Non ci è voluto molto a decidere di prepararci per la serata nel giardino dell'accademia, tanto vale ambientarsi subito e magari riuscire a stringere qualche amicizia ancor prima di cominciare i veri e propri corsi l'indomani.
Eleonora è così diversa da me, sicura di sé stessa, spavalda, estrosa e espansiva; io invece faccio fatica ad ambientarmi, sono molto insicura e diffido fin troppo delle persone. Queste nostre differenze si notano già dal modo in cui ci accingiamo a prepararci per la serata: lei sceglie in un attimo cosa indossare, poiché sicura di cosa la valorizzerà e farò sentire sicura: una gonnellina a vita alta e una camicetta bianca, dei vistosi orecchini colorati e dei sandali alti, io invece dopo un'attenta analisi delle disponibilità del mio guardaroba scelgo una gonna midi lilla plissettata e un body bianco con uno scollo a barca e a maniche lunghe. Scelgo di lasciare i miei piccoli orecchini a cerchio, e di legare i miei lunghi capelli castano chiaro in una coda disordinata.
Fortunatamente, essendo settembre, qui in Spagna fa ancora un gran caldo e non avrò bisogno di portare un giacchetto, quindi prendo una tracolla nera ed usciamo dalla stanza e poi dal residence facendoci guidare dalla musica e dal frastuono lontano della gente nell'immenso giardino che fa da ingresso al campus.
È tutto incredibilmente bello, ci sono festoni di luci e lanterne che circondano l'intero spazio, tavolini, cuscini a terra e persino un DJ che arricchisce la serata con della musica: scommetto che è un ragazzo che studia musica qui.
Con Eleonora ci facciamo spazio tra la folla agitata e andiamo a prenderci da bere al lungo tavolo in legno al centro del giardino:
''Una birra e una Coca cola!" urlo per farmi sentire dal tipo che si occupa delle bibite. Le prendo e do la Coca ad Eleonora, vediamo in lontananza Andreas con i suoi amici, presumo, e con uno sguardo intenditore ci dirigiamo a salutarlo.
''Siete venute alla fine! Brave, grandi! Vi presento i miei companeros: Rafael, Luna, Christian e Marcos'', subito dopo dice i nostri nomi e rivolgiamo entrambe un gran sorriso a tutti loro. Che personaggi eclettici, Christian in particolare attira la mia attenzione per i suoi occhi verdi e le lentiggini, ma soprattutto per l'immenso tatuaggio nero che ricopre l'intero braccio destro. Probabilmente nota che lo sto fissando in maniera piuttosto maniacale e si rivolge a me:
''Ti piacciono i tatuaggi?'' mi dice.
''Si, non avevo mai visto però un intero braccio nero'' gli rispondo.
''Non è interamente nero, ora è buio ma in realtà ci sono dei disegni grigi e bianchi nel mezzo'' mi risponde sorridendomi. Continuiamo a parlare del più e del meno, dell'Italia, di come sono giunta fino a Madrid e del corso che ho scelto di frequentare. Lui frequenta scenografia, quindi presumo che finirà nella stessa classe di Ele.
Mi sembra gentile e molto carino, a dir la verità mi sembrano tutti gentili ed estremamente carini ma probabilmente è perché sono al terzo bicchiere di birra, Andreas non fa che rifornirci continuamente, è praticamente un refill umano.
Ballo con Eleonora e tutti gli altri ragazzi conosciuti da poco, rido, urlo e mi sembra di non essere così felice e viva da un secolo ormai. Sento di aver bisogno di fare pipì così chiedo a Christian, che è il ragazzo con cui attualmente ho scambiato più parole, dove sia un bagno e lui si offre di accompagnarmi. Avviso Ele, che sta beatamente ridendo di gusto in merito a qualche battutina esilarante di Andreas, e seguo l'inconfondibile braccio ''quasi'' nero di Christian che si fa largo tra la folla.
''Segui questo corridoio e il bagno delle donne si trova infondo a destra'' mi dice.
Lo ringrazio e mi incammino, oltrepassando la segreteria in cui sono venuta stamattina e già mi sembra passata un'eternità. Apro la porta del bagno e immediatamente a destra noto che c'è un enorme specchio che copre l'intera parete, guardo il riflesso e vedo un viso arrossato dall'effetto dell'alcool, la coda fatta precedentemente disordinata ora lo è ancora di più dopo tutti i balli.
Faccio velocemente pipì e lavo le mani in quello che sembra essere un lavabo di porcellana per quanto è bianco candido e pulito. Sistemo velocemente la coda e la scollatura del body ed esco. Christian è ancora ad aspettarmi ma stavolta è vicino al bancone della segreteria, in cui ormai non vi è più seduta la donna di mezza età di questa mattina.
''Grazie per avermi aspettato!'' gli dico vicino all'orecchio per cercare di sovrastare il caos della musica esterna. Lui fa un cenno con la mano e lo vedo indaffarato a sistemare dei fogli.
''Che roba è? Se posso chiedere'' gli faccio.
''Sono manifesti, dopodomani verranno degli attori ospiti qui per aprire l'inizio dei corsi e in particolare l'inaugurazione di uno nuovo per chi segue recitazione e scenografia, si chiama Formazione attoriale e teatrale di scena.'' mi risponde con tono entusiasta.
Possibile che non sapessi né di questo né dello spettacolo di fine anno?
''E chi saranno gli attori ospiti?'' chiedo curiosa a questo punto.
Christian mi guarda esterrefatto e anche un tantino dubbioso, probabilmente convinto che io stia scherzando e che in realtà sappia già la risposta alla mia stessa domanda.
''Oddio davvero non lo sai? Beh allora in pratica da questa accademia si sono formati nella storia diversi importanti attori, negli ultimi anni la maggior parte dei diplomati qui però riusciva unicamente ad accaparrarsi piccole parti secondarie in spettacoli teatrali non poi così importanti...finché due anni fa si sono diplomati qui Ester Exposito e Jaime Llorente!'' mi dice tutto d'un fiato.
''E quindi?'' ancora non capisco onestamente.
''Assurdo che tu sia ignara di tutto! E quindi questi due nomi da due anni a questa parte sono noti in tutto il mondo per aver preso parte al cast di Élite! Verranno ospiti entrambi con parte del cast per rendere omaggio all'accademia che li ha formati e partecipare con noi allo spettacolo teatrale che metteremo in scena a fine corso! Tutto chiaro ora?'' mi domanda speranzoso di trovare in me l'entusiasmo che finora non ho avuto.
''Wow beh sembra una figata nonostante io non abbai visto lo show e non abbia idea di chi siano questi attori, conosco però qualcuno a cui l'idea piacerà molto!'' dico.
A questo punto lo tiro per un braccio e torno da Eleonora, la avvicino e le spiego tutta la situazione.
''Insomma hai capito? Da dopodomani avrai a che fare con alcuni degli attori di Élite, dovrai lavorare con loro e potrai conoscerli!'' le dico urlando ed emozionata per lei.
Lei rimane senza parole per qualche secondo, poi chiede conferma ad Andreas poiché pensa che probabilmente la stia solo prendendo in giro.
''Certo, che non lo sapevate? Siamo tutti elettrizzati all'idea di averli come ospiti qui. È una vita che l'Accademia ospita personaggi noiosi e sconosciuti a tutti noi ma quest'anno si e 'superata, questi ragazzi sono l'orgoglio del campus e ci hanno dato nuovamente un nome! Pensa che alcuni dei ragazzi che sono rimasti qui e non si sono ancora diplomati li conoscono poiché seguivano i corsi assieme. Vero Rafael?'' chiede all'amico pizzicandogli la spalla per attirare la sua attenzione.
L'amico annuisce e ci spiega che purtroppo lui è fuori corso ma che durante questi mesi ha continuato a sentire Jaime e conferma tutta la storia dell'ospitata e dello spettacolo, aggiungendo anzi che sono tutti euforici, il resto del cast compreso, all'idea e non vedono l'ora di partecipare avendo sentito della grandezza di questa accademia dai loro amici e colleghi.
Mi volto verso Eleonora che continua a sbattere le palpebre incredula e la sento dire:
''Questo anno non poteva iniziare meglio!''
Vorrei avere il suo stesso entusiasmo, ma per ora tutti questi nomi sono per me nomi qualunque. Non resta che aspettare dopodomani.
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Nadie dijo que fuera fácil (Nessuno ha detto che è facile).
SonstigesQuando l'ultima delle cose che avevi immaginato diventa un pensiero costante, un desiderio impellente, non puoi fare altro che assecondare questa sensazione. Ricorda una cosa però: nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Vorrei che leggendo le mi...