𝟒. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨

622 31 49
                                    

"Tu hai fatto cosa??" urlò Taehyung con i occhi spalancati. Aveva appena bevuto un sorso del suo Americano ghiacciato, tossendo un po' mentre cercava di mandarlo giù.

Jimin arrossì guardandosi intorno, grato che nessuno sembrasse ascoltarli o guardarli. Erano in una caffetteria che si trovava proprio dietro l'angolo dei loro appartamenti. Lui e Taehyung ci venivano spesso. Lo adoravano perché non era mai troppo affollato, era molto accogliente e soprattutto perché era vicino casa.

"Abbiamo pomiciato e lui mi ha mostrato come... toccarmi" rispose piano Jimin.

Il ragazzo dai capelli castani fece un gran sorriso, l'eccitazione splendeva nei suoi occhi.

"Oh mio Dio, com'è stato? Bacia bene? Ti ha toccato anche lui?"

Jimin sorrise leggermente alla reazione di Taehyung. "È un po'... non lo so, ma sembra un po' autorevole, tipo, non l'ho mai visto ancora sorride o mostrare qualsiasi tipo di emozione. Voglio dire, non me lo aspettavo, ha chiarito che non dovrebbero esserci sentimenti. Sono contento che abbiamo fissato delle regole. Voglio dire, lo sapevo ma lui è così bello, continuo a dimenticare che è più giovane di me ma quando ero con lui mi sentivo... al sicuro, non so spiegarlo, mi piaceva e baciarlo era fantastico. Non volevo che smettesse."

"In realtà io non è che ci abbia parlato moltissimo e onestamente ho già dimenticato quale sia il suo aspetto e il suo comportamento."

"Bellissimo, così incredibilmente bello Tae, sul serio. Autoritario, maturo, un po' intimidatorio eppure - ed è quello che penso sia strano - mia ha fatto sentire così sicuro e a mio agio quando mi ha baciato e mi ha parlato mentre... beh hai capito. C'è qualcosa in lui che mi fa sentire così. Non riesco nemmeno a spiegarlo, non pensavo sarebbe stato così. Pensavo che mi sarei fermato dopo la prima "lezione" eppure eccomi qui, a volerlo incontrare di nuovo. È strano?"

"Sembra una persona eccitante. E no, non è affatto strano. Questo in realtà è un buon segno, significa che né io né lo hyung dobbiamo picchiarlo" ridacchiarono entrambi.

"Com'è il suo appartamento?" volle sapere Taehyung inclinando la testa di lato.

"È un condominio con la massima sicurezza, ha un appartamento di due piani e il suo soggiorno e praticamente delle dimensioni del mio appartamento. È enorme. Mi piace il modo in cui è arredato, è molto accogliente. Mi chiedo solo come possa mantenerlo, sai? Non che siano affari miei ma è più piccolo di noi e pensavo che stesse ancora studiando ma non volevo essere ficcanaso e fargli troppe domande. Figurati che non volevo neanche darmi un vera risposta al perché stesse facendo tutto questo con me."

"Wow" sussurrò Taehyung, scioccato dalla notizia. "Area benestante eh?"

Il basso annuì.

"Wow, beh allora deve per forza avere un sacco di soldi. Yoongi hyung probabilmente ne sa di più, potremmo farci dare qualche informazione da lui. Forse non ha un vero e proprio motivo per averti offerto questo patto? Non lo so davvero." Il ragazzo increspò le labbra pensieroso.

"È un po' sospetto però che non voglia darti una risposta, tuttavia non penso che dovresti scavare in profondità."

Jimin annuì.

"Beh, non glielo chiederò più, lascio che tutto rimanga così. Ha solo detto che voleva aiutarmi e per è già sufficiente. La prima "lezione" è andata bene, direi; non è stato cattivo o maleducato anzi, sembrava prendere la cosa molto sul serio, fissando delle regole e preparandomi la lista per... beh"

"Una lista?" Taehyung inclinò la testa di lato, la confusione scritta in volto.

Jimin arrossì al solo pensiero di quella lista.

𝘐𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦 |  𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora