Risorgere

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Disclaimer:
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- COME UNA FENICE -

CAPITOLO 12 - RISORGERE



Se gli avessero detto che a un certo punto, nella vita, si sarebbe trovato seduto in un negozio Babbano di tatuaggi pronto a farsi incidere insieme a San Potter, non ci avrebbe creduto. Si sarebbe lasciato andare nella risata più fragorosa della sua esistenza.
E invece Draco Malfoy era lì per davvero, seduto su una poltroncina in pelle nera a sfogliare un catalogo di disegni, con il ronzio incessante della macchinetta che accompagnava in sottofondo una canzone hard rock. Highway to Hell, recitavano le parole del brano. Oh, c'era stato eccome all'inferno, lui.
Potter, sdraiato prono sul lettino a pochi metri da lui, non riusciva proprio a smettere di sorridere ogni qualvolta che Draco incrociava il suo sguardo.
Silvester, un uomo di origini tedesche sulla quarantina, stava armeggiando sulla schiena di Harry da almeno tre quarti d'ora. Quest'ultimo aveva dovuto offrirgli una cospicua somma in denaro Babbano per convincerlo a tenere aperto lo studio tutta la sera solo per loro, e Silvester aveva accettato di buon grado alla vista di quel compenso extra.
Harry aveva scelto per sé un disegno stilizzato di una cerva, grande più o meno come un pugno, e se lo stava facendo tatuare al centro della schiena in mezzo alle due scapole. Un omaggio a sua madre e al professor Piton, al loro Patronus. Gli avevano salvato la vita entrambi, in modi e tempi differenti.
L'ago non faceva male, a differenza di ciò che Harry si sarebbe aspettato. Silvester era piuttosto delicato con il tratto, nonostante l'aria rude. Era ricoperto di tatuaggi e piercing dalla testa ai piedi, portava i capelli lunghi e biondi raccolti in uno chignon alto e la barba intrecciata fino al petto.

Malfoy, addentando il dolcetto al mango con il quale Potter aveva comprato il suo silenzio, continuò a sfogliare il catalogo alla ricerca di qualcosa. Difficile scegliere, quando la maggior parte dei disegni non rappresentano nulla. Harry gli aveva suggerito di tatuarsi un drago, simbolo del proprio nome, ma aveva rifiutato: non andava oramai più fiero delle proprie origini, delle scelte di suo padre. Non c'era proprio niente al quale rendere omaggio.
Di simboli e animali ne vide tanti, ma nulla attirò la sua attenzione.
Poi, d'improvviso, eccola lì. Era così ovvio, no? Cosa avrebbe potuto rappresentarlo meglio, se non una fenice? Una fenice, colei che risorge dalle proprie ceneri.

Draco aveva scelto lo stesso animale sulla copertina dell'Agenda Canterina di Harry, in onore al fatto che questi fosse sopravvissuto e tornato indietro dalla morte più di una volta.
Il fatto di cancellarsi il Marchio una volta per tutte avrebbe senz'altro significato un nuovo inizio anche per lui. Risorgere. Lasciare nelle ceneri il proprio passato e rinascere come persona nuova, una persona migliore.
Quando Draco mostrò a Harry il disegno che aveva scelto, quest'ultimo dovette trattenere la commozione. Non se lo sarebbe mai aspettato, ma la trovò un'idea meravigliosa.
La lunga e ampia coda della fenice avrebbe coperto il Marchio - intrecciandosi a esso e nascondendolo tra le sfumature di cenere alla base del polso - mentre il volatile, maestoso, si sarebbe elevato sopra a esso fino alla fine dell'avambraccio. In bianco e nero la base, con inserti watercolor arancione e rosso tra le piume e le fiamme.
Così, anche se disgraziatamente il Marchio Nero avesse lottato per venire fuori, sarebbe comunque rimasto semi nascosto dal significato intrinseco della fenice appollaiata su esso.

Harry si alzò dal lettino dopo un'ora di lavoro e si contemplò la schiena tramite uno specchio, soddisfatto. Anche Draco convenne al primo sguardo che fosse davvero un bel tatuaggio, ma non glielo disse.
Era troppo nervoso persino per parlare e, quando Silvester lo fece accomodare su un'altra poltrona e intimò di posizionare l'avambraccio sul bracciolo, credette che il cuore gli stesse per esplodere. Draco non aveva intenzione di mettersi a torso nudo, quindi arricciò la manica della camicia fin sopra al gomito e, alla domanda del tatuatore sul perché volesse coprirsi quello strano simbolo, nessuno dei due maghi osò dare una risposta.
Silvester convenne che fosse solo un brutto – perché era davvero brutto, a livello tecnico – errore di gioventù; il tipico tatuaggio che si fanno i giovani per moda e poi se ne pentono. Beh, non che la realtà fosse poi così differente.

Come una fenice || 𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦 || ᴡᴀᴛᴛʏꜱ 2022 ᴡɪɴɴᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora