Anastasia

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Allungandomi verso il comodino, spengo la sveglia ancor' prima che suoni.

Stanotte continuavo a rigirarmi nel letto, ripensando a tutto ciò che è successo ieri.

Io ed Ele non litighiamo praticamente mai, questa volta è stata molto dura nei miei confronti, non ho praticamente chiuso occhio.

Sono le 8:45 è ancora presto per andare all'appuntamento.
Decido che non ha senso rimanere nel letto, ulteriormente quindi devo trovare qualcosa da fare.
Penso proprio che farò una bella doccia, mi farà bene, sicuramente!

Dopo una lunga doccia calda, mi sento un po' meglio, ma non del tutto, la mia mente continua a fissarsi sull'incontro con Ana, sono nervosa, perché non sò come andrà....

Dopo essermi asciugata i capelli, mi vesto e scendo al piano di sotto, silenzio assoluto.
Che strano!
Do un'occhiata in cucina, la mamma non c'è, sarà andata a fare qualche commissione con mio padre visto che è casa.

Meglio così non dovrò rispondere alle domande di mia madre, sul perché ieri sera mi sia chiusa in camera senza cenare.
Mi dirigo nel salone, trovo mio fratello stravaccato sul divano che sta giocando alla Play,

- 'giorno gnomo, già operativo?

Mi guarda per un secondo ma si riconcentra sul gioco.

-devo superare il livello, non disturbarmi!

Non aggiungo altro quindi mette in pausa il gioco e mi guarda:

- Finalmente sei uscita dalla tana strega!

Ok, sto per picchiarlo!

Poi aggiunge:

- Ieri sera ti sei persa il fantastico soufflé della mamma!

Ridendo mi guarda di sottecchi.

Sappiamo entrambi che questo non è un piatto che le viene molto bene, forse l'unico.
Ogni volta che lo prepara, facciamo sempre finta che sia squisito, per non ferirla, si impegna tantissimo.

In questo momento avevo proprio bisogno di pensare a qualcosa di diverso, anche se litighiamo spesso io e Gab, lui riesce sempre a farmi ridere, in fondo ci vogliamo bene, molto in fondo però!

Guardando l'ora mi accorgo che sono quasi le 10:00, sarà meglio avviarmi al parchetto quindi infilo le scarpe e vado verso la porta,

- io esco Gab, torno fra un po'!
Mi raccomando non fare guai!

Dal salone risponde Urlando:

- ok! Non ti preoccupare farò solo incendiare la cucina! Niente di che!

Ridendo come un matto.

È proprio un'idiota!

Chiudo la porta e mi incammino verso il luogo dell'appuntamento, non ci metto molto ad arrivare, è proprio dietro casa.

Questo parco suscita in me, tantissimi ricordi soprattutto felici.
io ed Ele venivamo sempre qui da bambine, ci divertivamo ad inventare sempre tantissime storie con tanti personaggi diversi,
sorrido nostalgica al ricordo di quel periodo.

Automaticamente, vedo alla "nostra" panchina preferita, quella sotto il ciliegio, ci piaceva tanto stare qui, sedute per ore, non stancavamo mai era il nostro posto lontano da tutti e tutto.

Un altro evento che ricordo con piacere è quando ogni tanto i petali dei fiori dell'albero, cadevano mossi dal vento, creando una cascata rosa, la chiamavamo "pioggia d'amore" e credevamo che ci avrebbe aiutato a trovare l'amore della nostra vita, una stupidaggine ovviamente!

Il giorno più bello della mia vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora