DOMENICA ORE 08:30
Guardo il telefono non appena apro gli occhi, madida di sudore, con il cuore a tremila e una forte morsa allo stomaco e nel petto: è successo ancora, lo stesso identico sogno, o meglio incubo, che mi tormenta da due anni a questa parte.
Eravamo in auto, io e Federico. Si era offerto di guidare al posto mio perché era notte fonda, stavamo rientrando da una serata con degli amici e lui non aveva appositamente toccato alcool per poter guidare in tranquillità. Mentre cambiavo distrattamente canale alla radio cercando di trovare una canzone riconoscibile e che piacesse ad entrambi, lo sentivo sbuffare e lamentarsi del fatto che dovessi lasciare una stazione qualsiasi perché tanto mancava poco all'arrivo a casa. E invece a casa lui non ci tornò mai: l'auto di un uomo ubriaco si schiantò contro la nostra, ad una velocità inimmaginabile. Lo prese in pieno, sfasciando completamente la fiancata dell'auto dalla sua parte e strappandogli via la vita sul colpo. Io me la cavai con lividi, lussazioni, fratture di qualche costola ed una lieve commozione cerebrale, ma sopravvissi, e tutto grazie al fatto che ero seduta al lato del passeggero. Tutto grazie a mio fratello che non mi lasciò guidare quella maledetta notte.
E così, poco dopo l'accaduto, è arrivata la prima seduta dalla psicologa per cercare di uscire fuori dall'insonnia in cui ero precipitata a causa dell'incubo di quella notte che mi attanagliava tutte le sere, a causa del senso di colpa che provavo e provo tutt'ora per non aver insistito nel guidare io, della mancanza asfissiante e perenne di mio fratello che mi accompagna in ogni minuto di ogni giorno. Poi, pian piano, c'è stato l'inizio di un apparente recupero durato mesi, fino a qualche settimana fa, quando l'incubo è tornato con tutte le sue sensazioni di malessere ed angoscia.
Ho cambiato vita, realtà, sono lontana dai miei affetti e da tutto ciò che mi ricorda Federico: è per questo che a volte avverto questa morsa allo stomaco, questa sensazione di ansia e agitazione apparentemente priva di una spiegazione logica che, però, in realtà c'è. Vivere tutto questo, il mio sogno, intraprendere la carriera che desidero per la vita se da un lato mi appaga e mi fa ricordare che è una promessa che feci a mio fratello che amava vedermi recitare, dall'altro lato mi fa sentire in colpa perché lui non è qui, non potrà mai avverare i suoi di sogni e non potrà diventare mai il padre che desiderava tanto essere da grande.
Respiro a fatica, mentre asciugo le lacrime che scendono copiose lungo le mie guance. Afferro il telefono, infilo le scarpe ed una felpa a caso ed esco per fumare una sigaretta, facendo attenzione a non svegliare Ele che mi è stata accanto, ieri notte, finché non mi addormentassi.
Ho 6 chiamate perse da Chris dopo l'accaduto di ieri sera a casa di Miguel e due sue messaggi:
''Andre ti prego rispondimi'' e ''Possiamo parlare della cosa? Per favore''
Ignoro tutto, pensando solo al fatto che Aròn invece non mi abbia cercata minimamente e che, le notifiche di Chris, in qualche modo, desidererei fossero state le sue. Mi maledico per questi pensieri: dopo ieri sera entrambi si sono concentrati più sul loro orgoglio maschile, intenti a prendersi a pugni, piuttosto che pensare a cosa fosse appena successo e a cosa sarebbe potuto succedermi se quel tipo fosse riuscito a trascinarmi via con sé. Per di più, il fatto che Aròn non si sia minimamente interessato a me e non abbia avuto uno straccio di momento per pensarmi, visto che non mi ha cercata, mi delude ancora di più. Un 'altra cosa che mi turba è il fatto che i chiari tentativi di Chris di cercarmi e chiarire non mi arrivano come dovrebbero, o meglio: apprezzo tantissimo il gesto e mi fa molto piacere vedere che desidera tanto chiarire con me e parlarmi, ma nel profondo sento che se queste stesse cose fossero state fatte da qualche altra persona in particolare, in questo momento avrei il cuore a mille e probabilmente starei sorridendo come un ebete.
STAI LEGGENDO
Nadie dijo que fuera fácil (Nessuno ha detto che è facile).
RandomQuando l'ultima delle cose che avevi immaginato diventa un pensiero costante, un desiderio impellente, non puoi fare altro che assecondare questa sensazione. Ricorda una cosa però: nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Vorrei che leggendo le mi...