Letters

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Passarono quattro giorni dove non successe nulla di interessante, Liam e Theo avevano ragione, mi trovavo bene con Lydia, una ragazza molto tranquilla ma allo stesso tempo divertente e socievole. Come lei, anche gli altri membri del gruppo, dopo Lydia legai molto anche con Amy, la ragazza di mio fratello. Quando lo scoprii restai senza parole, mi sorpresi di quante cose mi aveva tenuto nascoste. I suoi amici, la sua ragazza, il fatto che vivesse nei dormitori della scuola e non con sua madre e che facesse parte della squadra di Lacrosse, tante piccolezze che messe insieme non lo erano più.

Voglio un mondo di bene a mio fratello, ma ciò mi fa pensare "E se mi stesse nascondendo qualcos'altro?", cercai di distogliermi da quel pensiero anche perché infondo anche io stavo nascondendo qualcosa a lui. Iniziai ad andare a scuola, presi la decisione di rimanere li a Beacon Hills ancora per molto, non mi ero fatta nessun amico della mia classe, non perchè non ci riuscissi, ma perchè non volevo. Ero troppo occupata a guardarmi le spalle e stare lontana dall'acqua, nonostante mi scolassi al giorno litri e litri di qualunque genere di sostanza commestibile: latte, acqua, tè, succhi di frutta.

Facevo un pò paura quando in 10 secondi riuscivo a bermi una bottiglietta di mezzo litro davanti a Lydia, sembravo un'ubriacona in astinenza da alcool, ma ero astemia, anche perchè, mi faceva un effetto strano, specie in queste condizioni. A scuola c'era anche Theo, che a detta sua, aveva dovuto lasciarla per un periodo di due anni, per questo motivo me lo ritrovavo molto spesso in classe. Per quanto fossi curiosa di sapere cosa gli fosse successo, non dissi niente.

L'ora di Chimica era quella di cui avevo più paura, sembrava non finire mai, quando facevano gli esperimenti ero la prima a mettersi i guanti, il camice abbottonato sino all'ultimo bottone, occhialini e mascherina, ero buffa, ma non volevo che acqua o qualunque altro liquido che contenesse acqua potesse entrare a contatto con la mia pelle. Facevo costantemente respiri profondi, deglutivo guardandomi le mani tremare e quando non rovesciavo niente sul piano dentro di me esultavo come se avessi vinto una maratona calcistica.

Chimica era una di quelle lezioni che condividevo con Theo, mentre mio fratello aveva scelto chimica avanzata con la sua ragazza e Mason. Theo mi guardava come divertito ogni qual volta dovessi versare l'acqua nel Becker, ma poco dopo il suo sorriso si spegneva, cercavo di nascondere la mia agitazione, ma era più forte di me. E forse in qualche modo lo percepiva.

Conobbi anche altre persone del gruppo, Derek Hale, Audrey Clark e Logan Black, tutti e tre si comportavano in modo strano con me. Mi guardavano come se mi stessero analizzando, specie l'ultimo dei tre che sembrava molto misterioso come Derek, per un momento pensai che mi avessero scoperto, ma ciò, non poteva essere possibile. Cercai di nascondere, anche in quella circostanza, la mia agitazione. Sembravano delle persone irraggiungibili, come se fossero su un altro livello.

Notai che con Amy, Derek e Audrey, avevano uno strano legame, come se fossero parenti. A tal proposito provai a chiederlo a Liam, Lydia e qualche volta anche a Styles, ma ricevetti tre risposte tutte e tre diverse. Una cosa era certa, quel gruppo, mi stava nascondendo qualcosa. Poi c'era Cara, la ex ragazza di Stiles e attuale fidanzata di Logan, sembra essere completamente diversa da quel gruppo irraggiungibile.

Sempre molto solare, col sorriso sulle labbra e due stupendi occhi verde prato che ti trasmettono sicurezza. Sembrava quasi di vedere una Stiles al femminile, più volte, vedendola con Logan, mi chiesi perchè lei e il migliore amico di Scott si fossero lasciati. Audrey e Derek, per quanto li vedessi sempre insieme, e arrivare a casa di Lydia insieme, non saprei definire il loro rapporto, sembrano così simili ma allo stesso tempo così diversi, diversi come per Cara e Logan. Due persone agli antipodi, lei molto esuberante e docile, lui molto tranquillo e taciturno con una nota di seria e autoritaria.

Un venerdì mattina, a scuola, presa dalla fretta di arrivare in classe, mi caddero i libri per terra, imprecai sotto voce e mi inchinai a raccoglierli, quando una mano maschile mi porse un libro che solitamente mi portavo dietro da leggere nei momenti di pausa. Raccontava di una giovane sirena che invaghitasi di un giovane della terra ferma, lascia il mare per lui, una storia molto simile a quella della Sirenetta, detta così, ma leggendo il libro in realtà le vicende sono molto lontane. Papà mi disse che era il libro preferito di mia madre e che una volta che lo finiva, lo rileggeva. Non lo avevo ancora concluso e quando lo vidi fra le mani di quel ragazzo, glielo strappai via presa dall'agitazione.

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