Da Strecatto e Cico*
Erano le 2.00 di notte e Cico si riposava silenzioso nel suo letto guardando il soffitto rosso, sembrava dormire ma in realtà era molto sveglio e pensava alla conversazione avuta da qualche ora. Stessa cosa per Strecatto ma invece lui per la maggior parte del tempo l'ha passato a piangere in silenzio.
Nei pensieri di stre: Non è possibile che io non gli piaccia! Forse vuole solo del tempo perché ci conosciamo da poco... mi ha deluso con Fairy ma è anche vero che io non gli ho detto la verità cioè che io sono gay da un po' e lui ovviamente è rimasto spiazzato... so solo che ho bisogno di lui, anche se non ho tutte le approvazioni, se anche non sono accettato fino in fondo... se non l'avessi visto in ospedale forse nessuno si sarebbe accorto del mio segreto non più segreto
Flash back*
*passa Cico ma poi gli squilla il cellulare*
Lo guardai sorpreso, leggermente colpito dalla sua bellezza che quasi mi scordai perché sono lì in ospedale.Mamma: ne abbiamo già parlato!
Stre: mamma per favore smettila!
Mamma: No! Per favore sono anche malata, sii normale per una volta.
Stre: Mamma... basta!
Mamma: No Strecatto, devi essere come gli altri per una volta.
Stre: sai meglio andare in quel borgo schifoso che sentirmi dire di non essere normale!
Voltai le spalle e uscì dall'ambulatorio.
Mamma: stre torna qui!
Stre: non sono normale meglio non contagiare altre persone con questa gayaggine.
Mamma: STRE! STRE! TORNA QUI!
Uscii dall'ospedale con le mie valigie, decisi di fare un giro in macchina e dormire lì dentro, il giorno dopo mi sarei presentato nel mio nuovo quartiere.
Finish Flash Back*
Pensieri di Stre: basta, ho lasciato mia mamma per lui, per quello di cui mi sono innamorato a prima vista non posso lasciartelo sfuggire
*Intanto nella camera di Cico*
I pensieri di Cico: Perché sono rimasto in silenzio? Perché non ho detto nulla? Sono un codardo! Ma è meglio così o almeno meglio per lui, non lo merito, merito di peggio, non merito uno come lui... però io ho bisogno di lui, ne ho bisogno... ma non fisicamente, ma nella mia vita, per sempre nella mia vita ler sempre con me...
Devo vederlo.Cico si alzò dal letto sperando che anche Strecatto volesse vederlo, o sennò lo avrebbe svegliato interrompendo il suo sonno, non era quello che voleva, non voleva affatto infastidirlo ma appena chiuse la porta della camera vide Stre immobile nel corridoio. Non ci poteva credere! Anche stre aveva bisogno di Cico ma nessuno ancora aveva rotto il ghiaccio.
Cico: che tempismo.
Stre: già!
Entrambi: allora...
Cico: mi dispiace di non aver risposto, perché anche io ti amo... mi sono comportato da bambino, mi dispiace...
Stre: non importa
Cico: perché sei qui?
Stre: perché volevo vederti e volevo te...
Cico passò una mano sulla guancia del suo amico e si avvicinò pian piano al suo viso rimanendo a pochi centimetri da lui. Sentì una mano che pressava sul suo petto allontanandolo da lui.
Stre: non posso.
Cico: perché?
Stre: perché ci conosciamo da poco tutto qui.
Rimasero in un silenzio imbarazzante ma alla fine Cico si fece avanti.
Cico: almeno dormirai con me?
Stre: si dai, posso stare a sinistra?
Cico: certo, come ieri...
Stre: okay, buonanotte Cico.
Stre diede un bacio sulla guancia a Cico per poi coricarsi tra le calde coperte del letto ed addormentarsi.
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