Foxy's pov
Non sono bravo ad orientarmi, maledizione. Questa mappa sembra tutta uguale, la capovolgo più e più volte per capirne il senso. Non so neanche se sto andando nella direzione giusta.
Però devo ammettere che questo è davvero un bel posto, non sarebbe male esplorarlo per bene.
Perdermi non sarebbe una grande preoccupazione se non fosse per le mie responsabilità. Dovrò sparire fino a stasera e giocarmi ogni mia carta.
Però con questa dannata mappa è difficile capire! È frustrante.
Alla fine girando attorno ad un gruppo di alberi trovo un cartello piuttosto inusuale. Un enorme effige di Chica disegnata male che mi indica la strada. Che senso ha?! Che cosa stupida, ma non ho scelta. Inizio a seguire gli enormi cartelli. E sono anche ovunque e con espressioni diverse.
Felice, triste, strafatta di pizza, annoiata, arrabbiata, inquietante e... quale espressione fa chi legge le parti più erotiche di un fumetto o storia tra due ragazzi? Ecco, c'è anche un cartello così.
Non capisco se è un modo per richiamare i ladri, farli desistere o semplicemente per irritare chi la viene a trovare.
Conoscendola probabilmente si dimentica dove abita ed ha bisogno di questi stratagemmi. In ogni caso dopo un cartello Chica pervertito, inizio ad intravedere la dimora. Finalmente!
Un maggiordomo viene verso di me, mi aiuta con i bagagli e mi fa vedere tutte le stanze. Scelgo una stanza per me e Bonnie, spero tanto vorrà dormire ancora con me. Sistemo per renderla la più bella e romantica possibile, con tanto di candele profumate e petali di rosa. Una volta soddisfatto chiudo a chiave la porta, non voglio scopra tutto prima del tempo.
Mi faccio portare in cucina e chiedo di restare da solo. Mi metto un grembiule, mi leggo i capelli ed accendo i fornelli; iniziamo a cucinare.
Sono sempre stato bravo e nonostante la perdita di una mano non ho perso il mio tocco magico.
Questa villa ha due cucine, un salone grande e uno più piccolo e privato. La cosa mi ha davvero sorpreso. Insomma: perché avere stanze doppione in casa? Ma in questo momento ne sono anche grato, deve essere tutto perfetto.
Copro il tavolo con una tovaglia rossa e spargo in giro altri petali di rosa. Candele accese, il sottofondo di una canzone lenta e romantica, una cenetta gustosa e un dolce al cioccolato. Poi ho in mente un bel film da vedere tra coccole e coperte calde. Spero di non fare altri sbagli, sento che questa è l'ultima occasione che ho.Dopo aver pulito la cucina ed ultimato le ultime cose, guardo fuori da una finestra: sono quasi le otto di sera. È ora di darmi una ripulita.
Passo per i corridoi controllando non ci sia nessuno in giro, mi sento come un ricercato in fuga. Riesco a raggiungere la stanza, prendo il necessario e mi chiudo in bagno.
Una lunga doccia calda è quello che ci vuole per restare calmo e pensare attentamente a cosa dirgli. Mi sento più nervoso del primo appuntamento avuto con lui. Inoltre devo farmi bello.
Mi lavo con cura ed attenzione prendendomi tutto il tempo necessario. Esco dalla doccia e mi avvolgo l'asciugamano attorno ai fianchi prima di guardarmi allo specchio.
Ho un corpo piuttosto allenato e tonico, delle cicatrici percorrono tutto il petto. Non mi piace molto guardarmi, ma devo pensare ai capelli.
Li pettino, li asciugo ed uso del gel per renderli meno incasinati e informi. Non voglio sembrare un barbone, quindi penso anche a rasarmi il viso per renderlo liscio.
Sento qualcuno bussare la porta, la cosa mi fa trasalire.
-Chiedo scusa, la signorina Chica mi ha dato qualcosa per lei-.
Sospiro di sollievo, è uno dei camerieri. Apro la porta e lo vedo tenere in mano un completo elegante. Me lo porge assieme ad un foglietto prima di andare via. Chiudo di nuovo la porta e leggo il messaggio."Al tuo innamorato manchi molto, non fa che parlare di te ed è preoccupato. È così tenero!!! Sta tranquillo è con me e non sospetta nulla.
Vedendo come ti vesti ho pensato ti potesse servire qualcosa di elegante, dovrebbe starti a pennello. Non fare complimenti, vi shippo troppo per non aiutarvi. -Chica"Segue una sua faccetta pervertita. Shippo? Che vuol dire? Non importa.
Guardo con attenzione il vestiario. In effetti le cose più eleganti che ho sono un maglione blu e dei jeans chiari. Invece il completo che mi ha fatto portare è di colore nero. Indosso i pantaloni di tessuto, sono molto comodi. Con essi indosso un paio di miei stivali in pelle, non ci stanno male. Mi allaccio con cura i bottoni della camicia bianca, mi assicuro di sistemarla dentro i pantaloni. Lascio comunque aperto il primo bottone per tenere il collo scoperto, un mio vizio. Tengo la giacca rigorosamente aperta, essa è lunga fino alle ginocchia ed è stata ben stirata.
Cosi sembro un pirata gentiluomo, sono pronto a rapire il cuore del mio amato.
Sento il telefono squillare: è un messaggio. Ah già, Bonnie le ha voluto dare il mio numero."Tranquillo, damerino. Porterò io il tuo principe da te :D"
Prendo dei respiri profondi e penso ai sorrisi del coniglio, alle sue guance rosse e alla sua dolcezza. Di colpo tutta l'agitazione è andata via. Mi dirigo al salottino privato e come un'ombra aspetto fissando la porta.
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You'll never be alone again [Foxy×Bonnie/Fonnie]
RomanceAttenzione: questa è una storia Boy×Boy, i lettori a cui non piace questo genere sono pregati di non leggere. Foxy è sempre rimasto solo, abbandonato da tutti. Si sente rotto, senza sentimenti, vuoto. Ma non immagina che sarà proprio un piccolo coni...