La prima impressione non si scorda mai

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Grece's POV

Mio fratello ed io non siamo mai stati molto fortunati.

A 16 anni nostra madre ci partorì, cinque anni dopo nostro padre scappò di casa e un paio di mesi dopo morì, noi eravamo la sua vita ma pur di non averci attorno aveva preferito perdere la sua.
Appena maggiorenni io e il mio gemello Geremia, detto da tutti o Gege o Gere, cercammo lavoro e dopo quindici anni ci sistemammo definitivamente, o almeno io, ora vivo a Milano con il mio compagno Dimitri e nostra figlia Psiche. Il mio adoratissimo fratello non si è ancora sistemato e ha un monolocale in Svizzera, da quello che mi ha raccontato non è stata una cosa facile lavorare e trovare amicizie (qualche volta gli trovavo dei lividi sul corpo ma avevo sempre fatto finta di niente, volevo aiutarlo).
Dana ovvero, Danbrosia, nostra madre, ha 48 anni ma da tre ha un compagno più giovane di lei di ben 10 anni.

La famiglia al completo è stata riunita per avere l'occasione di festeggiare al mare.

<<Le camere hanno un massimo di 3 persone quindi: io, Dustin e Geremia dormiremo nella stessa camera e voi nell'altra>> disse nostra madre.

Il suo ragazzo non era ancora arrivato ma noi avevamo già raggiunto l'hotel ed eravamo impazienti di incontrare l'uomo che si era invaghito di nostra madre.

<<Devo proprio dormire con voi due?>>

<<Si figliolo non fare il guastafeste>>

Geremia's POV

Sbuffai alla risposta di Dana, mi tirai indietro i capelli rossicci e la piccola Psiche mi prese il bordo della maglietta con difficoltà per attirare la mia attenzione facendomi abbassare lo sguardo, alzò le braccia al cielo verso di me e io la presi in braccio.

<<Sbagli ad affezionarti a me piccola>>

Lei per risposta rise e mia sorella venne a riprenderla guardandomi preoccupata.

<<Mi spieghi cosa ti prende?>>

<<Mia mamma, nostra mamma si è fidanzata con un uomo che ha praticamente la nostra età. In più ci avrà anche accuditi e ci avrà anche dato tutto ma io non ho più ricevuto una sua chiamata da quando sono andato via di casa, potevo essere morto>>

<<Io le ho ricevute, forse perché non sappiamo nulla di te?>>

<<Sei sicura di averle ricevute e non di averle inoltrate? Per il resto non credo proprio che siano affari vostri>>

<<Siamo la tua famiglia Gege>>

<<Tu si, lei e il suo compagno del cazzo no!>> sussurrai arrabbiato.

In quel momento arrivò un taxi e dalla portiera del passeggero posteriore scese un uomo quasi sulla quarantina, capelli marroni, occhi castano scuro quasi nero, vestito di tutto punto che venne verso di noi, mi stava fissando e il suo sguardo bruciava su di me, mi morsi il labbro arrossendo violentemente, un sorriso scherzoso fece capolino sul suo viso "chi è quest'uomo?" pensai tra me e me.

<<Amore mio, ben arrivato>> mia madre corse incontro all'uomo che la strinse alzandola leggermente da terra.

<<Ciao bellissima>> si diedero un bacio e la mia espressione più che sorpresa fece incuriosire mia sorella.

<<Almeno è figo>>

<<Non me ne frega niente>> sussurrai di nuovo con gli occhi spalancati mentre il mio cervello tentava di capire che cosa fosse successo in quel brevissimo lasso di tempo.

<<Ragazzi e ragazze lui è il mio compagno Dustin>>

"Cazzo no... È tremendamente bello, è così eccitante" avevo occhi e labbra socchiuse e facevo fatica a respirare.

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