Bonnie's pov
La macchina si è fermata davanti una strada sterrata, un percorso in salita che va sempre più su oltre gli alberi.
-Desolato, ma non posso proseguire oltre, chiederò a qualcuno di portarvi le valigie-.
Scendiamo dall'auto ringraziando l'uomo, credo lavori per la famiglia di Chica.
-Hai una famiglia ricca e lavori in una pizzeria? Tu sei strana- commenta Freddy.
Effettivamente a pensarci può sembrare strana come cosa. Ci sono persone che sperano di diventare ricche per non dover lavorare.
-E quindi? Io adoro la pizza-.
Iniziamo ad incamminarci, l'aria è fresca e gli uccellini cantano tranquilli. Tutto è verde e colorato, è rilassante.
-Se fossi ricco come te farei vivere Bon come un sultano arabo-.
-Stai zitto, anche tu sei piuttosto benestante!-.
Perché io? Guardo Foxy che in silenzio si sta allontanando con il mio e il suo zaino sulle spalle. È il primo della fila e sta distante da noi, ci evita. Mi evita.
Mi sento in colpa... per metà viaggio non gli ho più parlato né guardato. Dovrei scusarmi...
È vero mi ha dato fastidio e non avevo voglia di coccole, però non è stato giusto trattarlo in quel modo. Dopotutto io adoro cantare per lui e venire apprezzato. Probabilmente non voleva offendermi ma proteggermi.
-Bon, a te piacerebbe vivere come un ricco sultano arabo? Potresti avere tutto ciò che vuoi, tanti regali, tutte le chitarre che desideri, nessun limite-.
Lui e Chica mi guardano, non posso andarmene dalla conversazione.
-In realtà preferisco l'affetto sincero di chi mi ama piuttosto, anche se povero-.
Guardo Foxy che intanto si è fermato ad ascoltare per un attimo.
-Ma un povero non può darti che le briciole. Invece tu potresti avere tutto il mondo ad un solo desiderio-.
-Cosa me ne faccio del mondo e delle chitarre e di tutto se non ho affianco chi voglio? E poi le briciole possono diventare oro prezioso- dico sinceramente guardando di nuovo Foxy. Ogni suo regalo per me è un tesoro inestimabile. Lo vedo sorridere, forse mi ha perdonato.
Per un attimo mi sembra di aver visto il sorriso sincero di Freddy incrinarsi in un ghigno rabbioso. Non so, forse è stata la mia immaginazione.
-Ma tutti hanno un prezzo-.
Foxy fa uno scatto e si mette tra di noi, lo guarda serio.
-Finisci qui il discorso.-
-Va bene, ma prima...- mi passa un pacchetto, lo apro e dentro c'è un bracciale fatto di un filo sottile dorato con delle piccole pietre verdi. È bellissimo.
-È tuo, l'ho preso per te- mi sorride ancora. Io guardo il gioiello in silenzio.Non posso accettarlo.
-Grazie mille ma non fa per me- chiudo la scatolina e gliela ridò. Cerco Foxy con lo sguardo e lo vedo lontano da noi, ha anche posato gli zaini a terra. L'ho fatto arrabbiare?Foxy's pov
Tutte quelle parole, tutta quella gentilezza, tutte quelle attenzioni e adesso quel bracciale... è questa la tua guerra viscido orso?
Cosa posso fare? Già in macchina non mi ha più parlato nonostante i miei sforzi di aprire un dialogo con lui. Io non capisco: lui adorava le mie attenzioni e io gli ho sempre dato tutto quello che potevo senza volere nulla in cambio.
E adesso in un solo giorno mi sembra di aver perso tutto quello che abbiamo costruito insieme. Quell'orso sa usare le parole meglio di come io so...
Sospiro, io non so fare proprio nulla e a quanto pare le mie di parole non valgono nulla.
Cosa posso fare?
Mi metto seduto sotto un albero strappando da esso un pezzo di legno. Con un coltello inizio a intagliarlo mentre la mia testa si riempie di pensieri.
Io non voglio arrendermi però sto combattendo con arco e frecce mentre il mio avversario ha i cannoni. Non voglio perdere Bonnie, è tutto ciò che ho.
Sospiro di nuovo.
-Sapevo mi avrebbe fatto affondare...- sussurro ripensando a quando ero ancora insicuro su ciò che provavo per lui. Non voglio che accada, non voglio tornare ad essere solo. Però non so cosa fare...
Credevo fosse più semplice amare ed essere ricambiato, almeno questa volta pensavo di non sbagliarmi, che sarebbe andato tutto bene.
Illuso.
L'amore non è cosi semplice come credevo, non è solo felicità e momenti dolci. Amore è anche sofferenza, dubbio, gelosia. La paura di provare, la paura di perdere, di non essere ricambiati, di essere usati. Il timore di restare soli, di essere feriti, di vedere la persona che ami venirti strappata via. Il dolore provocato dalle preoccupazioni e dalle domande.
"Ho fatto bene a dichiararmi?", "È veramente felice con me?", "Starebbe meglio senza di me?", "Forse dovrei solo farmi da parte".
Quest'ultimo pensiero è quello che fa più male di tutti; perché nella stragrande maggioranza dei casi non lo si vuole davvero. Lo si pensa per disperazione e dolore. Anzi è proprio il pensiero stesso a creare tali sentimenti di cui si ciba prendendo più vigore. Man mano che si ciba avvelena chi lo pensa e più si va avanti e meno l'antidoto farà effetto.
L'antidoto: le carezze, i baci, le coccole, il tempo trascorso insieme. Più ci si avvelena, più questi momenti ci sembreranno più rari e, a volte, rivolti a qualcun altro.
Io non voglio che accada, non voglio che l'orso me lo porti via. Voglio il mio Bonnie sempre qui accanto a me.
No, lui non è una cura: è la mia linfa vitale. Non voglio perderlo ed affondare.
Una lacrima esce dal mio occhio sano e mi riga il viso finendo per bagnare il pezzetto di legno.
Quando è stata l'ultima volta che ho lasciato andare le mie lacrime?Sento dei rami scricchiolare e alzo lo sguardo verso quel rumore.
-Eccoti qui! Sei cattivo sai? Ti stiamo cercando da almeno un'ora, Bonnie è preoccupatissimo per te-.
È Chica, mi guarda con espressione seria e scontrosa mentre si avvicina a me.
-Avevo solo bisogno di pensare...- il che è vero, oltre al fatto che non volevo vedere Bonnie accettare quel regalo.
Lei si siede accanto a me sorridendomi dolcemente.
-Vuoi mollare proprio adesso?-
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You'll never be alone again [Foxy×Bonnie/Fonnie]
RomansaAttenzione: questa è una storia Boy×Boy, i lettori a cui non piace questo genere sono pregati di non leggere. Foxy è sempre rimasto solo, abbandonato da tutti. Si sente rotto, senza sentimenti, vuoto. Ma non immagina che sarà proprio un piccolo coni...