XII

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Mattia è a bocca aperta.
Mattia's pov
Dio santo, era in intimo.
"Eva... Che stai-"
Si avvicina e mette un dito sulle mie labbra
"Dai su sappiamo entrambi ciò che proviamo, non vuoi divertirti con me?"
"sì... Lo voglio ma... Sei ubriaca, sei una pezza"
"è maleducazione far aspettare una signora" mi bacia, le metto le mani sui fianchi e si avvinghia a me. La sbatto contro il muro, caccia un piccolo urlo.
*ma che cazzo sto facendo, non posso*
La poso sul letto e le dico che non era il momento adatto per fare certe cose.
Eva's pov
Non voglio saperne nulla.
Mi metto a cavalcioni su di lui e inizio a muovermi. Lo vedo alzare gli occhi al cielo e subito dopo sento qualcosa di duro.
"guarda chi si è svegliato"
Sto per toccargli la protuberanza quando mi blocca la mano.
Mattia: "Eva... No"
Mi metto di fianco a lui,
mette un braccio sulla mia schiena, poggio la testa sul suo petto e ci addormentiamo.
Mi sveglio, oggi non si va a scuola, è sabato.
Sta ancora dormendo.
Dio mio che cosa ho fatto, ho rovinato tutto. Sono in totale imbarazzo. Decido di andare a correre, non voglio essere lì quando si sveglierà.
Senza fare troppo rumore mi alzo e mi preparo

 Senza fare troppo rumore mi alzo e mi preparo

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Prendo le cuffie e scendo per fare colazione. Bevo un bicchiere di succo, mangio una mela ed esco. Corro per circa 5 km. Sono le 12, non tornerei in tempo per il pranzo. Chiamo mamma per dirle che mangerò in un qualche posto in città. Dopo aver pranzato, vado in un parchetto. Cazzeggio un po' ma il telefono si spegne, decido di partire per casa. Torno alle 18.
In casa non c'è nessuno, nemmeno Mattia, credo. Tuttavia per evitare di incontrarlo nel caso in cui sia a casa, cammino in punta di piedi. Apro la porta della camera controllando, prima di entrare, che non ci sia nessuno in corridoio. Mi volto e c'è Mattia appoggiato davanti alla finestra.
Mattia: "Ma dove cazzo sei stata, ti ho chiamata 10 volte"
Eva: "scusa ma mi è morto il telefono"
Mattia: "pensavo che Jordan ti avesse fatto qualcosa, sei fuori da questa mattina DA SOLA"
Eva: "senti Jordan non è in città, e se anche fosse credo mi abbia lasciata in pace... Sono passate tre settimane da quando Alejandro l'ha pestato"
Mattia: "sì ma non ne sei certa, e comunque con Ale... Sì insomma, come va?"
Eva: "probabilmente si è scopato una alla festa di ieri, li ho visti baciarsi due volte per poi vederli chiudersi in una stanza"
Mattia: "oh... Mi dispiace"
Eva: "tranquillo, non ero così presa, mi dispiace non tanto perché ha baciato un'altra ma perché non è stato sincero dicendo che voleva chiudere con me"
Mattia: "capisco... Beh io allora... vado"
Sta per uscire dalla porta
Mi volto per togliere le scarpe ma mi prende per i fianchi e mi fa girare. Siamo a una distanza di nemmeno 5 cm.
Mattia: "Eva... tu mi piaci, e anche tanto"
Eva: "Anche per me vale lo stesso"
Ci baciamo, le sue mani toccano il mio sedere, lo palpa più e più volte. Le mie mani finiscono tra i suoi capelli e sul suo petto. Mi posa delicatamente sul letto, mi bacia il collo, fa alcuni succhiotti e a volte lo morde. Ora è tra le mie gambe, arriva alla scollatura, mi tocca il seno. Lo fermo perché ero abbastanza confusa
Eva: Mattia, oh dio, aspetta... Non... Mattia
Mattia: mhh
Eva: puoi... Staccarti un attimo?
Mattia: Gesù... Ghezzi ti ho mai detto che hai un tempismo assurdo?
Eva: ieri ti sei fermato e ora vuoi farlo?
Mattia: ieri stavi messa malissimo. Non mi scopo quelle ubriache.
Eva: sì ma... Ora non voglio
Mattia: e va bene, rispetterò la tua scelta. Ma chi dice che non possiamo fare altro?
Dice giocando con una ciocca dei miei capelli e con una voce sensuale
Eva: va bene ma tocca a me

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