{One Shots - Anime x Reader} [in corso]

{Amajiki Tamaki}

Personaggio: Amajiki Tamaki
Anime: My Hero Academia
Fine: felice
Genere: ⚪
Avvisi: siete le sorelle di Katsuki
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La numero 19 si stava preparando per entrare nella palestra, per iniziare il riscaldamento.
La divisa blu con i lati azzurri, le stava alla perfezione.
Oggi avrebbe giocato la semifinale.
Tirò su le ginocchiere e fece suo ingresso nella palestra, insieme alle sue compagne di squadra.
Iniziarono a riscaldarsi.
Le avversarie erano il doppio alte di loro, ma non era un buon motivo per esserne spaventate.
Mentre si avvicinavano alla rete, per fare le rincorse e schiacciare, si resero conto che l'altra squadra era veramente una forza.
I centrali schiantavano la palla a terra, e rimbalzava in alto.
La palleggiatrice le guardò con superiorità.
(T/n) stava partendo in quarta, ma Ochaco la prese per un polso.
Non poteva permettersi di prendere un giallo prima che la partita iniziasse.
Comunque, anche la loro squadra non era male: (T/n) opposto, Nejire palleggiatrice (e capitano), Momo e Ochaco centrali, Tsuyu libero e Jirou martello.
La partita iniziò pochi minuti dopo.

(T/n) si mise in posto due, battendo il cinque a tutte.
Avrebbero battuto loro.
Fischio dell'arbitro, Nejire serve.
Ricezione pietosa.
1-0.

<di forte hanno solo attacco e palleggio...bisognerebbe continuare a battere su quella, evitando il libero...>

Alzò lo sguardo dal campo, guardando sugli spalti, e vide Mirio con Amajiki.
Il più basso arrossì violentemente e distolse lo sguardo.
La (c/c) capì che era per via dei pantaloncini che indossava, e quasi non si mise a ridere.
Lei e Tamaki si erano messi insieme da poco, e lui doveva ancora superare la timidezza.
15-10 dell'ultimo set.
Momo aveva perso la palla mandandola a rete.
Sbagliarono la terza battuta di fila.
Stava a (T/n) battere.
Prese un lungo respiro per calmare i nervi.
Mancavano solo 10 punti e si sarebbero assicurate il posto in finale.
(T/n) optò per una battuta al salto flottante, allenata per tanto tempo.
Palleggiò la palla a terra per scaricare l'ansia.
Solo 10 punti e sarebbe finita.
Fischio dell'arbitro.
Guardò il campo avversario.
E lanciò la palla in avanti, eseguendo la rincorsa.
Quando il pallone si stava apprestando a scendere, saltò, tirando una botta violenta.
La palla cambiò traiettoria, e finì col fare un ace.

Le ragazze si abbracciarono e Uraraka le passò il pallone.
Fece altri 4 ace di fila.
Prima della quarta battuta, le avversarie chiamarono un cambio.
Entrò una centrale, la più brava che avesse mai visto.
Era vietato usare i propri quirk durante le partite, ma tutta la squadra della U.A. era convinta che quella ragazza non stesse rispettando le regole.
La ragazza eseguì l'ennesima battuta, ma stavolta la presero.
Ricezione perfetta, primo tempo del palleggiatore magnifico.
Attacco della centrale.
Tsuyu si mosse per prenderla, ma Ochaco riuscì a buttare un braccio e a recuperarla, alla bene e meglio.
Nejire arrivò sulla palla, alzandola in bagher.
Stava rischiando con un attacco di seconda linea.
Ma si fidava della numero 19.
E la numero 19 si fidava della capitana.
Prese la rincorsa ed attaccò, evitando per un pelo il muro che le si parava davanti.
Fece punto.
Incredibile.
21-10.
Quattro punti.
Solo quattro punti per vedere sul tabellone il numero 25.
La centrale venne tirata fuori.
La (c/c) battè ancora tre volte.
Tutte e tre punto.
L'arbitro alzò un braccio, facendo segno dell'uno.
Match point per la U.A.
La ragazza non era mai stata tanto in ansia, guardò tra gli spalti.

Tamaki si copriva gli occhi.
La mamma, Mitsuki, tentava di darle coraggio, guardandola.
Persino il fratello si stava sporgendo per guardare.
Fischio dell'arbitro.
<come ci sono arrivate queste in semifinale?>

Tutto, in quel momento, si mosse in slow motion.
Battè.
La palla si scontrò con la parte superiore della rete.
<no, non è ancora caduta>
Quella rimase in bilico.
Sarebbe caduta di qua o di là?
Nel primo caso non avrebbero potuto fare nulla.
Nel secondo, avrebbero dovuto sperare che non la prendessero.
La palla decise di cadere nel campo avversario.
Il libero però, la raggiunse, tirandola su.
Palleggio alto e pulito.
Una ragazza mora iniziò a fare la rincorsa.