-Mamma...?-
A largo del mare, illuminata dalla luce della luna, una figura bianca dai lunghi capelli biondo cenere stava ferma a guardare nella mia direzione.
Sapevo che le Sirene erano creature bellissime, ma lei, sembrava creata appositamente dagli dei.I lunghi capelli biondi, le ricadevano bagnati sul petto e lungo il corpo coprendole il seno, fra di essi una piccola voglia, come la mia. La pelle bianca perfetta ricoperta da squame dorate che alla luce della luna splendevano come stelle la notte erano qualcosa di stupendo... ma mai quanto i suoi occhi, sembravano cielo e oceano allo stesso tempo.
Nel suo sorriso potevo riconoscere qualcuno, li per li non ci feci caso.
Non sapevo che fare, se starmene ferma li sulla sabbia alla larga dall'acqua, oppure buttarmici dentro e raggiungerla.
Il pensiero di avere davanti a me la donna che 18 anni fa mi ha portata alla luce mi pietrificava. Dovevo piangere? Non volevo farlo, non ne sentivo il bisogno.Cosa dovevo fare?
Lei si avvicinò alla riva lentamente, sentivo il cuore battermi forte nel petto, che dico, in gola, nelle tempie.
Non ero più neanche tanto convinta di volerla conoscere, ma se volevo delle risposte, dovevo impormi di restare.La brezza del mare si fece più fredda e un brivudo percorse la mia pelle nuda costringendomi a strofinarmi le mani sulle spalle mentre lei, finalmente, si fermò a pochi metri da me, il tanto da permettermi di intravedere il colore della sua coda dorata come la mia, e i suoi bellissimi occhi che variavano dall'azzurro al blu con tante piccole luci che ricordavano le stelle in cielo.
Non sapevo che dire, non sapevo neanche se stavo respirando.
-Liis... sono così felice di vederti- fu' lei a parlare per prima. La sua voce mi scaldò improvvisamente il cuore, non sentivo più freddo, stavo bene -Ho aspettato tutti questi anni... mi chiedevo quando sarebbe arrivato questo momento- scosse lentamente la testa -Guardati... sei diventata una ragazza bellissima-
-Sono un mostro- dissi senza neanche pensarci con tono serio, infondo era questo che credevo di essere.
-Non sei un mostro, tesoro. Sei una creatura bellissima con poteri molto forti, non puoi capire di cosa tu sia capace di fare- sul suo volto il sorriso non accennava ad andar via.
-Cosa è quella lettera? Dentro il tuo libro preferito, io...- feci un momento di pausa abbassando lo sguardo per guardarmi i piedi accertandomi che fossero ben distanti dall'acqua -Sono successe tante cose.. ho tante altre domande da farti-
Lei allungò una mano verso di me, potevo notare le dita palmate con le unghie lunghe.
-Prenderai freddo a stare li... ti spiegherò tutto figlia mia, avrai tutte le risposte alle tue domande-
-Dove vuoi portarmi? Io provo dolore a diventare come te...- non volevo sentire le mie ossa contorcersi dal dolore, le squame che come aghi tagliano la mia pelle. No, non voglio. Non mi ero mai trasformata totalmente.
-Fidati di me- avevo paura di provare dolore, ma era mia madre, dovevo fidarmi, no?
Presi la sua mano e tremante come una foglia feci qualche passo verso il mare, l'acqua mi bagnò i piedi e in quel momento il panico mi invase, feci per tirarmi indietro ma lei mi tirò a sua volta con una forza che non mi sarei mai immaginata.
Mi ritrovai sott'acqua, sentivo il mio corpo iniziare a cambiare, la pelle bruciava a causa delle piccole ferite che le squame mi stavano causando sulla pelle a contatto con il sale. Le ossa delle gambe iniziarono a farmi tremendamente male, le sentivo contorcersi, cambiare forma, unirsi fra di loro così da formare una lunga coda ricoperta di squame, i piedi si allungarono, le dita andavano a ramificarsi a formare quella che è una lunga ed enorme pinna. Sul viso uscirono altre squame, persino gli occhi facevano male, volevo piangere, ma sembrava inutile farlo sott'acqua. Volevo urlare, strapparmi i capelli con violenza.
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Teen Wolf - Mermaid🐚
أدب الهواةLiis Dunbar è la presunta sorellastra di Liam, stesso padre ma madre diversa, nonostante ciò i due si trattano come se fossero fratelli di sangue. Alla nascita di Liis sua madre morì, o meglio, qualcuno le fece credere così. Per il resto dei suoi an...