qualunque cosa accada, se non ci dovessimo incontrare o altro, ti prometto che sarò lì con te anche se non fisicamente>>

<<So che ci sarai ma ti prego, qualunque cosa accada chiamami. Non tenerti tutto dentro, chiaro?>>

<<Va bene. Però non pensiamo al peggio>>

Annuisco e lui mi stringe in un abbraccio.

<<Domani ho il mio ultimo giorno a scuola e mi farebbe piacere che mi accompagnassi>>

<<Va benissimo>>

<<Però non voglio buttarti giù dal letto come l'altra volta>> dico ridendo.

<<Okay... giuro che mi alzo>>

<<Sarà meglio per te>>

<<Altrimenti?>> mi sfida.

<<Altrimenti ti sveglio con un secchio di acqua gelida>>

<<Forse è meglio se mi alzo>>

<<Forse?>>

<<È meglio se mi alzo>>

<<Oddio, prima ho lasciato le mie amiche al bar e non le ho più chiamate>>

<<Allora vai da loro e stasera staremo solo noi due>>

<<Grazie>> gli do un bacio, prendo la borsa ed esco.

Arrivo all'hotel e busso alla loro camera. Mi apre Kekka e io entro urlando.

<<Che ci fate chiuse qui dentro? Forza, usciamo>>

<<Qualcosa mi dice che hai fatto pace con Lele>> dice Giada alzandosi dal letto.

<<Cosa ve lo fa capire?>> dico scherzando.

<<Il fatto che sei entrata urlando?>> dice Annalisa.

<<E che prima quasi piangevi e ora sorridi e urli di felicità?>> continua Kekka.

Tutto cominciò su quel trenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora