𝟔. 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨

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Jimin prese il libro che Taehyung gli stava porgendo per poi metterlo nello scaffale.

"Ha fatto male?" mormorò Jimin senza guardarlo negli occhi mentre prendeva un altro libro. Le sue guance divennero rosse ma era una domanda che voleva fargli da un po' di tempo ormai.

"Huh?" rispose Taehyung confuso.

"Voglio dire, sai... la tua prima volta" sussurrò il biondo guardandosi intorno per vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi. Beh, dovevano fare piano comunque dato che erano in biblioteca e Jimin non voleva essere licenziato per aver violato una delle regole del lavoro.

"Ooh" disse l'altro, la bocca a forma di cerchio. Sorrise a Jimin, la compressione nello sguardo, "Non ti preoccupare, sono sicuro che lui ti farà sentire pronto. Se sei spaventato, chiedigli semplicemente di farti un ditalino per aprir-"

Taehyung non finì la frase perché Jimin lo colpì sul braccio con il libro che teneva in mano.

"Ahia, perché l'hai fatto?" chiese imbronciato accarezzandosi la parte lesa.

"Ssshh!" si sentì dire in lontananza.

"Scusa" sussurrò di rimando Taehyung a nessuno in particolare ma alzò gli occhi al cielo subito dopo, "Come se nessuno qui parlasse" borbottò.

"Beh, fai più piano o mi farai licenziare. Inoltre, non voglio che tutti sappiano cosa farò tra poco" disse Jimin arrossendo.

"Quello che ti farà lui, vorrai dire" ridacchiò Taehyung facendogli l'occhiolino, guadagnandosi un'altra sberla sul braccio, "Smettila" piagnucolò accarezzandosi il braccio cercando di alleviare il dolore. "Tutto questo è ingiusto perché io non posso ricambiare. Sei troppo piccolo e troppo carino per essere colpito, sarebbe come picchiare un bambino"

Jimin spalancò la bocca, offeso dalle parole di Taehyung ma non lo era sul serio – d'altronde poteva biasimarlo? Jimin non era intimidatorio proprio per niente.

"Scusa" si scusò il castano alzando le mani in difesa, "Farò più piano"

"Grazie" disse Jimin sottovoce mentre posizionava un altro libro sullo scaffale ripensando a quello che gli aveva detto Taehyung.

"Quindi se lui... se lui fa quella cosa, non mi farà male?"

"Farti un ditalino?" chiese Taehyung alzando un sopracciglio. Jimin annuì leggermente senza guardarlo negli occhi per il troppo imbarazzo.

Desiderò essere più sicuro di se stesso e riuscire ad aprirsi di più come Taehyung che gli diceva tutti i minimi dettagli – a volte fin troppo per i suoi gusti- senza vergognarsi.

"Beh, ad essere onesti probabilmente farà un po' male o strano all'inizio ma tu digli solo di andarci piano e prenditi il tuo tempo. Non preoccuparti, andrà tutto bene"

Jimin deglutì. Era davvero nervoso e ansioso per il loro prossimo incontro. Di sicuro voleva farlo ma non poteva non avere quei pensieri. Il biondo aveva provato a dire a se stesso che la sua prima volta non era qualcosa di così importante ma era comunque spaventato. Pensò che Jungkook lo avrebbe aiutato e guidato in quella nuova esperienza, sperando che fosse cauto e attento.

"Il suo cazzo è grande?" chiese all'improvviso Taehyung. Jimin iniziò a tossire e spalancò gli occhi. Il castano ridacchiò alla sua espressione, scuotendo la testa, "Giusto, mi sono appena ricordato cosa mi avevi detto a proposito del pompino che gli avevi fatto quindi deve essere grande per forza"

"Taehyung, oh mio dio" sospirò Jimin scioccato e si guardò di nuovo intorno.

Taehyung alzò gli occhi dal cielo e si spostò i capelli dal viso. "Cosa? Era una domanda giustificata"

𝘐𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦 |  𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora