La conversazione con mia madre è stata parecchio traumatizzante, certo, parlare con lei mi ha schiarito le idee, ma io non ero affatto tranquilla ne tantomento certa al 100% delle sue parole. Il mio vero padre era scomparso e io dovevo trovarlo se volevo altre risposte. Stavo nuotando da sola verso la riva quando mi accorsi di sentire delle voci, mi girai verso lo scoglio che dava sul mare, un fascio di luce puntato sul mare cercava qualcosa o qualcuno, ma non riuscivo a capire chi fosse ritrovandomi improvvisamente con la luce puntata contro. Ad un tratto si sentì uno sparo, la luce di quella che mi sembrò una torcia cadde in acqua seguito da un'ombra, probabilmente un corpo.
Se era ancora vivo non potevo permettere che morisse annegato, nuotai velocemente verso il punto in cui era caduto il corpo, sott'acqua vedevo come se fosse giorno, il corpo affondava lentamente, perdeva sangue... era ferito.
Lo raggiunsi infilando le braccia sotto le sue e lo portai su in superficie, sembrava aver perso i sensi. Sullo scoglio delle voci cercavano qualcuno, mia madre era già andata via e invece che portare il corpo in riva dove, mi ricordai di aver lasciato li in bella vista la mia roba, nuotai verso la rientranza dove ci eravamo nascoste io e lei per parlare.
Solo quando distesi il suo corpo sulle rocce mi accorsi chi era...
Theo.
Mi tremarono le mani, aveva i capelli biondi attaccati sulla fronte, gli occhi chiusi ed una ferita sul fianco causata da un'arma da fuoco. Gli alzai la maglietta scura sporca di sangue un pò troppo scuro, per vedere la ferita, non riuscivo a capire se era un foro ad uscita o se il proiettile fosse rimasto li dentro. Mi avvicinai al suo viso per sentire se respirava e.. no, non respirava.
Non avevo mai fatto la manovra di pronto soccorso su qualcuno che non fosse un fantoccio di plastica, ma dovevo farlo. Saltai fuori dall'acqua dandomi una forte spinta sulle braccia e mi sedetti sulla roccia e, con le mani congiunte a mo di pugno, iniziai a premere con forza sulla sua cassa toracica.
1, 2.
1, 2.
1, 2.
-Ti prego!- di getto mi fiondai sul suo volto, gli tappai il naso con una mano, appoggiai le labbra sulle sue e respirai dentro la sua bocca, una, due volte, feci di nuovo pressione sul suo petto, una, due volte quando finalmente non tossì rigettando acqua, al che lo girai di lato e continuò a sputare e tossire.
Stava meglio, ma non benissimo. Si teneva il fianco con una mano, il volto esprimeva dolore e quello che usciva dalla ferita non era semplice sangue, aveva un colore nero sempre più intenso. Forse potevo aiutarlo, ma c'era un solo ed unico problema. Poteva scoprirmi, gli bastava solo girarsi a guardarmi e la copertura sarebbe saltata, tutto andato in fumo, e come se non bastasse, mi stavo asciugando, la pelle delle braccia era già asciutta e tenevo la coda fuori dall'acqua, da li a pochi minuti la mia trasformazione avrebbe avuto inizio.
Neanche il tempo di finire il pensiero che iniziai a sentire dolori ovunque, gemetti aggrappandomi alle roccie per allontanarmi dal buco da cui io e lui eravamo usciti, le ossa facevano male, la pelle bruciava e il respiro iniziava a mancare.
Theo stava per mettersi a sedere reggendosi sui gomiti, perdeva troppo sangue ed io ero li che non sapevo come aiutarlo.
Cosa aveva detto mia madre... che grazie alle mie lacrime avrei guarito le ferite.
-Ti prego... non guardarmi... per favore...- sibilai guardando in sua direzione.
Theo sembrò accorgersi di me, fece per girarsi ma le sue braccia cedettero ritrovandosi pancia sotto. La sua maglietta presentava un buco, sulla schiena, all'altezza dello sparo.
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Teen Wolf - Mermaid🐚
FanfictionLiis Dunbar è la presunta sorellastra di Liam, stesso padre ma madre diversa, nonostante ciò i due si trattano come se fossero fratelli di sangue. Alla nascita di Liis sua madre morì, o meglio, qualcuno le fece credere così. Per il resto dei suoi an...