~Era solamente una bugia

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                                Joker's pov.
Quella mattina stava piovendo e anche tanto. Il cielo era abbastanza carico e ogni tanto si sentivano dei tuoni in lontananza. T/n dormiva, e faceva bene, visto che erano ancora le 8:30 del mattino. Guardai per un po' il suo corpo avvolto teneramente nelle coperte, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso quello che continuavo a fare. Andai in bagno a fare una doccia per rilassare i nervi. Aprii il rubinetto e attesi un po' prima che arrivasse l'acqua calda. Presi del sapone e iniziai a lavarmi, insaponando anche i capelli verdi diventati più scuri a causa dell'acqua. Ad un tratto, dopo il secondo shampoo, sentii la porta del bagno aprirsi e vidi T/n nuda. Arrossii e lei fece lo stesso. Anche il mio amichetto apprezzò e lei entro nella doccia. "Buongiorno"mi salutò dolcemente. "Buongiorno, piccola. Dormito bene?"le dissi baciandola. Annuì e iniziò a massaggiarmi la schiena dolcemente. Apprezzai molto, finché le sue mani, non scesero più in basso, fino ad arrivare lì. Emisi dei gemiti. "Hai d-delle mani d'oro!"gemetti ancora dal piacere. Continuò e mi abbandonai completamente a lei. Presi un preservativo in una scatola che avevo sulla mensola ed entrai dentro di lei velocemente. Gemeva anche lei ora e graffiò la mia schiena lievemente. Lei era la mia cura, quella che mi faceva scordare ogni brutto pensiero e mi faceva illuminare la giornata. Finimmo entrambi esausti ma contenti e lei, mi disse che doveva andare a casa perché giustamente aveva anche lei degli impegni. Ma doveva tornare nel pomeriggio, quindi potevamo restare un altro pò insieme. Ero contento di stare con lei, quindi avevo programmato una serie di film da vedere insieme, genere horror. Andai un attimo fuori a fumare una sigaretta e a guardare il cielo che era sempre nero, ma almeno aveva smesso di piovere. Quella manciata di minuti bastò per farmi trasalire. Un urlo mi fece rabbrividire. "Joker!! Che cazzo significa questo?!"mi urlò T/n arrabbiata e delusa allo stesso tempo. Corsi dentro casa e la vidi con il viso rigato da qualche lacrima. Aveva il mio cellulare in mano e una chat aperta. Beh, amanti non ne avevo perché non la tradirei mai, ma allora, chi poteva essere? Oh merda... Forse avevo capito. Erano alcuni "colleghi" che frequentavo a volte per fare le rapine per divertimento. Questa è l'altra parte della verità che non le avevo ancora detto. Ma da quando stavo con lei, mi sapevo controllare di più. "Perché hai il mio cellulare?"le domandai incredulo. "Perché squillava in continuazione e volevo poetartelo. Ora dimmi: perché mi hai mentito?! Pensavo di potermi fidare...pensavo che ci saremmo detti tutto..."scoppiò di nuovo a piangere. Il mio cuore, si spezzò per la prima volta. Non volevo che lo scoprisse così. Glielo avrei detto in un'altra occasione e in un altro modo. "Scusami tanto ma pensavo che tu mi avresti lasciato..."dissi solamente e mi sentivo un idiota. "Uccidi e rubi? Che altro devo scoprire? Che sei un cocainomane e cose simili? Mi fai schifo. Non mi fido più di te. Ora lasciami stare e non cercarmi più"disse piangendo, per poi prendere la sue cose e scappare. "Aspetta! Lasciami spiegare!"le urlai. Le presi il braccio e le afferrai il viso. I nostri occhi, erano vicini come la prima volta che ci siamo visti. "Avevo paura di dirtelo perché sapevo che mi avresti lasciato e perché mi vergognavo. Sono stato un coglione e mi sento un mostro...mi spiace davvero tanto e spero che tu possa perdonarmi un giorno..."dissi con la voce spezzata dal se so di colpa. Lei guardò altrove ed io le asciugai con le dita alcune lacrime. Non sopportavo di vederla piangere così... Le tremava il labbro. Mi spinse poi via e se ne andò, non osando più guardarmi in faccia. Tornai al mio cellulare e lessi il messaggio che aveva segnato la fine del mio rapporto con T/n:
Ehy Joker, stavamo pensando io e gli altri bastardi, di fare una rapina soli uomini (anche se è sempre così) nella gioielleria nuova. Ti va?
Alla fine, volevo trovare un modo per distrarmi, anche se sapevo che era sbagliato, ma tanto ormai che avevo da perdere? Accettai, anche se a malincuore, così la sera, andammo in quella gioielleria. C'erano solo due coppie di fidanzati e alcune donne sulla mezza età. Il proprietario ed a un uomo sulla sessantina e aveva un'aria da imbecille. "Non ci facciamo intimorire dagli animali!"mi urlò contro lui. Mi incazzai. "Come scusa? Non ho sentito bene"dissi, prendendogli la testa e sbattendogliela contro il bancone. Urlarono tutti. Continuai e risi istericamente, mentre i miei colleghi, rubarono le cose più belle e pregiate. "Smettila adesso, Joker!"urlò uno dei miei colleghi, ma ero troppo incavolato a causa della mia rottura con T/n e dalla provocazione del proprietario. Lasciai perdere, quando vidi che iniziò a sanguinare dal naso. Si prese un fazzoletto e se lo tamponò. Corremmo poi via e salimmo in auto, dirigendoci nella base dove lavoravo io. Ma non riuscivo a smettere di pensare a T/n...

"Il mio folle dolce clown"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora