Elèna

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Mi guardo un po' in torno, non devo comprare nulla però dare un'occhiata non fa mai male, Nana è dall'altra parte del negozio, ci sono tantissimi vestiti molto carini, soprattutto la nuova collezione.

Guardando meglio, devo ammettere che alcuni capi li comprerei subito, ovviamente mi devo accontentare della fantasia, non posso permettermi di comprare altro, sto risparmiando i soldi per Londra.

Sbircio i cartellini, caspita il prezzo non fa proprio per me, mi dovrò accontentare del mio, ormai usato, abito nero in pizzo.
Pazienza, sarà per la prossima.

Avvicinandomi noto questo vestito bellissimo, li su una gruccia, un vestitino nero e oro con lo scollo all'americana, la parte superiore è quella che mi ha attirata, le pailettes d'oro sembrano una cascata di stelle, luccica tantissimo, proprio come piace a me!

Bellissimo su questo non ci sono dubbi, ma il prezzo non tanto, essendo della nuova collezione non c'è nessuno sconto comunque ho voglia di provarmelo, giusto per vedere come mi sta', magari se non mi convince non sarà un dispiacere lasciarlo in negozio.

Raggiungo il camerino e lo provo, mi sta' benissimo, la lunghezza è perfetta, risalta le poche forme che ho.

Caspita! non dovevo provarlo ora me ne sono innamorata ancora di più!

Vado verso lo specchio che c'è a disposizione all'entrata dei camerini, più  lo tengo addosso  e più sarà difficile lasciarlo qui, ma non posso proprio comprarlo proprio no!

Per caso sollevo lo sguardo e dietro di me, c'è Veronica, che mi fissa in modo beffardo e un sorrisetto malefico gli compare in volto:

- Ma come siamo eleganti, Elèna, a cosa dobbiamo tutta questa eleganza?

Io continuo a fissarla truce nel riflesso dello specchio.

Lei continua a parlare:

- ah sì, forse lo so, per la festa di Riccardo, suppongo!
Alla fine ha invitato anche voi, non ci posso credere, non concepisco come possa essersi abbassato a tanto!

Inizia a farmi innervosire, stringo il pugno sul fianco e cerco di restare calma.

- vabbè tanto non significate nulla, siete state invitate solo perché gli facevate pena, Ele e Ana le povere ragazze che nessuno vuole alle feste.
Ma d'altronde, ti facciamo anche un favore a non invitarti alle feste no Ele?
Faresti una brutta figura in confronto a noi, con i tuoi stracci da cinque euro che prendi al mercato.
Dovresti ringraziarci!

Sto per perdere le staffe, mi volto e le rispondo in modo brusco:

- sai Veronica, hai ragione dovrei ringraziarvi!
Perché ogni volta che non mi invitate ad una festa, sono felice, sai perché?
Così non sono costretta a vedere le vostre doppie facce di merda!

Il sorrisetto sparisce dal suo viso e al suo posto appare un'espressione, offesa e arrabbiata.

Ho fatto centro! Le faccio un sorriso di sfida.

- Vabbè ora vado, ho cose più importanti che perdere tempo con te!
Ah un'altra cosa..

Dice, avvicinandosi di più a me,

- È inutile che provi questo vestito, mia cara Elè, tanto non puoi permetterti di comprarlo!

Facendo un  sorriso maligno se ne va'.

Vado subito nel camerino, sono così arrabbiata e delusa, mi tolgo il vestito, purtroppo ha ragione lei non posso permettermelo.

Sarà meglio tornare da Ana e le dirle che non posso andare alla festa mi inventerò una scusa qualsiasi.

Il giorno più bello della mia vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora