IX

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Jordan: "beh vedo che la lingua continui a non tenerla a freno, vorrà dire che presto la userai per altro" prende la mia mano e la appoggia sul suo pacco.
Con l'altra mano mi palpa il sedere. Lo spingo via e gli do un pugno in piena faccia.
Eva: mettimi di nuovo le mani addosso e tornerai in Canada a calci nel culo
Jordan: mi era mancato il tuo culo fantastico Eva
Eva: bene e continuerà a mancarti
Le lezioni passano lentamente, non faccio che pensare al fatto che io sia costantemente in pericolo. L'arrivo di Jordan ha scombussolato di nuovo tutto, ed ero sola. Le mie sorelle avevano i loro problemi cui pensare, e agli amici che avevo non avevo detto nulla di questa storia, non volevo che mi guardassero come una vittima disperata, e mi vergognavo tremendamente.
Mattia mi vede pensierosa e mi tocca la spalla.
Per l'accaduto mi scanso subito e sospiro
Mattia: Eva ma che hai? Stamattina sei uscita di casa correndo senza fare colazione, cosa stranissima per te, e ora fissi il vuoto...
Lo guardai con occhi tristi
Mattia: Eva senti, forse non dovrei dirtelo perché sicuramente non mi risponderai, o almeno non subito, ma questa mattina ho sentito la chiamata con un tuo possibile ex.
Sospirai, deglutii a fatica.
Eva: va bene, ormai ho paura ci sia pure tu dentro sta storia. A casa ti dirò tutto.
Mattia: va bene, sai che puoi fidarti
Dopo nemmeno un minuto gli toccai la mano e gli parlai di nuovo
"mattia... Grazie e..."
"che c'è Eva, parla"
"devi starmi vicino"
"bella so cavarmela, se il tuo ex volesse sfondarmi il cranio, credimi, non ci riuscirebbe"
"non si tratta di te, ma di me. Già prima... Mi ha dato un assaggio... Ti prego"
"che cazzo significa 'un assaggio' Eva, che ti ha fatto"
"Mi ha-"
Non riesco a finire la frase, scoppio a piangere, cosa abbastanza strana per me, ero solita tenermi tutto dentro, esco dalla classe senza nemmeno chiedere il permesso. Corro per andare al bagno, che si trova alla fine del corridoio.
Ovviamente incontro lui.
Jordan: ehy perché piangi?
Eva: non mi toccare
Jordan mi blocca con le braccia, ho le spalle attaccate agli armadietti.
Cercai di prenderlo a calci ma si appoggiò a me.
Jordan: ancora cerchi di picchiarmi? Eva devi capire che non hai scampo. Io ti voglio e farò di tutto per farti di nuovo mia.
All'improvviso si stacca da me, spinto da qualcuno.

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